Salvini allo stadio con brand Casapound, è polemica

ANSA/ANGELO CARCONI

Non è passato inosservato il giacchetto indossato mercoledì sera da Matteo Salvini allo stadio Olimpico, durante la finale di Coppa Italia Juventus-Milan. Giubbetto blu con il marchio bianco ‘Pivert’ in bella vista. Non un brand qualsiasi, ma legato a doppio filo con Casapound. L’azienda, nata nel 2015, è di proprietà di Francesco Polacchi, uno dei responsabili del movimento di estrema destra, ed ha numerosi punti vendita in tutta Italia. I capi di abbigliamento, tutti rigorosamente made in Italy, vengono spesso utilizzati dagli attivisti di Casapound.

Le collezioni ideate dall’azienda hanno nomi piuttosto evocativi dell’ideologica che accompagna i movimenti di estrema destra come ‘semiDIO’, ‘fighter’, ‘martialis’ o ‘victores’. Immancabili le polemiche che hanno invaso i social network, con le di Salvini in giubetto Privert. In molti danno del ‘fascista’ al leader della Lega, mentre qualcuno ironizza sull’ipotesi di Salvini ministro dell’Interno e interviene il deputato del Pd Michele Anzaldi che avverte il M5s sull’abbigliamento del futuro alleato di governo.

Va all’attacco il deputato del Partito democratico Michele Anzaldi. “Salvini veste Casapound – scrive su Facebook -: allo stadio indossava il giubbetto simbolo dei neofascisti, prodotto da un’azienda satellite di Cpi. Il segretario leghista manda subito un segnale al suo mondo di riferimento, mentre tratta la lista dei ministri con Di Maio. Ecco chi arriva al Governo grazie al Movimento 5 stelle, proprio quel partito che qualcuno voleva farci credere fosse diventato la nuova costola della sinistra. Anzi, in queste settimane nel Pd c’è chi ci ha spiegato che la nuova sinistra sarebbe nata proprio dalla nostra alleanza con loro. Chi riesce a passare dalla richiesta del voti del Pd all’alleanza con il beniamino di Casapound ha poco a che vedere con la sinistra. Tutti coloro che hanno passato le ultime settimane ad attaccare Renzi farebbero bene a riflettere e a chiedergli scusa”.

Ma Simone Di Stefano, leader di Casapound, parla di strumentalizzazione: ‘La Pivert, l’azienda che produce il giubbotto indossato da Matteo Salvini ieri sera, è di proprietà di un nostro responsabile da anni. Ma non vedo alcun nesso politico. Quella messa in atto è assolutamente una strumentalizzazione’. ‘Alla vigilia della formazione di un governo importantissimo, l’unica cosa che sembra interessare è il giubbotto di Salvini – sottolinea Di Stefano – Che in passato ci siano stati rapporti tra noi non è un segreto: abbiamo fatto iniziativa insieme al teatro Brancaccio di Roma, sono salito sul palco insieme a lui a Piazza del Popolo di fronte a migliaia di persone’. ‘Il brand è molto diffuso – conclude il leader di Casapound – non è ad uso esclusivo di ambienti estremisti di destra. Molti attivisti dei movimenti cosiddetti sovranisti preferiscono quel marchio perché completamente ‘made in Italy”.

(ANSA)

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