Agro Nocerino. Camorra, estorsione e violenza: presi 16, c’è anche il figlio del boss Matrone

I Carabinieri del Reparto Territoriale di Nocera Inferiore hanno dato esecuzione ad un’Ordinanza applicativa di misura cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Salerno, su richiesta della Procura della Repubblica/Direzione Distrettuale Antimafia, a carico di 6 indagati tutti ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione camorristica, estorsioni, usura, esercizio abusivo della attività finanziaria, lesioni personali ed intestazione fraudolenta di società, tutti aggravati dall’aver commesso il fatto con metodo ovvero con la finalità di agevolare un sodalizio di tipo mafioso.

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Il provvedimento scaturisce dalle risultanze di una articolata attività investigativa, condotta da quel Nucleo Operativo e Radiomobile e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Salerno, in seguito all’arresto, avvenuto nel settembre 2015, di un gruppo di esponenti del clan RIDOSSO – LORETO dedito alle estorsioni in danno di commercianti nel territorio di Scafati e che portò alla cattura dei vertici di quella organizzazione criminale anche per efferati delitti di omicidio commessi in contesto associativo agli inizi degli anni 2000 (omicidio Muollo Luigi e tentato omicidio Di Lauro Generoso).

Nel corso delle indagini, condotte attraverso l’esame di prove documentali ed escussioni testimoniali, riscontrate con dichiarazioni rese da collaboratori di giustizia, sono emersi stretti contatti, tesi ad una spartizione del territorio scafatese e limitrofa area pompeiana, tra le due consorterie di tipo camorristico attive in zona, il clan LORETO – RIDOSSO di Scafati, il Clan Matrone ed il clan CESARANO di Pompei – Castellammare di Stabia.

In particolare si è accertato che i due gruppi, tra gli anni 2004 e 2016, avevano avanzato, anche con metodi violenti, plurime richieste estorsive in danno di imprenditori e commercianti della zona consistenti in dazioni di denaro ovvero elargizione di beni e prestazioni per importi complessivi pari a circa 400.000 Euro.

Inoltre il clan Ridosso – Loreto, attraverso la costituzione di tre imprese societarie, intestate a prestanome e che sono state sottoposte a sequestro preventivo unitamente ai rispettivi conti correnti bancari, imponeva gli appalti per il servizio di pulizie presso il entro Commerciale Plaza e la Sala Bingo di Scafati nonché, con il placet dell’altro gruppo criminale che manteneva il controllo delle richieste di denaro, presso l’omologa sala giochi Bingo sita nel limitrofo comune di Pompei.

Tra i destinatari del provvedimento odierno, eseguito anche con il supporto di militari delle Compagnie di Torre Annunziata e Castellammare di Stabia, oltre che con la attiva collaborazione del G.I.C.O della Guardia di Finanza di Salerno, autore delle indagini societarie e patrimoniali, figurano l’attuale reggente del clan CESARANO, Di Martino Luigi detto Gigino o ‘profeta, Matrone Michele, figlio dell’ergastolano Francesco detto ‘a belva’, nonché Spinelli Andrea già arrestato nello scorso mese di novembre per analoghi episodi estorsivi.

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