Arzano. Incendio al bene confiscato: presidio dei cittadini

Venerdì 22 aprile si è tenuto un presidio in via Pascoli ad Arzano, per lanciare il percorso #SoloPassiAvanti, con l’obiettivo di sensibilizzare e coinvolgere le energie sane della cittadinanza nel processo di recupero e restituzione del bene alla collettività.

Hanno partecipato cittadini, associazioni ed alcuni rappresentati delle istituzioni locali, tra cui il vicesindaco della città metropolitana di Napoli Elena Coccia, il sindaco di Casalnuovo e presidente del consorzio Sole Massimo Pelliccia, il sindaco di Marano di Napoli Angelo Liccardo, la direttrice del consorzio Sole e comandante della Polizia Provinciale dott.ssa Lucia Rea, la vicepresidente della Commissione consiliare anticamorra Enza Amato. Assenti i commissari prefettizi del comune di Arzano.

La sera di martedì 19 aprile un incendio ha devastato parte dell’Ex Macelleria Sociale, bene confiscato alla camorra che si trova sul territorio di Arzano (vedi qui). I carabinieri hanno posto l’immobile sotto sequestro per le indagini necessarie a chiarire le dinamiche dell’incendio. Come abbiamo scritto subito dopo l’accaduto, il nostro impegno proseguirà con maggiore determinazione.

Le altre associazioni locali, ribadendo il loro sostegno, hanno avanzato proposte di collaborazione per la pulizia, la rigenerazione del bene confiscato e la realizzazione di iniziative comuni. Per consentire ulteriori adesioni, da parte di associazioni e singoli cittadini, a questo percorso comune, è stata indetta un’assemblea pubblica il giorno 30 Aprile, ore 17.30, ad Arzano in via Napoli/via Rimini.

L’ex macelleria sociale è un bene confiscato alla criminalità organizzata da venti anni e da qualche anno dato in gestione al consorzio Sole di cui la città metropolitana di Napoli fa parte. Questa struttura apparteneva al clan Simeoli di Marano ed era un macello con il reparto vendita sul corso d’Amato. Messo a bando nel 2014, dal consorzio, per attività sociali e per la cittadinanza è stato assegnato alla rete di associazioni di Arzano (dal basso, Legambiente, aria pulita, movimento vivace) costituita per la partecipazione al progetto e per la gestione del bene. L’entrata delle associazioni, nel bene confiscato, è stata del tutto formale, perché la struttura aveva già bisogno di una ristrutturazione prima dell’incendio. Il comune di Arzano è commissariato da diversi anni, per svariate vicende politiche e per condizionamenti da parte della camorra, e questo ha rallentato notevolmente, dal punto di vista burocratico, l’accesso alla struttura.

Il progetto Ex-Macelleria sociale prevede di dare alla città una biblioteca, un teatro, uno studio di registrazione, uno sportello di aiuto al cittadino, sarà uno spazio comune in cui troveranno continuità i percorsi di tutela ambientale, dando un luogo idoneo per i gruppi d’acquisto, sarà esempio per la costruzioni di nuovi orti urbani e di altre decine di attività che le associazioni portano avanti da anni.

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Redazione

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