Aversa. Il Dono, Allegro risponde a Ronza: “La cultura non si sfratta”

Il Presidente p.t. della Associazione Culturale “Convergenze”, prof. Fortunato Allegro, risponde al vicesindaco e all’assessore ai LL.PP. e Patrimonio Ing. Michele Ronza alla missiva (protocollo n. 25549 del 28/07/2017 – guarda qui) sulla struttura in cui è ospitata la libreria “Il Dono” in Piazzetta Don Diana.

“Non corrisponde al vero che la struttura che dovrebbe essere interessata dai lavori di riqualificazione ed oggi occupata dalla Biblioteca Libreria Sociale “Il Dono” risulta essere occupata sine titulo dalla Associazione da me rappresentata in quanto la stessa risulta essere stata occupata a seguito di una intesa con l’Amministrazione allorquando furono al sottoscritto consegnate le chiavi per l’accesso ai locali oggi occupati, avendo ciò dato luogo ad un possesso pacifico, continuato, non interrotto e soprattutto pubblico, laddove nei locali si svolge la importante attività culturale denominata Biblioteca-Libreria Sociale “Il Dono” nel settembre 2015 riconosciuta per il suo particolare valore socio culturale con l’attribuzione del Codice ISIL ITCE0174 (come da documentazione allegata). Fin da questo momento, quindi, si diffida l’Amministrazione destinataria della presente missiva, i suoi organi ed ogni altro delegato a qualsiasi titolo dal ledere il possesso come esercitato dalla Associazione stessa, avvertendosi fin da adesso che ogni azione lesiva di tale possesso sarà denunziata in ogni sede giudiziaria, sia civile che penale, assumendosi l’eventuale responsabile anche le conseguenze della eventuale dispersione del patrimonio librario contenuto nei locali legittimamente posseduti dalla Associazione. Inoltre si ritiene del tutto incoerente il comportamento della Amministrazione comunale che, da una parte, ha consegnato il possesso dei locali e gli spazi per cui oggi si discute alla Associazione che li occupa da lungo tempo con la pacifica tolleranza concretizzantesi anche nella cessione di corrente elettrica in favore della migliore fruizione degli spazi stessi e, dall’altra, tace tale situazione di fatto legittimamente esistente in tutti gli atti con cui si accinge a porre in essere la procedura di affidamento dei lavori di riqualificazione a terzi i quali si troverebbero Libreria il Dono innanzi ad una situazione non corrispondente a quella reale (cioè a dover eseguire lavori in costanza di una occupazione legittima di parte degli spazi interessati dagli stessi) con grave danno dell’affidamento del terzo stesso e del buon e tempestivo esito della esecuzione dei lavori stessi. Si diffida fin da adesso l’Amministrazione dall’insinuare in capo alla Associazione stesso una eventuale responsabilità collegata al mancato rispetto dei tempi della esecuzione dei lavori laddove la tutela di una situazione possessoria legittimamente esistente e giuridicamente tutelabile in ogni sede non può, in quanto atto legittimo, giammai essere ritenuta fonte di responsabilità specie quando la stessa deriva da comportamenti inadempienti altrui, primo fra tutto il tacere in atti pubblici ed a terzi una preesistente situazione di fatto pienamente tutelabile in quanto legittima è tollerata. Inoltre dalla missiva non è chiara affatto l’alternativa proposta alla Associazione di poter occupare locali diversi da quelli oggi occupati e precisamente di quelli esistenti in Piazza Federico Santulli. Si parla di un ipotetico atto di concessione d’uso il cui contenuto non è affatto conosciuto e soprattutto non si conoscono le reciproche obbligazioni specie quelle che attengono alla idoneità dei locali proposti all’esercizio della Biblioteca-Libreria Sociale “Il Dono” il cui valore socio culturale è dalla stessa Amministrazione ampiamente riconosciuto. In particolare non si capisce come poter, ammesso e non concesso che a ciò si arrivi, effettuare un trasloco di migliaia di libri, alcuni di notevole valore economico e culturale, in dieci giorni dall’8 di agosto il che rende del tutto contrario alla regola di buona fede nei rapporti tra le parti la fissazione di tale termine che dovrebbe comprendere, come detto, prima la definizione giuridica di un atto di concessione d’uso e poi l’esecuzione materiale di un trasloco delle migliaia di libri che costituiscono la Biblioteca-Libreria Sociale “Il Dono”. Si resta in attesa di un incontro per trovare una soluzione che consenta alla Associazione di restare nei locali e negli spazi oggi posseduti, ribadendosi fin da adesso che ogni atto illegittimamente posto verrà perseguito in ogni sede a tutela del possesso dei locali e degli spazi legittimamente occupati dalla Associazione da me rappresentata”.

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