Torre del Greco. Corruzione ed appalti, arrestato sindaco Ciro Borriello

In data odierna, militari appartenenti alla Compagnia della Guardia di Finanza di Torre del Greco hanno dato esecuzione a sei ordinanze di custodia cautelare richieste da questa Procura al G.I.P. del Tribunale di Torre Annunziata, nei confronti del sindaco del Comune di Torre del Greco Ciro Borriello, dei rappresentanti della società F.lli Balsamo srl e di altri due imprenditori di Torre del Greco.

In particolare, la complessa indagine ha portato all’emissione di tre ordinanze applicative della misura cautelare della custodia in carcere nei confronti del sindaco di Torre del Greco Ciro Borriello, di Massimo Balsamo e Antonio Balsamo e di tre ordinanze applicative della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di Ciro Balsamo, Francesco Poeti e Virgilio Poeti.

L’attività investigativa, diretta da questa Procura della Repubblica e svolta dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Torre del Greco, ha consentito di portare alla luce la commissione dei reati di corruzione di pubblico ufficiale per atti contrari ai doveri d’ufficio, truffa ai danni di ente pubblico, falsità in atto pubblico; tutti compiuti a vantaggio della ditta “F.lli Balsamo s.r.l.”, importante realtà economica imprenditoriale operante nel settore dei rifiuti in varie province della Campania.


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Nello specifico, le investigazioni hanno rivelato un mercimonio della funzione pubblica svolta dal sindaco. Segnatamente, è stato documentato che la società F.lli Balsamo ha costituito, mediante escamotages contabili, “fondi neri” di denaro contante, funzionali a ripagare lautamente gli atti contrari ai doveri di ufficio posti in essere dal primo cittadino; tali somme venivano consegnate al sindaco nel corso di incontri mensili che avvenivano in luoghi appartati, privi di copertura dei cellulari, mediante passaggi da un’auto all’altra; nonostante l’estrema riservatezza e accortezza, gli incontri sono stati integralmente documentati con l’attività tecnica di video-ripresa ed intercettazione ambientale.

Gli artifici contabili utilizzati dalla società Balsamo sono consistiti in una serie di rapporti fittizi con altra società dell’indotto ecologico (il distributore di carburanti ed autolavaggio dei Poeti), sfociati nell’emissione, da un lato, e nella registrazione, dall’altro, di fatture per operazioni oggettivamente inesistenti ed afferenti operazioni di lavaggio e sanificazione (non avvenute) dei mezzi impiegati nell’attività di raccolta rifiuti, con conseguente truffa ai danni del Comune e frode nelle pubbliche forniture.

Ma già l’ingresso della ditta F.lli Balsamo s.r.l. nell’appalto è connotato da marcata illegalità, essendo la stessa riuscita a subentrare artatamente nell’appalto dei servizi di igiene urbana per la raccolta differenziata alla ditta Ego Eco, che si era aggiudicata il servizio per il periodo 21 maggio 2012 – 20 gennaio 2016, con importo complessivo € 30.742. 12743.

I minuziosi accertamenti -condotti anche attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali, perquisizioni locali, nonché, mediante la disamina della copiosa documentazione cartacea e informatica sequestrata presso gli uffici comunali e presso la sede della predetta società- hanno evidenziato, infatti, come le procedure di gara per l’assegnazione del servizio di igiene urbana (raccolta, conferimento, trattamento e smaltimento) nel Comune di Torre del Greco sia stato profondamente contaminato ab origine e in itinere, in virtù dei predetti accordi illeciti, in forza dei quali il sindaco Borriello si è strumentalmente ingerito nell’attività amministrativa dell’Ente comunale.

Il primo cittadino, invero, attraverso una serie di iniziative di carattere amministrativo, ha determinato la decadenza dall’appalto della Ego Eco s.r.l., iniziale aggiudicataria, favorendo ingiustamente la società di Balsamo, subentrata nell’esecuzione dell’appalto per effetto dello scorrimento della graduatoria di assegnazione.

Tra le iniziative amministrative poste in essere dal Sindaco si annoverano l’esecuzione di rigidi controlli sull’esecuzione del servizio eseguito dalla Ego Eco, finanche in prima persona ed in tempo di notte, che hanno determinato come immediata conseguenza la contestazione di penalità a carico della citata società per un importo pari al 50% della liquidazione mensile spettante; l’istituzione di un servizio sostitutivo di raccolta rifiuti svolto da dipendenti comunali incardinati presso uffici diversi dalla Nettezza Urbana, in totale violazione della normativa di settore; la rappresentazione di una situazione di pericolo per la salute pubblica, artatamente creata per effetto di una certificazione emessa dal competente ufficio dell’A.S.L. Napoli 3 Sud (Unità Operativa di Prevenzione Collettiva – già Ufficio Igiene), priva di ogni fondamento e riscontro a suffragio; ed infine l’affidamento alla società Balsamo (seconda in graduatoria) dell’appalto in parola, benché, all’esito dell’esecuzione di mirati approfondimenti investigativi, tale società sia risultata sprovvista del requisito economico e finanziario per la partecipazione all’incanto de quo; circostanza per la quale la stessa società sarebbe dovuta essere esclusa.

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