Barcellona. La testimonianza di un ragazzo di Casal di Principe: “Ho chiuso gli occhi. Solo urla e sirene”

E’ il giorno dopo. Il giorno dopo della strage di Barcellona. Tante le testimonianze di italiani presenti nella capitale catalana: chi per lavoro, chi per svago.

E’ il caso di un ragazzo di Casal di Principe, provincia di Caserta, si trovavà lì sulla Ramblas. Ha affidato a Facebook qui momenti di terrore.

“Spesso ho provato a pensare al dolore, la paura, lo sconforto di coloro che restavano coinvolti in queste tragedie, la reazione era sempre la stessa; un colpo al cuore e qualche lacrima, immaginandola come un qualcosa di molto lontano da me, dandomi consapevolezza di una protezione immaginaria…eppure ieri alle 17 ho incrociato gli occhi del male, frecciandomi davanti, sfiorandomi, lasciandosi dietro dei corpi privi di ogni colpa, ricordo di aver lanciato uno sguardo dietro per intravedere i miei amici, inutile, vedevo solo un fiume di persone dileguarsi nei negozi limitrofi, trascinandosi ognuno i propri cari, l’istinto di trovare un rifugio era forte, entro nel negozio più vicino, mi siedo per terra e chiudo gli occhi, sento solo urla e sirene…e capisco cosa significa avere paura…PRAY FOR BARCELONA“.


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