Marco D’Amore tra Gomorra e Mamet a Napoli

”Forse sono l’unico attore in Europa che non sogna l’America. Mi piace lavorare nel mio paese, voglio stare qui”. Parola di Marco D’Amore, alias Ciro L’immortale, il pupillo del boss Pietro Savastano, per i milioni di fans di ”Gomorra”. Proprio mentre la serie tv tratta dal romanzo di Roberto Saviano sbarca negli Stati Uniti, D’Amore si prepara a un autunno di fuoco.

A novembre lo aspetta il set della terza stagione della serie targata Sky e l’uscita al cinema di ”Brutti e cattivi”, commedia nera di Cosimo Gomez, in coppia con Claudio Santamaria. Il 28 settembre debutterà invece in prima nazionale al Piccolo Eliseo di Roma con ”American Buffalo”, testo del Premio Pulitzer David Mamet, di cui firma anche la regia, che con l’adattamento di Maurizio De Giovanni farà parlare in napoletano, trasferendo la storia dalla periferia americana alle botteghe dei vicoli partenopei. Con lui in scena, Tonino Taiuti e Vincenzo Nemolato.

(ANSA)

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Redazione

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