Caos cantieri rifiuti a Teverola, Cesa e Lusciano: Flaica CUB sul piede di guerra

Nulla si è mosso dalla proclamazione dello sciopero indetto per domani. Sospensione sino al 20 settembre

“Il Sindaco continua a scegliere la via del silenzio e pertanto appare ormai difficile far riflettere l’Amministrazione sulle conseguenze negative derivanti da una gara composta da elementi contraddittori, in quanto sono previsti un numero di dipendenti maggiore di quello attualmente in forza. Inoltre, nonostante le diverse segnalazioni trasmesse al Sindaco inerenti alle condizioni igienico sanitarie in cui sono costretti ad operare i dipendenti del cantiere r.s.u. di Teverola, nessun intervento è stato riscontrato come del resto nessuna comunicazione è stata ricevuta”. E’ quanto dichiara l’organismo sindacale Flaica Cub Caserta.

“Per cui sembra inevitabile il ricorso alle autorità competenti. Pronta la segnalazione all’ANAC. Infine appare piuttosto inquietante la scelta compiuta dall’azienda, di accentrare altri cantieri r.s.u individuando come un unico deposito il territorio Comunale di Teverola, quando invece anche altri Comuni avrebbero il dovere individuare un’area nel proprio territorio dove allestire un luogo di lavoro idoneo, chi risparmia e chi ci guadagna? Auspichiamo la massima partecipazione dei dipendenti di Teverola allo sciopero indetto domani, poiché, non abbiamo ricevuto notizie confortanti in merito al pagamento delle retribuzioni di agosto”.

“Allo scopo di sollecitare le istituzioni abbiamo provveduto ieri ad inviare un ulteriore richiesta all’Ispettorato del Lavoro di Caserta, chiedendo di estendere la convocazione anche al Sindaco del Comune di Cesa E. Guida, il quale risulta essere più impegnato a pubblicare elogi e complimenti ad un’azienda che invece tenta di trasferire un nostro delegato sfidando la legge. Però il Sindaco è contento. Un cantiere sottodimensionato, poiché in seguito alla perdita di un dipendente e caro amico, quotidianamente subisce il carico di lavoro aumentato, perché lo stesso non è stato mai sostituito, Però il Sindaco è contento. I dipendenti inoltre sono costretti a recarsi presso il comune di Teverola, dove sono depositati gli automezzi, perché la DHI S.P.A. non ha ancora allestito un luogo di lavoro idoneo a Cesa come previsto dagli atti di gara. Però il Sindaco è contento lo stesso. Infine, in merito alle pressioni esercitate da qualche factotum, serenamente aspettiamo che la legge faccia il suo corso”.

“Come una telenovela senza fine, nella quale continua ad essere protagonista assoluta la DHI S.P.A., tocca ritornare sul cantiere r.s.u. di Lusciano per denunciare l’ennesimo illecito compiuto dalla DHI S.P.A.. Ad appena 24 ore dal grave atto di assoluta arroganza e prepotenza manifestato dalla D.H.I. S.P.A., che snobbando il Sindaco non si presentava all’incontro. Questa volta denunciamo un vero e proprio attentato alla libertà sindacale. Si perché alla nostra r.s.a. è stata notificata una disposizione di trasferimento presso altra sede di lavoro, un atto immotivato ed antisindacale che ha fatto scattare l’immediata denuncia sia all’ispettorato del lavoro che alla Procura della Repubblica di S. Maria C.V., Sostituto Procuratore Carlo Fucci, oltre che indirizzare al Sindaco di Lusciano. Nel merito riteniamo la disposizione un atto grave, una minaccia alla libertà sindacale, perché il dipendente è un rappresentante sindacale aziendale della FLAICA CUB, per cui come risaputo, necessita di un nulla osta da parte della segreteria per eventuale trasferimento. Inoltre è doveroso precisare che il cantiere sottodimensionato, poiché, uno dei 20 dipendenti del cantiere di Lusciano da qualche mese è stato collocato in pensione per raggiunti limiti di età, quindi, invece di sostituire la quotidiana assenza di un lavoratore si pensa a toglierne un altro ancora. Ma a rendere ancor più imbarazzante la questione, da quanto ci risulta, sembra che sullo stesso cantiere risultino due capi servizi, di cui uno molto dubbio in quanto si ipotizzano reati per aver falsificato i documenti, per quest’ultimo caso auspichiamo in un rapido intervento delle autorità compulsate. Siamo decisi ad andare avanti nella lotta per riconsegnare nelle mani dei lavoratori la libertà sindacale, solo così si potranno liberare quei tanti, tantissimi che ogni giorno subiscono le angherie di qualche pseudo comandante di stazione il quale cerca solo di tutelare i propri interessi”.

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Redazione

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