Aversa. Valorizzazione partecipata patrimonio artistico-storico: la richiesta dei 5Stelle

Per la valorizzazione e la tutela del patrimonio artistico di Aversa, sarebbe importante istituire e insediare presso il Comune, una Consulta per la Valorizzazione del Patrimonio Artistico, Monumentale, Storico e Musicale, con potere di indirizzo e proposta rispetto alle iniziative dell’ente locale.

Sarebbe finalizzata alla partecipazione e alla valorizzazione di quell’enorme patrimonio umano, culturale e associativo, che finora è stato l’unico custode, o almeno ha tentato di esserlo, della memoria della bellezza delle cose, dello sconfinato patrimonio aversano, fatto di vicende e testimonianze artistiche, anche immateriali, uniche in Europa e che purtroppo, finora, nessuna amministrazione ha saputo trasformare in ricchezza concreta per la città.

Alla Consulta, potrebbero aderire, previa richiesta, tutte le Associazioni culturali del territorio che lo desiderino, con particolare rilevanza a quelle che in questi anni hanno sostenuto iniziative di evidente rilevanza nazionale (penso, solo ad esempio, al Premio Bianca d’Aponte), i cittadini, tutte le associazioni del terzo settore che si sono distinte in ambito musicale, artistico e storico, gli studiosi e i giornalisti, che in questi anni si sono evidenziati per il loro contributo scientifico nella ricerca.

La partecipazione alla Consulta, costituirebbe una grande risorsa per la politica e l’amministrazione, quante volte abbiamo assistito, salvo rare eccezioni, a dichiarazioni generiche e frammentarie di alcune nostre cariche pubbliche nel tentativo di districarsi tra Angioini, Etruschi, Jommelli, Normanni, Guitmondo o, ad interventi privi di programmazione, estemporanei, senza la partecipazione dei cittadini e ricadute concrete sulla città?

In questo quadro generale, la Consulta sarebbe un catalizzatore per tutte le diverse componenti che agiscono insieme all’interno dello stesso contesto, entro esperienze fortemente radicate sul territorio e tenacemente sostenute dalle comunità che lo abitano, legando fortemente l’attività culturale alle ricadute che essa può produrre a beneficio del territorio.

Insomma un tentativo, in linea con il principio generale di raggiungere gli obiettivi un passo alla volta, evitando faraonici progetti che prevedono di mettere in bilancio somme impossibili, e contando di coinvolgere nel processo realizzativo le forze sociali del terzo settore, del volontariato sociale e culturale, la scuola pubblica.

Un percorso concreto, da arricchire work in progress, magari con contributi inattesi, quali il recupero definitivo dell’ex Ospedale di Sant’Eligio (Casa del fascio), una delle molte strutture comunali.

Anche a costo di ripetermi, ricordo quanto già scritto sul fenomeno dei due “Brands” cittadini, i nostri grandissimi compositori.

In attesa di una rivalutazione del grande pubblico, e di una rivalutazione storica complessiva di quello che fu la civiltà artistica, culturale e scientifica del Regno di Napoli, a confronto del quale, il modesto e provinciale Regno di Savoia è semplicemente risibile, le opere dei nostri Domenico Cimarosa e Niccolò Jommelli sono nelle stagioni teatrali dei migliori teatri del mondo.

Chi vuole dubitarne, può andare a verificare sulla rete internet o nelle biblioteche specializzate. A puro titolo esemplificativo, possiamo valutare il confronto con Salisburgo, la città che diede i natali a Mozart.

Questa cittadina, meta di un turismo culturale legato esclusivamente alla figura del suo compositore, ha due teatri il Landestheater e il Festspielhaus (il piccolo ed il grande), sette musei, il Rupertinum, museo di Arte Moderna, La casa della Natura, il museo “Stille Nacht”, il museo all’Aria Aperta, il museo del Duomo, il museo della Modernità (Mönchsberg), il museo Carolino-Augusteum, quattro Festival Musicali e una delle più importanti Accademie Musicali del Mondo.

Mozart è onnipresente a Salisburgo. Ci sono l’Hotel Mozart e l’Hotel Amadeus, ci sono caffè e ristoranti che portano il suo nome. Per non parlare dei negozi di souvenir che offrono immagini e figurine del famoso compositore in tutte le misure. Non esiste gadget, che non sia collegato a lui. Un giorno, i nostri compositori, saranno onnipresenti anche qui, e non per scelta di una classe dirigente illuminata, ma perchè, sarà la domanda del “mercato turistico” a richiederlo e ad ottenerlo.

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Redazione

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