Gricignano. Caso zona Nato, Damiano va in ‘silenzio stampa’

Marcello Damiano traccia un resoconto della battaglia cominciata insieme ai concittadini e nello specifico i residenti della zona Nato circa un mese fa annunciando di fatto per le prossime settimane il suo “silenzio stampa”.

“Ora che ho buttato giù le mie quattro denunce che presenterò agli uffici competenti, ho poco da aggiungere. Mi chiuderò in un silenzio tombale per dieci giorni e andranno avanti solo le mie azioni: farò più male di quanto sto facendo ad oggi” asserisce il Damiano che smentisce qualsiasi forma di dissonanza personale e professionale con i candidati sindaco Vincenzo Santagata e Vittorio Lettieri, asserendo che il presente attacco è solo ed esclusivamente di natura politica.

“E’ bello, ad oggi, che ci sia tutta questa attenzione nei confronti dei problemi che attanagliano la città, ma nei precedenti sette anni, voi dove eravate? In sette anni che noi attendevamo soluzioni, voi dove eravate?” continua il Damiano snocciolando ancora i suoi interrogativi rimasti tali.

Poi si lascia andare ad un excursus di quanto accaduto negli ultimi anni e nello specifico nelle ultime settimane, tirando in ballo tutti i protagonisti della scena politica del paese. Parte da Andrea Moretti che definisce dormiente nel 2015 quando non ha messo all’incasso la famosa assicurazione: “Che ci fossero degli interessi? Perché lo ha fatto solo quando il suo mandato era nella fase finale? Per tutelarsi, forse, e per mantenere i giochi dell’amministrazione. Il soggetto in questione non ha fatto niente per la zona Nato né per il paese”.

E’ la volta poi dei Coppola – Mirabella che “per fare i due complessi dei parchi e completare l’urbanizzazione lì dietro hanno chiesto un mutuo di circa 80 milioni di euro. Mi sembra che ad oggi non abbiamo speso quei soldi. Questo fa percepire chi sono i Coppola, i quali aprono e chiudono aziende, vanno a concordato con i dipendenti. Questi sono gli attuali Coppola, a differenza del padre che era un nobil signore. Non mi pare siano stati spesi circa 80 milioni di euro per realizzare due complessi residenziali di circa 350 appartamenti e le opere di urbanizzazione della zona Nato”.

Sotto la lente di ingrandimento finisce poi l’ingegner Spezzaferri: “Lei dovrebbe solo vergognarsi per i pacchi – riferendosi alle casa del complesso residenziale – che ci ha venduto. Ho 30 denunce con relativi allegati da presentare in Procura. Ci ha consegnato delle case che fanno schifo. E si è permesso di dire che nessuno mai si è lamentato?”

Poi è la volta dell’ingegner Tedeschi che Damiano definisce un altro burattino, “che presenta una proroga per una convenzione già scaduta. Cosa Impossibile e folle da attuare”.

A chi gli chiede come mai l’inizio di questa protesta solo oggi, Damiano risponde che “quelle abitazioni dovevamo essere la dimora dei nostri sogni e adesso che abbiamo dei figli, noi tutti sentiamo il peso e la responsabilità da genitori di fare ed ottenere il meglio per i nostri bambini. I nostri figli non meritano il degrado e l’incuria dei luoghi della nostra città. Potrebbe giocare nella villa comunale, in piscina, ma non possono farlo perché il comune non ha controllato e tutelato le opere pubbliche della sua città”.

Damiano chiede che la prossima amministrazione sia volta al fare, alla salvaguardia del benessere dei cittadini e della comunità intera ma soprattutto alla trasparenza e alla legalità e chiosa rivolgendosi al Governo italiano e a Matteo Salvini asserendo che “solo la Lega può salvarci”: “Mi vergogno di essere un cittadino di Gricignano, siamo il peggior paese d’Italia. Venite ad aiutarci!”.

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Redazione

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