Benevento. Ciarambino: “Angiografo fuori uso al Rummo”

“I paradossi della sanità regionale in era De Luca si sintetizzano oggi all’ospedale Rummo di Benevento. Una struttura identificata dal Piano Regionale della Rete dell’Emergenza Cardiologica quale centro Hub e centrale cardiologica di riferimento nella macroarea Avellino-Benevento per le emergenze urgenze, ma nella quale da quasi un mese l’unico angiografo in dotazione è irrimediabilmente rotto. Con rischi seri per pazienti. Un rischio vissuto di recente da uno spettatore colto da infarto allo stadio di Benevento, costretto a un viaggio fino al Moscati di Avellino, piuttosto che al ricovero al Rummo che dista appena due chilometri dalla struttura sportiva. Da quanto ci risulta, la maggior parte dei pazienti del Rummo, anche quelli che necessitano della sola consulenza, vengono trasferiti alla Emodinamica del Moscati. Nonostante questa grave carenza strumentale, dalla Regione Campania hanno pensato bene di dirottare su altre aziende i circa 15 milioni originariamente destinati all’acquisto di apparecchiature per il nosocomio beneventano”. E’ quanto denuncia la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino, firmataria di un’interrogazione sulla vicenda.

“Oltre ai pazienti provenienti dal Rummo a causa dell’angiografo fuori uso – prosegue Ciarambino – il Moscati è costretto a far fronte anche al flusso di numerosi altri pazienti provenienti dai presidi di Solofra, per la chiusura del reparto di radiologia in quanto gli unici tre radiologi in servizio sono in malattia, di Ariano Irpino per le patologie ortopediche e dal Fatebenefratelli di Benevento per la sospensione per 15 giorni dell’attività cardiologica. Una situazione emergenziale che ha costretto l’azienda Moscati a istituire un’unità di crisi e chiedere all’Asl di evitare trasferimenti di ogni genere presso la propria struttura. Una vicenda – sottolinea la consigliera regionale nella sua interrogazione – che lascia emergere la carente capacità programmatoria dei vertici aziendali, con evidenti ripercussioni non solo sulla funzionalità del presidio beneventano, ma anche di quello avellinese e sul diritto all’assistenza sanitaria”. “L’opera di smantellamento attuata da De Luca – dichiara la senatrice M5S Danila De Lucia – sta colpendo anche un ospedale, come il Rummo, che per tanti anni è stata un’eccellenza per l’area sannita-avellinese, oltre che dell’intera regione. Il caso paradossale di una struttura identificata come centrale cardiologica che ha un angiografo talmente vecchio da essere quasi impossibile riparare, è sintomatico di quanta attenzione ci sia per la qualità dell’assistenza verso un’area così importante. Una vicenda che abbiamo già portato all’attenzione anche del Governo”.

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Redazione

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