Napoli. Il casertano Pasquale Stellato nominato coordinatore GD Campania

“Ieri sera sono stato eletto segretario dei Giovani Democratici della Campania.  Più di 200 ragazzi, per oltre 5 ore, a discutere, confrontarsi. Ragazzi venuti con i mezzi pubblici, a loro spese, chi doveva svegliarsi presto per fare alternanza scuola/lavoro, chi ha preso il permesso a lavoro per esserci.  Che dirvi? Si riparte da loro. Soltanto da loro. Grazie a chi lo ha voluto e portato avanti. Dovrei citarne diversi. Ma, leggendomi, chi ha contribuito, in grande o piccola parte, può riconoscersi in questo ringraziamento. Vi dico soltanto grazie, la vostra fiducia mi onora e responsabilizza.
Grazie al segretario nazionale e a diversi componenti del gruppo dirigente per esserci stati e per averci accompagnato nel percorso”. E’ il commento a caldo di Pasquale Stellato, neo coordinatore regionale campano dei Giovani Democratici.

Abbiamo l’ambizione di ricostruire una comunità omogenea, unita. Il Pd è in crisi totale. Siamo al 10 per cento dei consensi al Sud. È finito un ciclo. Non esiste un’Italia, esistono più Italia, e il Sud chiede protagonismo. Chiede di avere lavoro, sviluppo per non doversi appellare all’ assistenza. Chiede rispetto. Chiede tutela e difesa del territorio. Siamo una regione meravigliosa e da oggi vogliamo combattere per rappresentarla. Sapete che l’86 per cento delle start up fallisce? Sapete che l’uomo più ricco del mondo è il proprietario di Amazon che fa zero produzione e sfrutta anche in Italia i suoi dipendenti? Sapete che i grandi social network che fatturano centinaia di milioni di euro non pagano tasse? Bene. O meglio, male. Questi gli effetti di un mondo innovato ad ogni costo, che qualcuno ci ha raccontato potesse esser migliore così, uniformato e senza anima. Eh si, poi il Movimento 5 stelle arriva al 50 per cento dei consensi, con persone nuove e parlando di reddito di cittadinanza, quindi assistenza che deprime il lavoro. Ripartiamo da qui, da sud. Potremmo vivere di turismo e agroalimentare, di esportazioni. Abbiamo un ceto professionale ultra-competente. Saremo il partito di oggi su un paradigma nuovo. Una rete di giovani amministratori, studenti, appassionati di politica da mettere in campo: ci candideremo, ovunque, su ogni livello. È finito il tempo dei giovani messi nel recinto o dietro un palco a fare scena. Si, saremo una componente: la componente della libertà e della bellezza della battaglia politica. Un suggerimento a qualche “maggiorente” del partito che ieri chiamava qui e lì per fare pressione su un nome da inserire o togliere dai nostri organismi interni, spesso svuotati negli anni proprio a causa di queste ingerenze deprimenti. È finita quella stagione. E per me la polemica finisce qui. Da oggi apriamo una nuova pagina, orizzontale, con tutti coloro che, con semplicità e sorrisi sinceri, vogliono dare una mano. Questo c’è ancora rimasto: un po’ di voglia e un perimetro di valori condiviso. Ripartiamo da lì. E ripartiamo insieme, ma per davvero, perché noi è una parola troppo importante e richiede uno sforzo concreto ogni giorno”.

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