Trentola Ducenta. Trasporti e guardia medica, il commento dell’associazione ‘Noi’

È stata finalmente riattivata la linea pubblica T46 che collega Trentola Ducenta con Aversa, linea che era stata  soppressa già da un po’ di tempo e che rappresenta un ottimo sistema di collegamento tra i due comuni per tutti quelli che o per motivi di lavoro o per studio si spostano quotidianamente, specie per coloro che raggiungono le stazioni della metropolitana di Aversa. Tutto ciò è stato possibile grazie al lavoro svolto dall’associazione Noi di Trentola Ducenta congiuntamente con gli amici del PCI. Certosino è stato il lavoro e l’impegno in particolare dell’associato Raffaele Costanzo che ha fatto si che un servizio così utile alla cittadinanza venisse ripristinato.

La riattivazione della linea T46 rientra nell’ottica di un più ampio progetto di ripristino dei servizi pubblici volti ad invogliare i cittadini ad utilizzare meno le auto con un conseguente risparmio in termini economici ma soprattutto per un miglioramento delle condizioni ambientali in termini di riduzione dei gas di scarico.

Siamo entusiasti del piccolo grande risultato ottenuto – affermano gli esponenti della Associazione Noi di Trentola Ducenta e del PCI – come segnale di interessamento concreto verso alcuni temi così importanti ma purtroppo  così poco trattati da altre forze sociali e partiti presenti sul territorio.

In riferimento invece alla più seria e grave vicenda della Guardia medica, dopo gli articoli che ne annunciano lo spostamento ci tocca precisare, non per polemica ma solo per onore del vero,  che il tutto nasce da una richiesta effettuata dall’ente comunale nel 2016 di eliminare i motori dei condizionatori esterni all’edificio per questioni estetiche, richiesta a quel tempo sollecitata dal Movimento 5 Stelle locale. Ovviamente la mancanza di climatizzazione all’interno dei locali avrebbe fatto venir meno la permanenza del servizio. Sembrerebbe infatti, che durante una successiva riunione avvenuta pochi giorni fa, riunione alla quale è stato invitato  a partecipare anche il nostro Comune, si sia deciso di trasferire la postazione della Guardia medica negli ambulatori del vicino Comune di Parete. In quella occasione i nostri rappresentanti erano assenti non per mancanza di attenzione, ma semplicemente perché nessuno ha fatto recapitare l’invito ai Commissari!

A questo punto ci chiediamo: visto che all’ufficio preposto è stato formalizzato l’invito per i Commissari, perché nessuno ha provveduto a fargli recapitare l’invito? Semplice gravissima distrazione o piano artatamente architettato per creare scompiglio? E per quale ragione? Non vogliamo avallare ipotesi perché non ci compete ma una certa idea sugli attori e su come siano andate le cose ce la siamo fatta. Per tale motivo provvederemo quanto prima a chiedere alla Commissione prefettizia che venga fatta luce sulla vicenda e nello stesso tempo a denunciare l’accaduto agli organi competenti.

Nel frattempo l’Associazione si è messa in moto per coadiuvare i Commissari nel cercare una possibile soluzione. È certo infatti che su richiesta del dott. Rotondi, la prossima settimana verrà convocata una nuova riunione con il dirigente del Distretto 19 per scongiurare lo spostamento. Al dott. Rotondi e alla intera Commissione offriamo tutto il nostro sostegno morale e, laddove fosse necessario, anche di presenza per evitare che il servizio di Guardia medica venga dislocato.

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Redazione

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