Maddaloni. Ottimo successo per il primo caffè letterario in memoria di Alberto Marzaioli

Grande affluenza di pubblico per la serata di Lunedì sera a Maddaloni, che ha visto l’inaugurazione del nuovo caffè letterario in memoria di Alberto Marzaioli.

Molti cittadini, passando per il corso principale di Maddaloni, avranno notato all’altezza del bar del Principe dove oggi si trova quella stradina dedicata al grande ciclista Alberto Marzaioli, una vista affluenza di persone che hanno partecipato al primo incontro del caffè letterario organizzato da Amedeo Marzaioli in ricordo di suo fratello Alberto grande ciclista scomparso il 13 Febbraio di due anni fa. Lunedì 19 Settembre sono stati ricordati, con l’evento in suo onore i 78 anni della sua nascita.

Carlo Scalera, invitato da Amedeo Marzaioli si è complimentato per la riuscita organizzazione della serata, si è poi rivolto ai microfoni di Luca Ugo Tramontano, animatore della serata, facendosi questa domanda:” Ma cos’è un caffè letterario? Un locale per i vip? O per quelli che hanno la puzza sotto il naso o un ritrovo per annoiati artisti, ma soprattutto rappresenta un luogo dove produrre e discutere di sapere o solo un luogo elegante dove ritrovarsi e consumare gustose bevande? Questi locali hanno una stupenda storia non sono nati oggi ma nella Francia del 1600 infatti personaggi come Diderot, Montesquier, Rousseau, Voltaire, Victor Hugo nonché il dottor Guillotin avevano l’abitudine di frequentare questi caffè in un clima festante, elegante, cordiale ed amichevole, dove trascorrevano il loro tempo a discutere di filosofia, di moralità, di arte, e di cultura sorseggiando un fumante caffè . Questi luoghi eleganti, ma soprattutto storici si diffusero successivamente in tutta Europa, come luoghi del sapere nelle città di idee e rivoluzioni, ma divennero anche luoghi in cui si poteva discutere liberamente di musica, letteratura, pittura e poesia: ed i caffè divennero letterari. Amedeo Marzaioli con altri amici sostenitori hanno allestito un loro affascinante, elegante e suggestivo “Caffè Letterario” nella stradina che congiunge il Corso con il Capillo, trasformandola in un meraviglioso “centro di gravità permanente” per usare le parole di F. Battiato, un posto dove i cittadini che vogliono bene alla cultura di questa città possono convergere cercando di mantenere un punto concreto di vista stabile, un baricentro interiore che permette ai veri maddalonesi doc di non cambiare idea di continuo, anzi di continuare a credere con forza nel terzo settore, nella cultura ed in quello che è stato per continuare a crescere e credere nel futuro di una Maddaloni migliore, sotto tutti punti di vista. Una vera rivoluzione ieri sera è stata fatta, nella nostra città, nel fornire gli stimoli, ma soprattutto una possibilità di creazione, in modo da edificare con ponderazione la vera cultura cittadina.

Ogni frequentatore potrà essere sempre se stesso, solo così si individuerà quella forma migliore per potersi esprimere e uscire dalla via della totale mediocrità verso la quale in molti oggi si dirigono. Ora ci aspettano nuovi appuntamenti, con tante sorprese, lunedì ne ho viste tante di sorprese di vario genere, dalla poesia con Luca, dal ricordo di Alberto, alla musica e ai balli di una volta e infine alla cucina del Principe di Angelo Masella. Per terminare questa città aveva bisogno di questo ritrovo culturale più che elegante, magico con quella speranza che trasina questo posto a rievocare i tempi in cui la gente si ritrovava a discutere di cultura, scienza, musica, ma soprattutto di politica vera, dinnanzi ad un caffè o dinnanzi ad un buon bicchiere di vino, un luogo quasi mistico, che racchiude in se il passato di Maddaloni, crocevia di storia, tradizioni, e culture disparate, che hanno dato e preso, ma che comunque hanno lasciato il segno.

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