Aversa. Il sindaco Sagliocco si pronuncia sulla Senesi e sulle rivendicazioni fatte alla sua persona

giuseppe saglioccoIn continuità a quanto è stato già egregiamente precisato, durante il consiglio comunale del 25 Giugno, dall’assessore Marrandino sulle inadempienze della Senesi, in risposta ad alcuni dubbi redatti dal consigliere Capasso, il sindaco Sagliocco ha poi così aggiunto: “Sicuramente abbiamo verificato che le isole ecologiche erano utilizzate in maniera difforme dal loro naturale e originario scopo. Abbiamo inoltre riscontrato, tramite la nostra polizia municipale, che venivano stazionati automezzi di altri comuni. La cosa é passata direttamente alla Procura della Repubblica”.

“Abbiamo diverse cause, oltre a quelle amministrativo e civilistico che riguardano aspetti afferenti le sanzioni. Per ogni punto in meno di raccolta sulla differenziata  sul contratto annuo si é raggiunto il 65%. La quantificazione – afferma – è di 500.000 euro l’anno che stiamo sottraendo al canone annuo. E’ bene che si sappia che non é tanto la tempistica delle risposte ed é opportuno aggiungere altro. Quindi, quella procedura che abbiamo innestato presso il Tribunale di Napoli-nord, è con dovizia di particolari, vale a dire, con tutti gli atti sottoscritti dalla polizia municipale che riguardano l’utilizzo difforme dalla regola delle isole ecologiche. Non è possibile che possano sostare automezzi dei comuni di S.Marcellino e di Gricignano, che abbiamo scoperto in corso d’opera. Come non era assolutamente possibile che alcuni automezzi che erano del cantiere di Aversa possano essere utilizzati diversamente”.

“Perciò – sottolinea Sagliocco –, come precedentemente detto, abbiamo inviato un lungo dossier alla Procura della Repubblica del Tribunale di Napoli-nord. Abbiamo fatto un’azione del recupero della norma.  Nella proporzionalità degli impegni l’Amministrazione paga, i cittadini pagano. La Senesi avrebbe dovuto precisamente adempiere a tutto quanto prevede il contratto. Questa é stata la nostra richiesta tutti gli anni. E quindi il riserbo chimico, e quindi il lavaggio strade, e quindi il lavaggio dei cassonetti e quindi pulizia delle caditoie. Ho presentato un’ulteriore querela e denuncia in procura perché il ‘Signor Brigante’ ha tentato, attraverso qualche ditta che faceva riferimento a lui, di infangare la mia persona, sollecitandolo ad andare a denunciare il sottoscritto ed anche un consigliere comunale perché gli avevamo chiesto dei posti di lavoro. Il tempo é galantuomo. Abbiamo avuto notizia di questa cosa dal diretto interessato, abbiamo curato anche delle dichiarazioni e le abbiamo presentate alla Procura della Repubblica del Tribunale di Napoli-nord e, cioé, abbiamo attivato un procedimento che ha avuto la nomina di un pubblico ministero, coadiuvato dalla Guardia di Finanza. Ad oggi le indagini sono in corso“.

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