Presunto uccellatore con lo “schioccatore”: blitz delle Guardie Zoofile E.N.D.A.S.

Questa volta a finire nelle maglie della rete è stato un presunto uccellatore della zona. Secondo gli inquirenti avrebbe allevato illegalmente fringillidi, detenendoli in condizioni che vengono  definite “disastrose”.

A liberare i cardelini sono state più pattuglie di Guardie Zoofile E.N.D.A.S., coordinate e dirette dal Dirigente del Gruppo Saverio Mazzarella. Le Guardie avevano infatti notato sul balcone esterno di un appartamento di Aversa, numerose gabbie di piccole dimensioni contenenti avifauna protetta dalle disposizioni nazionali e comunitarie.

Veniva così chiesto l’intervento dei Carabinieri della Stazione di Casaluce-Teverola agli ordini del Comandante di Stazione Mar. Capo Luogotenente Giuliano Oliviero. Prontamente intervenuti i militari si attivavano unitamente alle Guardie Zoofile dirigendosi presso l’ abitazione segnalata eseguendo la perquisizione domiciliare.

L’accesso portava così al ritrovamento di 10 gabbie trappole. Si tratta di mezzi di caccia  vietati dalla legge. In particolare una di queste gabbie, le cui dimensioni erano di appena centimetri 17 x 24, era armata e posizionata sul balcone pronta per l’ uso. Si trattava del  cosiddetto “schioccatore”, ovvero una gabbia trappola a scatto azionata automaticamente dalla preda e contenenti i cardellini al loro interno.

Tutto il materiale è stato sottoposto a sequestro penale mentre per il soggetto è scattata una denuncia presso la Procura della Repubblica del Tribunale Napoli Nord. La difesa dello stesso sarebbe stata quella di una cessione da parte di un allevatore della zona. Veniva in tal senso mostrato un documento sul quale è in corso la verifica della regolarità.

Secondo gli inquirenti gli animali sarebbero stati detenuti in gabbie anguste, strette e piene di escrementi. Forte era altresì l’odore, mentre i beverini apparivano con acqua sporca e scarsa.

Il presunto uccellatore è stato denunciato con l’accusa di detenzione illegale di fauna di proprietà dello Stato Italiano e maltrattamento. La fauna è stata successivamente data alla libertà in un luogo sicuro. Le operazioni del Nucleo di Polizia Zoofila di Aversa, continueranno come sempre al fine di reprimere quelle attività volte al maltrattamento ed alla privazione agli animali della loro libertà.

(GEAPRESS)

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Redazione

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