De Laurentiis: “Infront porta soldi? Dice bugie. Tavecchio difende la poltrona”

Non è vero. Dice delle bugie, bugie che vanno bene alle piccole società di calcio, ma non vanno bene a quelle che vorrebbero un calcio competitivo. Per fare un calcio competitivo ci vogliono dei grossi calciatori”. Così Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, intervistato da Luca Telese nella trasmissione 24 Mattino-Radio 24, risponde alla domanda di su Infront e sui soldi che dice di portare al calcio italiano. Poi De Laurentiis continua: “Nell’ultimo mercato si sono spesi centinaia di milioni per dei signori calciatori. Prima quando si faceva un’operazione da 40-50-60 milioni sembrava chissà che operazione avesse fatto. Ora è diventata una follia. Allora tutto ciò pone un problema al calcio italiano che è molto indietro. Veda, gli spagnoli hanno un amministratore delegato che la vede lunga, il quale in tre anni, da quando sta in Spagna, ha risanato il calcio spagnolo. Se loro per l’estero prendono 700 milioni, non si capisce perché noi ci dobbiamo accontentare di 300/400 milioni”.

“Allora, il problema qual è? Se De Siervo (amministratore delegato di Infront n.d.r.) non è capace di guidare una Ferrari e, invece di una Ferrari vuol dimostrare che ha una Fiat, ha sbagliato casa. Veda, lui può accontentare i piccoli club che hanno paura di non poter arrivare alla fine del mese, perché qui c’è un problema, poi, da distinguere tra economico e finanziario. Allora noi, per poter pagare il finanziario delle piccole squadre, dobbiamo rinunciare all’economico. E, quindi, ci dobbiamo accontentare di qualunque discorso. E poi perché dopo Bugarelli, che era un illuminato, devo avere ora un De Siervo che viene da una Rai che non mi sembra che facesse del calcio vendite pazzesche o cose pazzesche. Io con tutto il rispetto che posso avere per Luigi De Siervo direi: “Caro Luigi, tu sei un semplice advisor, adesso ti mettiamo qualcuno dei nostri che scegliamo vicino e vai a fare le trattative, ma non puoi andare a fare delle trattative al di sotto del calcio spagnolo, perché il calcio spagnolo ha l’Atletico Madrid, il Real Madrid e il Barcellona. Grandissime squadre. Ma noi abbiamo la Juventus, la Roma, il Napoli, l’Inter, il Milan, la Lazio, la Fiorentina”. De Laurentiis ha poi aggiunto: “Questo è un problema che io ho affrontato varie volte con il presidente Tavecchio, il quale, però, poiché deve mantenere il suo posto e la sua poltrona ci sente e non ci sente e continua a dire: ‘Siete voi della serie A che dovete imporvi!’. E tu che ci stai a fare? Sediamoci tutti intorno a un tavolo e decidiamo anche con la UEFA come rimodulare e come rimodellare il calcio affinché sia un calcio che accontenti tutti quanti”.

DE LAURENTIIS A 24MATTINO SU RADIO 24: SUL CALCIO BASTA CHIACCHIERE DA BAR. E’ UN’INDUSTRIA
Alla riunione della Lega calcio di oggi parteciperà? Ha chiesto Luca Telese ad Aurelio De Laurentiis intervistato a 24Mattino su Radio 24. 
Ci saranno dei miei rappresentanti. Purtroppo De Siervo è cocciuto: gli dissi di non presentare il bando per l’Italia, perché non c’erano le condizioni in quel momento, mi disse che ero un visionario e invece quest’asta è andata malissimo. Un sacco di chiacchiere si fanno, le chiacchiere sono da bar, qui ci vogliono i fatti. Noi siamo l’industria del calcio e servono i fatti”.


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