Pozzuoli. Call center, Comdata chiude: a rischio 60 lavoratori

Nuove complicazioni arrivano per i lavoratori di Comdata Group, una multinazionale operante nel settore dei servizi alle imprese nelle aree dell’assistenza clienti, della gestione dei processi di back office e di gestione del credito. Dopo il via della cassa integrazione a zero ore per 363 addetti ad Ivrea in provincia di Torino, ora l’azienda comunica la chiusura di due siti, Pozzuoli provincia di Napoli e Padova.

“Ostacoleremo e cercheremo di fermare con tutte le nostre forze l’ennesimo abuso e beffa compiuto ai danni dei lavoratori del settore delle comunicazioni – dichiara il Segretario della UilCom Campania Massimo Taglialatela, rieletto proprio ieri dal V Congresso regionale della UilCom -. Nel sito veneto operano 204 lavoratrici e lavoratori, mentre gli addetti in Campania sono 60. Metteremo in campo tutte le iniziative possibili per fare in modo che l’azienda non avvii i licenziamenti. Ora, dopo circa 11 anni, questa stessa azienda vuole licenziare con motivazioni incomprensibili, pertanto chiediamo che l’azienda venga a Napoli per spiegare alle organizzazioni sindacali ed alle RSU le ragioni di tale decisione.

Questi lavoratori di Comdata sono in gran parte nativi Vodafone perché nel 2007 furono licenziati e poi reintegrati. Il gruppo finanziario internazionale aveva acquistato a prezzi irrisori rami d’azienda appunto di Vodafone, Wind Tre, H3G, acquisito commesse pubbliche, beneficiato di agevolazioni fiscali, accumulato sempre più profitti.

“Questa scelta non solo mortifica ancora una volta il territorio napoletano aprendo l’ennesima crisi che intende produrre la perdita di altri posti di lavoro, ma è in netta contraddizione con i dati di bilancio positivi esposti dall’azienda” si legge nella nota di Slc Cgil – FISTel Cisl- e Uilcom Uil nazionali e territoriali congiuntamente alle RSU ed alle assunzioni effettuate negli ultimi mesi proprio da Comdata.

Oggi Comdata Group è presente in 16 paesi a livello mondiale con 75 sedi con circa 43.000 dipendenti, solo in Italia conta 7.200 dipendenti dislocati in circa 10 sedi. La stragrande maggioranza di questi lavoratori hanno contratti part time.

“Possiamo dire che molte di queste aziende del settore delle telecomunicazioni non si fanno scrupoli di licenziamento, anche dopo aver beneficiato contributi pubblici”, sottolinea  il leader della UilCom Campania Massimo Taglialatela -. Uno degli strumenti che adotteremo per frenare le speculazioni e la chiusura del sito di Pozzuoli, è di cercare di far pressione anche sulle aziende che sono clienti di Comdata, qui in Italia, affinché interrompano i rapporti con questa azienda, per far rispettare il vincolo territoriale nelle commesse pubbliche. Perché le imprese che vincono gli appalti in Italia, devono impegnarsi a svolgere il servizio completamente in Italia. Ci siamo già attivati coinvolgendo le istituzioni – conclude Massimo Taglialatela – abbiamo chiesto urgentemente un incontro che apra un tavolo con Regione Campania e rispettivamente col Sindaco Metropolitano Luigi de Magistris e anche con il Sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia”.

E’ stato proclamato per lunedì 7 maggio, dalla Slc Cgil – FISTel Cisl- e Uilcom Uil lo sciopero con assemblea di 2 ore con i lavoratori di Pozzuoli. Mentre il 10 maggio è stato convocato dalla SLC, FISTEL e UILCOM un coordinamento nazionale insieme alle RSU di tutti i territori, dove faremo uscire una posizione unitaria e nazionale, proclamando probabilmente uno sciopero coinvolgendo tutte le sedi presenti sul territorio nazionale.

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Redazione

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