Napoli. Strage Secondigliano, scena muta di Murolo davanti a GIP: è accusato di strage e detenzione armi

giulio-murolo-sparatoria-secondigliano1(askanews) – Giulio Murolo, l’infermiere 48enne che lo scorso venerdì ha compiuto una vera e propria strage nel quartiere Miano di Napoli, si è avvalso della facoltà di non rispondere durante l’interrogatorio di garanzia dinanzi al gip Maria Vittoria Foschini all’interno del carcere di Poggioreale. L’interrogatorio è durato poco meno di due ore. Anche nel primo incontro con il pm l’omicida aveva deciso di non rispondere.

Il legale di Giulio Murolo, l’avvocato Carlo Bianco, chiederà la perizia pshichiatrica in un’altra sede. La richiesta, infatti, non è stata depositata oggi nel corso dell’interrogatorio di garanzia davanti al gip avvenuto nel carcere di Poggioreale e dove c’è stata la convalida dell’arresto per il 48enne che ha provocato quattro morti e sei feriti. “La perizia psichiatrica non è stata chiesta oggi perché non era la sede opportuna per farlo. Sarà cura del difensore richiederla nei passaggi successivi“, ha spiegato il penalista lasciando il penitenziario. La situazione non è migliorata, l’ho trovato molto più disperato rispetto a sabato quando c’è stato il primo interrogatorio dinanzi al pm. Almeno allora – ha aggiunto – scambiava qualche parola, oggi era un pianto continuo”. “E’ pentito. Credo – ha proseguito il penalista – sia il chiaro segnale di una persona che sta realizzando quando accaduto. È profondamente pentito e addolorato”.

Nel corso di una perquisizione accurata nell’appartamento di via Napoli a Capodimonte, la polizia ha, infatti, rinvenuto nascosto sotto il letto un fucile mitragliatore Ak 47 Kalashnikov.

Murolo è rinchiuso nel carcere di Poggioreale a Napoli sotto vigilanza e stretta osservazione 24 ore su 24 anche per evitare che possa compiere gesti estremi. A raccontarlo è il suo difensore, l’avvocato Carlo Bianco, al termine dell’interrogatorio di garanzia dinanzi al giudice per le indagini preliminari Maria Vittoria Foschini, nel corso del quale l’infermiere 48enne si è avvalso della facoltà di non rispondere. Per Murolo è stato convalidato l’arresto e i reati a lui contestati sono strage, detenzione illegale di armi da guerra e arma comune da sparo.

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