Sant’Antimo. Avvolto nel mistero il movente dell’attentato contro Domenico Maggio
E’ ancora avvolto nel mistero il movente dell’attentato avvenuto contro Domenico Maggio, 40 anni già noto alle forze dell’ordine, in ambito di attività legate al traffico di stupefacenti. L’uomo ferito l’altra notte, con diversi colpi di pistola al petto, pare, tre, in via Solimene a Sant’Antimo, alla periferia della città.
Trasportato d’urgenza dai sanitari del 118 presso l’ospedale Moscati di Aversa, dove pare sia stato operato nel corso della notte scorsa: sembrerebbe sia grave ed è intubato nel reparto di terapia intensiva. Le indagini sono condotte Carabinieri della Compagnia di Giugliano, intervenuti tempestivamente sul luogo della sparatoria. La vittima al momento è l’unico che può riconoscere l’aggressore. Secondo delle ipotesi, l’attentatore pare appartenere alla micro delinquenza locale dedita allo spaccio di droga, anche loro di Sant’Antimo.
Gli attentori o attentatore non avrebbero avuto intenzione solo di spaventare, ma proprio di uccidere il 40enne. Nel 2014 maggio fu sopreso dalle forze dell’ordine nell’attività di spaccio, che avveniva in via Solimene, oggi teatro dell’agguato, una coincidenza! Una tranquilla notte di ottobre si è trasfomata in un incubo per i cittadini. Nello specifico, secondo un indiscrezione non ancora confermata, intorno alla mezzanotte i due attentatori si sono trovati faccia a faccia con il 40enne e forse dopo una discussione poi è degenerata. Potrebbe essere andata, così, i due abbiano iniziato a provocarsi a vicenda, per motivi legati alla divisione delle piazze di spaccio o fatti simili. Al momento non vi siano testimoni che hanno riferito sulla sparatoria, ma è difficile credere che nel cuore della notte nessuno abbia sentito gli spari o si sia affacciato qualcuno per vedere cosa stava accadendo, inoltre in zona sembrerebbe vi siano telecamere di sicureza pubbliche e private che avrebbero potuto riprende elementi utili agli inquirenti per risalire agli autori dell’attentato. Gli aggressori hanno le ore contate.
Christian de Angelis
