Napoli. Puglia: “De Magistris recordman di flop, parli meno”

“Se non fosse così triste il suo discorso ed a tratti ridicolo, Luigi De Magistris ci strapperebbe anche un sorriso. Questo campione di supponenza, il cui numero di uomini cambiati in giunta e staff nella sua prima consiliatura è inferiore solo ai suoi bugiardi e plateali annunci, prova ora a dare lezioni di stile al Movimento 5  Stelle.  Un paradosso se solo ricordiamo la ‘cacciata’ record di personaggi chiave della cosiddetta rivoluzione arancione”. Così il senatore del Movimento 5 Stelle, Sergio Puglia.

“E’ lungo – ricorda Puglia – l’elenco dei silurati o dimissionari nell’era De Magistris. A cominciare presidente dell’Asìa, Raphael Rossi, che osò denunciare 300 assunzioni di matrice clientelare nell’azienda dei rifiuti, passando per il magistrato Dda, Giuseppe Narducci, per l’uomo dei conti, l’assessore al Bilancio Riccardo Realfonzo, il cui rapporto con il sindaco si è interrotto tra richieste di danni e querele. Discorsi simili per gli assessori D’Angelo, Lucarelli, Di Nocera, Tuccillo, Donati, Esposito.  Non sono mancate clamorose figuracce, come la vicenda di Roberto Vecchioni a cui l’ex pm promise 200mila euro per il ruolo di presidente del Forum delle Culture, salvo rimangiarsi la parola quando esplose la polemica sull’esagerato cachet. Per non dimenticare la vicenda giudiziaria che ha portato alla sospensione dello stesso primo cittadino, unita alla fallimentare esperienza della Lista Ingroia, con la città abbandonata a se stessa per le ambizioni del suo sindaco”.

“Lungo anche l’elenco degli annunci truffa, come quello sul reddito di cittadinanza, la cui delibera è stata firmata a pochi giorni dal voto, salvo scoprire che non ci sono le coperture. Del tutto fallimentare si è rivelato il piano di vendita del patrimonio immobiliare. L’uomo che annunciò il 75% di differenziata entro il 2011, ma che dopo sei anni non l’ha portata neppure al 30%, l’uomo che manda ogni giorno in tilt la città con il cantiere eterno di via Marina, come primo atto della sua nuova era ha pensato bene di effettuare tagli al welfare, con cooperative che accompagnano disabili lasciate senza un centesimo. Prima di dare patenti di capacità amministrativa ed ergersi a leader di una rivoluzione che ha già dato prove di fallimento, De Magistris si preoccupi meno dei suoi tweet e lavori a una soluzione per non mandare gambe all’aria la città di Napoli”.

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Redazione

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