Aversa perde la Serie B2 di volley femminile, Apicella: “E’ stato ucciso un sogno”

Costi orari insostenibili per l’utilizzo del PalaJacazzi, amministrazione comunale sorda alle richieste e assegnazione poco chiara delle palestre della città di Aversa da impegnare per la pallavolo: così si è ucciso un sogno.

Per questi motivi l’associazione sportiva Alp Aversa ha deciso di dire ‘basta’ e di rinunciare ad un campionato nazionale come quello di Serie B2. Aversa perde quindi, per l’ennesima volta, la chance di essere conosciuta sul territorio italiano per qualcosa di positivo. La società guidata dal presidente Gianni Apicella ripartirà dal settore giovanile e dalla Serie D perché “l’Alp Aversa è ferita ma non è morta”.

Questo dell’Alp Aversa è un progetto che, nel corso degli anni, è diventato un modello da seguire per tante altre giovani realtà di promozione dello sport della pallavolo. Dopo una serie strepitosa di successi culminati con la promozione in serie B, e con la conquista del titolo di prima società femminile della città di Aversa, “ci siamo subito tuffati nel lavoro cercando di allestire una squadra che potesse rappresentare al meglio la città di Aversa in giro per l’Italia – afferma il presidente Apicella -. Abbiamo allestito una squadra che, a detta di molti, si poneva tra le favorite per la vittoria del campionato di serie B2. Abbiamo iniziato la preparazione il 29 agosto con un programma che prevedeva 5 allenamenti a settimana e 4 a regime ordinario. Dopo circa quindici giorni, però, ci siamo trovati a condividere la palestra della ‘De Curtis’ con la società maschile della Volleyball Aversa che, a sua volta iniziava la preparazione con la serie D, e da quel momento i giorni disponibili per la nostra serie B sono diventati 3 invece di 5. In attesa dell’assegnazione dei nuovi orari, abbiamo più volte sollecitato, senza esito, l’amministrazione a trovare una soluzione temporanea, che avesse consentito ad entrambe le squadre di poter continuare la preparazione secondo i rispettivi programmi”.

Allenarsi alla ‘De Curtis’ però non è stata una scelta bensì un ripiego per due motivi validi: il primo è quello riguardante il costo esorbitante per l’utilizzo (150 euro all’ora) del PalaJacazzi e il secondo è perché nonostante la richiesta il Municipio non ha mai approvato la concessione per 4 ore a settimana (due ore di giovedì e 2 ore di venerdì) dell’impianto: “Per questi motivi ci siamo attivati per cercare situazioni diverse anche fuori dalla città – ha continuato il presidente – ed al Comune, in presenza del Signor Sindaco, dell’Assessore allo sport, del vice sindaco e dell’assessore Ronza che si è prodigato per la questione, siamo riusciti a strappare la promessa che la palestra della De Curtis ci sarebbe stata assegnata interamente, con l’entrata in vigore dei nuovi orari. Ci siamo attivati per capire i costi e le opere da realizzare per renderla eventualmente agibile per il campionato nazionale di Serie B2. Ma alcuni sponsor che da contratto avevano sottoscritto la pubblicità nel Palajacazzi, hanno incominciato a manifestare tentennamenti ed indisponibilità a modificare i contratti nel caso non avessimo giocato al palazzetto di Aversa, fino a comunicarci poi la decisione, qualche giorno fa, di non sostenere più il progetto. E poi l’ennesima ‘batosta’ con la pubblicazione degli atti relativi alle assegnazioni degli impianti comunali: tutti gli impegni dell’amministrazione nei nostri confronti sono stati disattesi e le promesse fatte sono finite tutte nel dimenticatoio. Una squadra che si appresta a disputare da matricola un campionato nazionale ha necessità di sentire forte la presenza e il supporto della parte politica per quelle che sono le proprie competenze. E non sentirsi ‘semplicemente’ penalizzata e ammazzata nell’orgoglio”.

Gli orari che il Comune ha assegnato all’Alp Aversa sono insufficienti per allenare la serie B e ancor di più per espletare tutte le altre attività giovanili: “Dovevamo fare delle scelte: sacrificare la Serie B oppure tutto il nostro settore giovanile? E abbiamo preso una decisione che rispecchia i valori della nostra società che si impegna solo ed esclusivamente per amore dello sport, per donare un sorriso a tanti bambini, per contribuire ad educarli e farli crescere sani. Non vogliamo pensare che l’assegnazione delle palestre sia stata oggetto di contese politiche e per non pensarlo, abbiamo necessità di chiedere chiarimenti sui criteri adottati per le assegnazioni delle stesse. Per completezza dobbiamo citare l’assegnazione di 6 ore che ci sono state concesse nella palestra dell’Istituto Comprensivo in via Diaz da noi non richieste.  Avrebbero dovuto sapere che quell’impianto non ha né la rete di pallavolo nè la predisposizione per poterla mettere, in quanto qualche tecnico con spiccate competenze in materia di impiantistica sportiva, in passato, ha consentito che si aprisse una porta verso l’esterno esattamente al centro del campo”. I problemi, ovviamente non sono solamente della Prima squadra: “Il nostro settore giovanile, under 13/14/16/ e serie D (circa 50 atlete), si allena attualmente in virtù di una proroga grazie alla sensibilità del professore Luigi Izzo, dirigente scolastico dell’Istituto “Domenico Cirillo”, che appena insediatosi, ci ha messo meno di un’ora a trovare una soluzione, sia pure temporanea, e per questo gli saremo sempre grati. Per finire non perché sia ultimo in ordine di importanza la pallavolo per i diversamente abili: quest’anno, l’Alp si è impegnata a disputare un campionato di sitting volley che prevede una fase regionale ed una fase nazionale, qui, purtroppo, oltre alla burocrazia bisogna superare anche le barriere architettoniche; visto la situazione, abbiamo chiesto la disponibilità del Comune di Lusciano”.

In chiusura il presidente Gianni Apicella sottolinea che “la decisione di rinunciare al campionato di serie B è stata veramente molto sofferta e in tanti sanno quanti sacrifici abbiamo fatto per conquistare un campionato nazionale. Una decisione che seppur motivata non evita una figuraccia con la federazione, con la quale ci scusiamo immensamente. Salveremo il settore giovanile che potrà allenarsi alla De Curtis. Continueremo a fare attività sul territorio, abbiamo una leva folta e con ragazzine talentuose e ne siamo orgogliosi. Dal momento che i genitori ci danno fiducia e ci affidano così tanti bambini noi abbiamo le motivazioni a continuare; ripartiamo con umiltà dalle giovani nostre atlete che dovevano disputare la Serie B2 e che immediatamente si sono messe a disposizione per disputare il campionato di Serie D e vincere ancora insieme. Ringrazio vivamente il direttore sportivo Mario Di Napoli che ci ha dato una grandissima mano in questi mesi costruendo una squadra che poteva, e doveva, essere protagonista assoluta in Serie B. Ringrazio ancora l’Airri che con i fratelli Pagano ci ha sempre sostenuto e gli sponsor tutti augurandoci che possano insieme continuare nel prossimo futuro a sostenere l’Alp Volley Aversa. Noi continueremo la nostra attività di promozione della pallavolo anche sul territorio dei comuni limitrofi come abbiamo già fatto in passato e ancor più dello scorso anno. Perché siamo feriti ma nessuno riuscirà ad ucciderci”.

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