Tiburtino III, CasaPound e residenti al IV Municipio, Consiglio rifiuta di affrontare caso via del Frantoio

Una delegazione di alcune decine di persone, tra militanti di CasaPound e residenti del Tiburtino III, si è presentata oggi al consiglio del IV Municipio, riunito in maniera inconsueta a porte chiuse, per chiedere che venisse affrontata anche la questione del centro immigrati di via del Frantoio, argomento che avrebbe dovuto essere trattato nel consiglio straordinario di mercoledì, poi annullato a causa dell’irruzione dei centri sociali, e che, nonostante questo, non era stato messo oggi all’ordine del giorno. La maggioranza a 5 Stelle non ha voluto però accogliere la richiesta, rifiutandosi di affrontare il ‘caso Tiburtino III’ e sciogliendo il consiglio.

“Ci aspettavamo un po’ più di coraggio dai consiglieri, che pure avevano firmato per chiedere il consiglio straordinario – afferma il responsabile politico di Cpi per il Lazio Mauro Antonini, che guidava la delegazione – Si sono lasciati intimidire dalla violenza antagonista, invece di affrontare una questione che è e resta cruciale per i cittadini che li hanno eletti. Il nostro auspicio era che oggi, lontani telecamere e provocatori, si potesse finalmente provare a discutere con serietà e serenità della chiusura di una struttura che porta solo problemi a un quartiere che è già tra i più disagiati di Roma. Purtroppo non è stato così, e i cittadini si sono trovati ancora una volta a dover pagare sulla loro pelle le difficoltà palesi e l’inadeguatezza delle amministrazioni grilline e della presidente Della Casa”.
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Redazione

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