Giugliano. Legambiente e Polis pongono delle domande al prossimo question time

Legambiente Giugliano” Arianova” e Polis, a seguito di una petizione protocollata il 21 dicembre 2016 che mirava  ad evidenziare l’esigenza di una biblioteca sulla fascia costiera del comune di Giugliano e l’individuazione dell’ Villa Zagaria come luogo idoneo a tale scopo,continuano a tenere alta l’attenzione sulla faccenda presentando una serie di criticità all’amministrazione comunale. Il mezzo scelto, stavolta, è l’interpellanza comunale: le due associazioni hanno difatti invitato tutti i consiglieri comunali a farsi portavoci, durante il prossimo questione time, di alcune questioni.

Ribadendo che “L’ex Villa Zagaria costituisce una grande opportunità per la fascia costiera di Giugliano” , Polis e Legambiente Giugliano spiegano che  “si tratta di un’area di 10000 m2, principalmente boschiva, che si estende alle spalle di via Madonna del Pantano. All’interno vi è una ex villa di camorra su due livelli di 350 m2 ciascuno. Questo bene confiscato, assegnato al comune di Giugliano in Campania nel 2014, oggi è oggetto di un progetto di ristrutturazione e ripristino dei luoghi attraverso l’utilizzo dei fondi di rotazione della Regione Campania” .

Le due associazioni proseguono affermando:” Dalla delibera n° 121 del 14/09/2014  emerge tuttavia che l’Amministrazione abbia intenzione di utilizzare questo spazio, oltre che per aprire una biblioteca/spazio sociale per i giovani, anche per realizzare degli uffici comunali. Se la prima destinazione d’uso sembra essere perfettamente compatibile con la localizzazione del bene confiscato e le caratteristiche naturalistiche dello stesso, non sembra potersi dire altrettanto per la seconda. I rischi che Legambiente Giugliano “ Arianova” e il Movimento Polis evidenziano a tal riguardo sono :    un eccessivo utilizzo di cemento a discapito del bosco che attualmente caratterizza l’area;    la perdita di un  simbolo di riscatto dalla Camorra – rappresentato dall’attuale villa esistente- laddove si decidesse di abbattere la struttura”.

L’invito ad ottenere chiarimenti in merito alle perplessità palesate è stato rivolto ai consiglieri in data 21 febbraio 2017;non si sa ancora quanti di loro presteranno la loro voce per chiarire quale saranno le sorti del bosco dell’ex Villa di camorra. Ad essere nota è invece l’importanza che quel bene confiscato può costituire per la rinascita della fascia costiera.

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Redazione

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