CIRO ESPOSITO, L'AUDIO E LA TRASCRIZIONE DELL'INTERROGATORIO

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Audio Ciro Esposito: «Aggredito da più persone col casco»

Secondo quanto emerge da una registrazione audio diffusa dal Giornale Radio Rai lo avrebbe detto lo stesso tifoso del Napoli dal suo letto nel reparto di terapia intensiva del Policlinico Gemelli dove era ricoverato e dove è deceduto il 25 giugno dopo essere stato ferito con colpi di pistola nel prepartita della finale di Coppa Italia lo scorso 3 maggio

ROMA – Gli aggressori che hanno sparato a Ciro Esposito, il giovane tifoso napoletano ferito con colpi di pistola nel prepartita della finale di Coppa Italia lo scorso 3 maggio,“erano più di uno ed avevano i caschi”. A dirlo è stato lo stesso Ciro Esposito dal suo letto nel reparto di terapia intensiva del Policlinico Gemelli dove era ricoverato e dove è deceduto il 25 giugno, secondo quanto emerge da una

registrazione audio diffusa dal Giornale Radio Rai.

LE RISPOSTE DI CIRO – Esposito, intubato, sofferente, con la voce fioca, “risponde – rende noto il Giornale Radio – alle domande di un perito consulente della famiglia. Perché ti trovi qua, gli viene chiesto? ‘Mi hanno sparato’ risponde il ragazzo che spiega: ‘Stavo andando a vedere la partita, il biglietto lo avevo comprato dove abito io, a Napoli’. Poi ricorda che gli aggressori ‘Erano più di uno’. E dice: ‘avevano i caschi’. Perché ti ha sparato gli chiede il perito? ‘Era fuori di testa’. Ed ancora: ‘Stava in piedi e poi a terra e parlava con accento romano'”.

LA TRASCRIZIONE INTEGRALE DELL’AUDIO
Tibullo (la dottoressa nominata consulente per la parte civile dai legali che assistono la famiglia Esposito): Perché ti trovi qua?
Ciro: Perché mi hanno sparato.

T: Quando?
C: Quando sono andato a vedere la partita.

T: Ma tu lo avevi il biglietto per andare allo stadio, dove l’avevi comprato?
C: Dove abito io.

T: E tu dove abiti?
C: A Napoli.

T: Senti Ciro, ti ricordi fisicamente questa persona vestita di nero, un po’ ciccione?
C: Era più di una persona…

T: E ti ricordi com’erano vestite?
C: Coi caschi.
T: Ma tutti o alcuni si e’ alcuni no?…..mi dici sì per dire che c’era qualcuno che non ce l’aveva? …ok

T: E poi che ha fatto questo ti ha dato due schiaffi?
C: Mi ha sparato.

T: Perché ti ha sparato, Ciro? (Ciro risponde ma l’audio non è comprensibile, e la Tibullo traduce)
T: Hai incontrato questo che non stava bene con la testa, ha preso la pistola e ha sparato….ma questo che ti ha sparato ha preso così la pistola e ti ha sparato o stavate urlando o è caduto? Era a terra, era alzato?
C: In piedi e a terra.

T: Quindi sei partito, sei arrivato a Roma, ti stavi incamminando per andare a vedere ‘sto Napoli e uno è arrivato e ti ha sparato… ed erano tanti, giusto? E avevano i caschi tranne uno, mi hai detto? Ma questo qua la pistola da dove l’ha presa? Da qua? Ok
T: Ma l’ha sentito parlare?
C: Aveva l’accento del Lazio

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