Carinaro. L’opposizione abbandona il Consiglio Comunale

Nell’ultimo consiglio comunale di Carinaro il gruppo consiliare di minoranza “Uniti per Cambiare” ha abbandonato la seduta in segno di protesta. Era una seduta monotematica nella quale si approvava il rendiconto 2015 e di regola, cioè in tutti i comuni dove vige la democrazia e il saper governare la cosa pubblica, si inviano tutti i documenti ai consiglieri comunali almeno 20 giorni prima della seduta. Ebbene al gruppo di opposizione appena 2 giorni prima è stato recapitato tramite posta elettronica il parere del revisore dei conti. Questo stato di prepotenza e di arroganza,ancora una volta è stato dimostrato dalla maggioranza, e ha fatto si che il gruppo consiliare di minoranza abbandonasse la seduta. E ancor prima di trasmettere il comunicato non possiamo non stigmatizzare il comportamento ironico del primo cittadino, la quale a termine della lettura del seguente comunicato sbeffeggiava l’ANAC (Autorità nazionale anticorruzione) e ancor peggio il suo vice che ironizzava sull’invio della protesta al Prefetto di Caserta (tutto filmato e registrato il consiglio comunale del 24.5.2016). Un brutta pagina per Carinaro e per chi attualmente lo rappresenta. Ecco il comunicato letto prima dell’abbandono della seduta: «Sentiamo il dovere di informare la Città di Carinaro ed in particolare i nostri elettori sulle ragioni del nostro abbandono della seduta del Consiglio comunale del 24.05.2016, convocata per approvare il conto consuntivo della gestione amministrativa del 2015. Precisiamo intanto che abbiamo lasciato la riunione solo dopo di averne inutilmente chiesto il rinvio, in quanto con quella seduta non venivano rispettate le condizioni previste dall’art.227 T.U.E.L., dall’art.11 del D.Lgs. nr.118 del 2011, dall’art.151 del D.Lgs  nr.126 del 10.8.2014, confermate da una consolidata giurisprudenza, secondo cui il Consiglio Comunale non può deliberare sul conto se non siano trascorsi almeno 20 giorni dalla data in cui è messa a disposizione dei consiglieri tutta la documentazione di cui il conto è composto, tra cui il parere del revisore dei conti che, nel caso di Carinaro,  ci è stato trasmesso soltanto due giorni prima del consiglio del 24.05.2016. Già in altre occasioni del mese di Maggio, con atti scritti avevamo rappresentato al Sindaco, al Presidente del Consiglio e allo stesso Responsabile del Servizio Finanziario la necessità di rispettare la legge, ma ogni nostro invito è rimasto inascoltato. La maggioranza ha motivato il rigetto della richiesta di rinvio riferendosi alla Sentenza nr.251 del 2011 del TAR Puglia-Bari secondo cui il parere sul conto consuntivo da parte del revisore dei conti non è da includere tra i documenti da mettere obbligatoriamente a disposizione dei consiglieri 20 giorni prima della seduta. La decisione dei giudici pugliesi, in netto contrasto con la legge e con tutta la precedente e consolidata giurisprudenza (citiamo tra tutte la Sentenza del Consiglio di Stato nr.1960 del 23.04.2012) è stata ritenuta addirittura “ sorprendente “ dagli autorevoli opinionisti del “ Sole 24 ore”. E’ doveroso chiedersi: può una sentenza del TAR/ Puglia–sez. Bari (neppure della Campania) avere efficacia diretta ed immediata su tutto il territorio nazionale? La sentenza di un TAR vincola soltanto il caso di cui si è occupata, non gli altri, benché simili. Anzi, sempre in Puglia, addirittura  il TAR di Lecce con Sentenza nr.3649 del 21.12.2015, quindi molto più recente di quella del 2011 del TAR di Bari, invocata dalla maggioranza, ha annullato la delibera del Consiglio comunale di Villa Castelli di approvazione del conto consuntivo contro cui il consiglieri di opposizione avevano fatto ricorso per non aver avuto a disposizione, per  i previsti 20 giorni, il parere del revisore, ritenuto dai giudici di Lecce documento fondamentale da esaminare e da valutare, soprattutto da parte dei consiglieri di opposizione, che non partecipano alla gestione del Comune e sul quale  sono tenuti ad esercitare il controllo politico. Attualmente la vicenda pende avanti al Consiglio di Stato, a seguito di appello proposto dal Comune soccombente. Con l’abbandono della seduta, pertanto, abbiamo voluto esprimere un segnale di forte e vibrante protesta nei confronti di una maggioranza che, sin dal primo giorno del suo insediamento, non fa altro che mettere in campo atti di prepotenza politica, di violazione dei nostri diritti e di mortificazione della dignità di un gruppo, che, al di là del numero dei consiglieri, rappresenta il 50% degli elettori. Appena sarà pubblicata la deliberazione di approvazione del conto consuntivo, proporremo ricorso alla Magistratura per gli abusi subiti e per tutte violazioni e gli strafalcioni presenti  nel conto, che, se non eliminati, pregiudicheranno ancora di più le casse del Comune di Carinaro. I Consiglieri Comunali del gruppo “ Uniti per Cambiare “ Carinaro». Questo stato di cosa è stato reso pure pubblico tramite un manifesto murario che campeggia per le strade di Carinaro.

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Redazione

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