Aversa. Notte prima degli esami, parlano gli organizzatori

“Per i fatti di ieri, di cui la festa della Notte Prima degli Esami, scriviamo per fare chiarezza su quello che è successo in questo ultimo mese fino ad ieri sera. Il nocciolo della situazione è la Notte Prima degli Esami, la quale per ben 3 anni portiamo in Piazza ad Aversa con il nostro marchio “Il Maturando in Crisi”. La nostra associazione è formata da una squadra di giovani dove ognuno fa il suo senza percepire stipendio, grafici, fotografi, speaker, dj, web design tutti accomunati da un unico scopo fare qualcosa per i giovani in una città che offre poco o niente. I nostri eventi non sono improvvisati. Tre mesi fa abbiamo presentato la classica richiesta per l’occupazione di suolo per il giorno 18/06/2019 per riproporre la notte prima degli esami, ma niente siamo stati rimbalzati da un ufficio all’altro dove tutti si passavano la patata bollente, nonostante alla nostra richiesta era stata allegata un piano di safety and security (stesso incartamento presentato negli anni scorsi), ma niente nessuno prendeva una decisione anzi veniva presa in considerazione un’altra richiesta neanche protocollata (forse portata lì dall’amico dell’amico) di altri ragazzi i quali si stavano improvvisando in questa cosa, i quali speravano di guadagnare qualcosa di soldi. Noi non pretendevamo di essere preferiti a questi, ma almeno di avere una spiegazione valida per il tempo che ci stavano facendo perdere, ma niente fino al 10 giorni fa quando ci arriva un’email dove ci informava che la nostra richiesta era stata bocciata e volendo ne potevamo presentarne una nuova per Piazza Marconi (conosciuta come Piazza Mercato). Altra presa in giro. Non avevamo tempo per gli incartamenti, ma lo stesso non sarebbe servito a niente, piazza degradata con un palazzo pericolante e sinceramente non volevamo mettere dei ragazzi a rischio”. Inizia così la nota dell’associazione no profit – apolitica cambiaMENTI, organizzatrice dell’evento pre-maturità.

“Come dicevamo in precedenza, noi abbiamo una programmazione e lavoravamo per questa notte da quasi un anno, ieri sera oltre alle tante sorprese per i maturandi, era prevista l’ospitata del celebre Antonello, contattato e bloccato mesi fa per cantare Notte prima degli esami. Tutti aspettavano l’evento, la nostra casella di posta è impazzita in questi ultimi giorni e proprio per questo ci sembrava giusto e doveroso riprovarci. Fino a tardo pomeriggio di ieri siamo stati dalle forze dell’ordine cercando di far capire che anche senza evento Piazza Municipio doveva essere messa in sicurezza perchè si sarebbero riversate 5.000 mila persone per l’ormai classico appuntamento, ma niente sempre la stessa cantilena. Abbiamo deciso così di appoggiarci sulla pedana di un bar della piazza per far esibire Antonello, senza fare occupazione di suolo.  In poche ore si organizzano anche gli altri della famosa “richiesta non protocollata” nel bar accanto. Il tutto non ha più senso la notte per gli studenti, un qualcosa che abbiamo portano noi in piazza 3 anni fa, qualcosa che può far invidia a grandi città, diventa una barzelletta, da spettacolo i cui spettatori negli ultimi anni erano state famiglie, maturandi e non, diventa la ripicca di quelli accanto che forse spinti da un pizzico d’invidia vogliono creare “l’alternativa”, vogliono fare concorrenza. Noi siamo un’associazione seria, non siamo il ragazzino che fa l’evento al bar per poi a fine serata prendersi la percentuale dell’incasso, viviamo di sponsor o ci autofinanziamo. Morale della storia, ieri alle 23:00 arriva la polizia municipale ci dicono che non possiamo fare musica, nonostante stavamo sulla pedana autorizzata del bar perché all’esterno del bar c’era troppa gente, motivazione assurda, avevamo avvisato tutti che molte persone si sarebbero riversate in piazza e di certo non le avevamo portate noi a braccetto. Per non avere problemi stacchiamo tutto, ma quelli accanto continuano nonostante la visita della polizia municipale. La riflessione è molto semplice: perché non autorizzare qualcosa che per anni è stata autorizzato senza problemi; perché le sane e buone iniziative devono essere bloccate e non promosse; perché quella richiesta non protocollata si trovava sulla scrivania in quell’ufficio del comune. Aversa è una gran bella città, ma purtroppo è un paesotto”.

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