Comunali Aversa. Caterino: “Le periferie nostra priorità”

L’esponente del PD Elena Caterino ha proposto al vice presidente ANCI Enzo Cappello un protocollo d’intesa per il recupero concreto delle periferie, in particolare spiega Elena Caterino: “Siamo una città straordinaria e bellissima, ma allo stesso tempo molto fragile. È fragile il paesaggio e sono fragili le città, in particolare le periferie dove nessuno ha speso tempo e denaro per far manutenzione. Non è possibile che ad Aversa ci siano intere zone dove mancano i requisiti minimi di vivibilità.

Il riferimento va in particolare ai diversi quartieri di Aversa, quali quelli di via San Lorenzo, via della Repubblica, Savignano, viale Europa, il Borgo. I problemi sono molti, manca un piano di sviluppo, non vi è considerazione sufficiente e troppi servizi sono deficitari. Ad esempio la raccolta rifiuti, l’assegnazione di indirizzi chiari con una toponomastica puntuale, per non parlare della viabilità, la deblattizazione e derattizzazione, la normale manutenzione degli spazi verdi e delle parti comuni, una presenza e incisiva dell’amministrazione comunale che imponga alla IACP di assistere in maniera congrua i residenti delle case popolari, che da anni sono abbandonati a se stessi, ci sono persone anziane e giovani affette da disabilità che sono ormai sequestrati in casa, perchè non vi sono ascensori funzionanti o scale adeguate per consentire loro di uscire di casa, zone comuni o spazi per giocare per i ragazzi che sono vecchi e pericolosi, il problema delle continue perdte di acqua che hanno portato alle numerose e pericolose perdite e infiltrazioni che hanno e continuano a danneggiare gli appartamenti, che ormai stanno cadendo a pezzi.”  I quartieri e le frazioni periferiche versano nelle condizioni di abbandono e di degrado a cui sono state costrette da anni. Come prossima amministrazione comunale daremo vita e ci impegneremo ad organizzare un serrato e congiunto piano di interventi, che abbia come indispensabile premessa un calendario di sopralluoghi in ogni quartiere, in collaborazione, e con tramite, dei consiglieri comunali espressione degli stessi quartieri e frazioni. L’intera città ha diritto ad attenzione e senso di responsabilità, senza discriminazioni e omissioni. Un quartiere carente di servizi, isolato, semi-abbandonato e con un progetto bloccato sul quale bisogna fare chiarezza. Ad Aversa devono ripartire le periferie che non sono zone della città di serie B, sono parte fondante e integrante di una città, della nostra città: vogliamo vedere  quartieri pieno di vita, di servizi, di affluenza. La mia proposta per un’azione concreta: una rete di alleanze tra le istituzioni, le imprese, che devono essere premiate laddove dimostrino un alto grado di responsabilità sociale, e il terzo settore, cioè tutte quelle organizzazioni che fino ad oggi hanno svolto una generosa funzione di supplenza di fronte ad una storica carenza di politiche sociali. Quest’alleanza deve promuovere una cultura che veda gli investimenti a favore delle famiglie e dei bambini non come una pericolosa deviazione di denaro dal nostro già precario bilancio, ma come una risorsa economica per il futuro della città. Il disagio, l’esclusione, la povertà minorile possono essere combattuti anche in modo semplice, ma l’amministrazione per prima deve generare il cambiamento. La crisi è necessariamente un momento di svolta, da affrontare con schemi di pensiero innovativi. Aversa ha troppo spesso escluso ciò che era scomodo, le difficoltà sociali, portandole dal centro dell’attenzione pubblica in periferia. “Oggi, affrontarle e risolverle è diventata la nostra più grande opportunità e impegno concreto“.

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Redazione

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