Casapesenna, favorì la latitanza di Zagaria: arrestato Raffaele Cilindro

Cilindro+Raffaele+Cl+64Nelle prime ore della mattinata odierna, il ROS Carabinieri di Napoli — Distaccamento di Caserta, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Napoli, nei confronti dell’imprenditore edile CILINDRO Raffaele, gravemente indiziato del delitto di associazione per delinquere di tipo mafioso.

In particolare, l’indagato è gravemente indiziato di avere partecipato alla fazione camorristica diretta da ZAGARIA Michele, agendo in qualità di imprenditore legato al clan, con il compito di finanziarlo attraverso dazioni di denaro periodiche, nonché di avere avuto il compito di mantenere i contatti fra gli affiliati, di accompagnare ZAGARIA Pasquale, fratello di Michele, a summit di camorra ed infine di aver ospitato, presso la propria abitazione, il capo clan durante la sua latitanza.

Nello stesso contesto, è stato eseguito un provvedimento di sequestro preventivo, ex artt. 321 co. 2 del C.P.P., di beni mobili ed immobili nella disponibilità diretta ed indiretta dell’indagato, nonché delle società a lui riconducibili, stimabili in circa 1.500.000/00 euro.

Gli elementi indiziari, basati su intercettazioni telefoniche ed ambientali nonché sulla diretta osservazione dei Carabinieri del ROS, sono stati integrati dalle recentissime dichiarazioni di due collaboratori di giustizia, già appartenuti al clan dei casalesi, “gruppo ZAGARIA”: si tratta di PELLEGRINO Affilio, detentore dal 2010 della cassa del clan, e di CATERINO Massimiliano, uomo di estrema fiducia del capo clan , da lui incaricato di mantenere i rapporti con gli imprenditori di Casapesenna (CE).

Secondo quanto ritenuto nella ordinanza cautelare, le indagini hanno consentito di documentare:

  • – gli stabili contatti dell’imprenditore CILINDRO Raffaele con storici appartenenti al “clan ZAGARIA” con appartenenti al ristretto nucleo familiare di ZAGARIA Michele, ovvero i fratelli Pasquale e Antonio ZAGARIA;
  • i frequenti viaggi a Venezia, apparentemente organizzati per trascorrere serate in compagnia di altri imprenditori ed affiliati presso il casinò del capoluogo veneto, ma in realtà finalizzati a riciclare denaro per conto del clan;
  • il solido rapporto relazionale con l’imprenditore di Casapesenna DONCIGLIO Raffaele, anch’egli recentemente colpito da un provvedimento restrittivo emesso dal GIP del Tribunale di Napoli.
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Redazione

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