(VIDEO) Palinuro. Continuano ricerche per recuperare i corpi dei sub

Da sinistra Mauro Cammardella, Mauro Tancredi e Silvio Anzola, i tre sub morti a Palinuro.
Da sinistra Mauro Cammardella, Mauro Tancredi e Silvio Anzola, i tre sub morti a Palinuro.

Una situazione a di poco agghiacciante, un silenzio strano, il desiderio che dei tre sub qualcuno esca vivo. Vivere di persona questo avvenimento ci ha dato la possibilità di percepire il pathos e la determinazione di tutti gli addetti ai lavori che si stanno adoperando affinchè si faccia tutto ciò che è possibile. Ripartiamo da ieri. Dodici sub scendono presso il cunicolo delle scalette. Sette ritornano su, altri tre sono dispersi. Ad ora i sub sono ancora giù. E’ enormemente difficile raggiungere il posto dove loro sono eventualmente posti. Sono dapprima scesi i sommozzatori di Roma, poi quelli di Bari, tra un pò quelli di Vicenza.

Per il momento stanno compiendo una grande opera inserendo la sagoma, una sorta di filo, che può permettere ai prossimi di poter perseguire il tragitto in maniera sempre più agevole. Sarebbe già stata raggiunta una bolla d’aria ma senza trovare nulla; ci sarebbe qualche altra bolla che costituirebbe la speranza di tutti. Il sindaco di Centola, Carmelo Stanziola, si è stretto tra le braccia i familiari delle vittime, con la speranza di avere quanto prima buone notizie. “Se proprio vogliamo dirla lunga, speriamo che siano ancora vivi. Io sono qui e sto patento insieme a tutta la popolazione il dolore e la costernazione. E, soprattutto, la rabbia. Per la prima volta due sub di Palinuro muoiono in queste situazioni. Facciamo un appello al Prefetto affinché ci si adopera ad impedire il passaggio in questi tunnel della morte. La passione per uno sport a volte fa compiere azioni scellerate dove non si da’ conto alle conseguenze di certe azioni. La eventuale chiusura potrebbe annullare le morti almeno in questo cunicolo dove, anni fa, morirono dei polacchi. In tal caso, chiediamo tutela per sopravvivere. Sono forse morti dei genitori giovani. Avrebbero ancora avuto molto da fare“.

Sul posto parenti ed amici dei sub presenti al porto in attesa di notizie. Ancora sconosciute le cause che hanno portato a tutto ciò.

Ilaria Rita Motti

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Redazione

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