Governo: faccia a faccia Salvini-Di Maio

Lo si potrà chiamare, forse, il governo del Pirellone. Lontano da Roma Luigi Di Maio e Matteo Salvini smussano le distanze e iniziano a mettere nero su bianco il “contratto per il Governo del cambiamento”. Il passo da qui alla chiusura dell’accordo è più agevole, anche se l’intesa sul programma non è totale. Oggi, in un round che si preannuncia decisivo, tutti i 20 e più punti del contratto dovranno avere la vidimazione dei due partiti. Perché il tempo stringe e sia M5S sia la Lega non vogliono rischiare nel chiedere altro tempo al Colle.

C’è sostanzialmente un accordo sui punti chiave“, dice Matteo Salvini mentre è in corso al Pirellone il vertice con il capo politico M5s Luigi Di Maio con il quale, fa sapere, “abbiamo parlato di temi e non di nomi. “Rispetto ad altre ipotesi di governo – ha detto ancora – che vengono da Marte e di ministri se c’è accordo sui punti fondamentali è meglio un governo che si impegni sulla base di un programma”.”. “Il lavoro è molto proficuo. Credo si chiuderà domani”, ha detto il deputato del Carroccio Claudio Borghi lasciando per impegni personali l’incontro. “La trattativa – ha detto di Maio arrivando all’incontro – come vedete va avanti e mi riferiscono che sta andando molto bene“. A chi gli chiede se la riabilitazione di Silvio Berlusconi possa avere qualche influenza Di Maio replica: “assolutamente no”.

“Il lavoro è molto proficuo. Credo si chiuderà domani”, ha detto il deputato del Carroccio Claudio Borghi lasciando per impegni personali l’incontro. “La trattativa – ha detto di Maio arrivando all’incontro – come vedete va avanti e mi riferiscono che sta andando molto bene“. A chi gli chiede se la riabilitazione di Silvio Berlusconi possa avere qualche influenza Di Maio replica: “assolutamente no”.

“Abbiamo parlato di conflitto di interessi? Di tutto. Senza voler punire nessuno – ha detto Salvini –  ma nessuno nemmeno nell’ambito dei 5 Stelle ha mai pensato a leggi punitive o restrittive che mettano a rischio l’economia, lo sviluppo o i posti di lavoro. È un dibattito che non c’è mai stato”. “Stiamo lavorando anche a questo, anche se ovviamente non è una delle mie priorità”.

IL COMMENTO A MATTARELLA – “Se domani stiamo qua a scrivere, evidentemente non possiamo essere al Quirinale”. Così Matteo Salvini risponde a chi gli chiede se con il M5S domanderà più tempo al Colle per la formazione del governo. “Contiamo di portare a Mattarella un’idea di Italia positiva per i prossimi anni e lo ascolteremo col massimo rispetto”, aggiunge lasciando la riunione al Pirellone. “Ho riletto anch’io Einaudi. Ma va letto tutto, scrisse di un Paese fondato sull’autonomia. Einaudi è un grande”. “Noi contiamo di portare a Mattarella una idea positiva di Italia – ha risposto Salvini ai giornalisti – poi lo ascolteremo con tutto il rispetto che merita il presidente della Repubblica”. “Ho visto – ha quindi risposto il segretario della Lega a chi gli chiedeva un commento – che oggi ha giustamente citato un grandissimo Einaudi. E io mi sono riletto quello che Einaudi scrisse nel 1944 su un Paese fondato sulle autonomie e le comunità locali e dove il prefetto ripugna alla democrazia. Quindi Einaudi è un grande, e leggerlo tutto fa bene…”.

“Siamo sulla buona strada – ha detto Di Maio in un video su Facebook – sono ottimista e non solo sulla discussione al tavolo ma per quelli che la temono e ci stanno attaccando: vuol dire che siamo sulla buona strada”. Sono quelli “che fanno parte della vecchia politica e attaccano questo governo che ancora deve nascere: più ci attaccano e ci snobbano e più vuol dire che siamo sulla buona strada”.

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