Mobilya Volleyball Aversa. Pochi punti e sarà serie A, Di Meo: “Emozioni uniche”

4 punti e sarà serie A. Mai la matematica è stata così bella e mai un count down, allo stesso tempo, pieno di tensione ed a tratti infinito. Lo sarà per la Mobilya Volleyball Aversa che tra se ed il sogno, nonostante manchino 4 giornate al termine della regalar sessione, ha solo sue avversarie: Leverano e Catania. Per festeggiare, dunque, bisogna essere pazienti. Qualora domenica prossima, addirittura, il sestetto di Bosco dovesse trionfare in casa con i pugliesi (con un successo da 3 punti) e Castellana non raccogliere punti con Corigliano la matematica sarebbe anticipata. Il PalaJacazzi ed i tifosi normanni diventano adesso fondamentali, come mai lo sono stati perché domenica, 17 aprile, alle ore 18, presso la struttura di via D’Acquisto, in ogni caso si compirà la storia. Tutto questo grazie ad una prova maiuscola dei ragazzi del presidente Di Meo, in grado di tornare dalla difficilissima trasferta di Corigliano con una vittoria a tie break e due punti che la confermano prima nella classifica del girone C del campionato di serie B1 maschile di pallavolo con 5 punti sulla seconda Latina e 6 sulla terza Castellana.

Probabilmente nel corso di questo campionato mai una partita era stata così lunga e faticosa, durata due ore trenta circa, con il primo set vinto dagli uomini di coach Bosco raggiunti e poi superati dai calabresi sul 2-1. Un punteggio in grado di richiamare la Mobilya Volleyball Aversa ad esprimere tutta se stessa ed a fare appello a quello spirito di squadra e sacrificio da sempre armi in più per Di Santi e compagni lanciati all’assalto del Caffè Aiello Corigliano appaiato sul 2-2 e, poi, sconfitto a tie break 2-3. Emozioni a non finire, sensazioni uniche che appaiono, dopo tre anni, quasi indescrivibili anche al presidente Di Meo: «non riesco a trovare le parole – conferma – ed è una delle poche volte che mi accade ma mi sento travolto dalle emozioni. La partita di Corigliano è stata sofferta, lunga e ci ha fatti palpitare fino alla fine tenendomi in tensione come mai era accaduto prima facendomi esplodere in un pianto liberatorio che ha, comunque, un retrogusto dolce. Uno splendido sapore di serie A. Sono orgoglioso dei miei ragazzi e di avere la grandissima opportunità, e l’onore, di riportare la città di Aversa nella pallavolo che conta e di farlo con tanti sacrifici ma anche con tutto l’amore che ho sempre profuso in questo progetto».

Che l’obiettivo sia vicino, ad un passo praticamente, è innegabile. Naturalmente questo non significa fare voli pindarici ma restare con i piedi per terra attendendo di scendere nuovamente in campo dove la Mobilya Aversa dovrà dare tutta se stessa per dettare la propria legge. Lo dovrà fare domenica prossima, 17 aprile (fischio d’inizio alle 18), tornando a giocare tra le mura amiche con il Leverano, squadra contro la quale sarà vitale conquistare punti utili alla promozione in serie A: «domenica è una giornata storica per noi e la nostra città – dice il massimo dirigente normanno – perché vincere significherebbe dover attendere, poi, una sola partita per avere la certezza del salto di categoria. Vorrei il PalaJacazzi pieno, gremito in ogni ordine di posto, colmo dell’amore e del calore dei nostri supporters, per realizzare un desiderio che porto con me da bambino, vivere con i nostri tifosi un sogno di cui tutti siamo protagonisti e riempire la nuova pagina di un libro che ne ha tante ancora da scrivere».

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