CONCORSO IN MAGISTRATURA: PRECISAZIONE MINISTERO DELLA GIUSTIZIA

In relazione a notizie di stampa su presunte irregolarità avvenute durante le prove scritte del concorso a 365 posti per magistrato ordinario del 26 giugno scorso, il Ministero della Giustizia assicura sul regolare svolgimento delle suddette prove.

Dai verbali delle operazioni risulta, in particolare, che nel corso delle prove scritte sono stati espulsi 19 candidati per le seguenti ragioni: 8 perché trovati in possesso di codici commentati, 9 perché trovati in possesso di appunti o altro materiale di supporto, 1 perché trovato in possesso di un dispositivo elettronico idoneo a fungere da data-base e 2 perché trovati in possesso di telefoni cellulari. Tutti i suddetti candidati sono stati immediatamente allontanati dall’aula senza poter continuare lo svolgimento delle prove.

Quanto all’introduzione dei codici commentati, in particolare, si fa presente che i 29 Commissari nominati dal CSM, che ai sensi del R.D. 1860/1925, svolgono l’esclusivo compito di procedere alle preventive verifiche della durata di due giornate, hanno esaminato oltre 30mila codici e testi di legge presentati dai 6781 candidati. E grazie alla continua opera di vigilanza svolta dal personale giudiziario nei padiglioni è stato possibile individuare la bassissima percentuale dello 0,3% di testi vietati.

I candidati espulsi sono stati allontanati dalla prova con specifico verbale firmato dal Presidente, dai componenti e dal segretario della Commissione esaminatrice. Inoltre l’Ufficio Concorsi del Ministero ha già attribuito loro l’inidoneità, nonché trasmesso al CSM i relativi verbali al fine di consentire al Consiglio stesso, ai sensi dell’art. 7, comma 4, del decreto legislativo 160/2006, di valutare l’esclusione dei candidati anche dai successivi concorsi.

 

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Redazione

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