(FOTO) Aversa. Emergenza acqua, l’importante contributo della Protezione Civile

Intere famiglie, aziende ed attività sono rimaste senza acqua per alcuni giorni. E’ quanto accaduto in alcune zone della città dove la Protezione Civile di Aversa unitamente ai Vigili del Fuoco hanno lavorato per fornire assistenza a chi si è ritrovato senza acqua nel giro di pochi giorni.

La macchina dei ”soccorsi” della Protezione Civile era formata da una squadra, composta da sette persone dal coordinatore Francesco D’Aponte dai volontari de Luca Carmine; De Biase Domenico; D’Aponte Vincenzo; Guida Carlo; Barbato Francesco e Graziano Filippo, che a turno hanno distribuito diversi litri d’acqua. Hanno poi partecipato alle operazioni anche l’associazione di volontari Victor India coordinati da Iavazzo Vincenzo. Le strade più colpite sono state: via Piave, Piazza Savignano (leggi qui); via Tribunali; via Cupa Scoppa; via Corcioni; via Diaz; via Stampa; via Deledda; via Amendola e Piazza Vittorio Emanuele.

Gli uomini della Protezione civile hanno soprattutto raggiunto, portando l’acqua presso le abitazioni di persone disabili ed anziani, i quali hanno sofferto la carenza d’acqua più degli altri ma grazie agli uomini e le donne della solerte Protezione Civile di Aversa hanno scongiurato che potesse accedare loro il peggio. La carenza di acqua ha creato in città una pandemia, anche perché è stata concomitante con l’avvento di una forte ondata di calore che preannuncia il torrido clima afoso estivo. In un paese civile è normale che si verifichino emergenze del genere ma è anche normale che un Ente sappia fronteggiare tali situazioni con uomini, mezzi e strumenti: non ci si può affidare a volontari e imprenditori che si propongono.

Inoltre non è accettabile che si danneggino strade e marciapiedi, scavando a casaccio, alla ricerca di una falla, senza avere contezza di quello che si va facendo. Ora ci sono molti danni e soldi pubblici da spendere, quando bastava avvalersi prima di mezzi idonei e della consulenza di un ex dipendente comunale dell’ufficio acquedotto (leggi qui), grazie al quale subito si è individuata la falla (leggi qui). Quello che va detto è che le conseguenze sarebbero state peggiori e i cittadini si sarebbero potuti rivoltare con proteste se l’emergenza non fosse stata tenuta a freno, dall’incessante attività, dei giovani volontari, che senza risparmiarsi, si sono alternati in tutte le zone colpite dall’emergenza fornendo acqua ai residenti. Giovani che troppo spesso lavorano per aiutare i cittadini, il tutto senza farsi pubblicità e senza ricevere un meritato grazie, per cui in questa situazione vogliamo dirlo noi, grazie per quello che fate e continuerete a fare, il volontariato è uno dei punti forti di una società civile.

Christian de Angelis

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