Ciampi, quando telefonò in diretta a Radio2 per fare gli auguri a Fiorello

Maggio 2006: Carlo Azeglio Ciampi, da anni imitato da Fiorello, telefona a sorpresa a ‘Viva Radio2′ in occasione del compleanno dello showman siciliano. E parte un delizioso duetto, con il senatore a vita che ringrazia Fiorello per averlo ”amabilmente bacchettato” in questi anni: perché’ si mangia le parole.

All’inizio della trasmissione, si sente la voce di un centralinista. ”E’ il Quirinale, buongiorno. Il signor Fiorello? Il presidente Ciampi chiedeva di lei. Posso passarglielo? Attenda”. Parte la musichetta d’attesa e Fiorello pensa a uno scherzo. Poi, inconfondibile, arriva la voce di Ciampi: ”Pronto, chi parla?”. E in studio scoppia l’applauso. ”Caro Fiorello, ti chiamo per farti gli auguri. Oggi diventi più’ vecchio: fai ben 46 anni…”, dice Ciampi. ”Lei sarà per sempre il nostro presidente”, risponde Fiorello, aggiungendo: ”Lo sa che io le voglio proprio bene?”. E Ciampi: ”Lo so, lo so caro Rosario”. E a Fiorello che gli chiede se abbia mai ascoltato alla radio ‘Viva Radio2′ con la sua imitazione, Ciampi ammette: ”Qualche volta sì, ti ho sentito. Fai bene a bacchettarmi un pò, ma amabilmente, per alcuni difetti che mi porto dall’età’ in cui ho iniziato a parlare. A cominciare da quello di mangiarmi le parole”.

Imbarazzato, Fiorello borbotta: ”Ma lei non se le mangia, presidente”. Ma Ciampi non si ferma: ”Me lo diceva sempre la maestra elementare: Carlo Azeglio, non mangiarti le parole!”. A quel punto si passa al nome dell’ex presidente. Ma la hanno sempre chiamata cosi’, presidente? ”Sì perché mio padre ci teneva molto. La mia famiglia era molto risorgimentale, mio nonno si chiamava Azeglio, mia madre mi voleva chiamare Carlo; alla fine hanno raggiunto una sorta di compromesso”. Ma sua moglie Franca nell’intimità come la chiama? ”Lei – confessa Ciampi – mi ha sempre chiamato Carlo”. In studio si applaude.

Fiorello urla: ”Non ci credono, è’ quello vero, ci ha fatto un regalo immenso”. E Ciampi: ”Sono quello vero, sono di persona Carlo Azeglio Ciampi”. E ancora: ”Auguri con tutto il cuore, Fiorello. Continua a divertire le persone ma al tempo stesso cerca anche di bacchettare un pò. C’e’ un detto latino, penso di Fedro, che diceva ‘Castigat ridendo mores’: correggi e migliora scherzando le abitudini”. A quel punto, Fiorello osa e chiede ”un ultimo regalo”. ”Mi fa ‘Care Italiane e Cari italiani’?”. Ma Ciampi lo blocca: ”Nooo! Non sono più il presidente dela Repubblica, era il mio normale e spontaneo modo di rivolgermi a tutti gli italiani e a tutte le italiane che mi hanno dato tanto sostegno”.

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Redazione

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