Aversa. AICC e AFN organizzano corso di formazione rivolto a docenti e studenti

“Un Percorso Nei Valori, Miti, E Contenuti Disciplinari”. Corso di formazione rivolto a docenti e studenti, organizzato dall’AICC (Associazione italiana di cultura classica) e dall’Associazione Forense Normanna. Si tratta di una serie d’incontri che si svolgeranno, del tutto gratis, dalle ore 15.00 alle ore 18.00 presso il Seminario di Aversa, nella Sala Guitmondo e rientreranno a far parte delle attività formative.

aicc afn corso di formazione 1Infine sarà rilasciata una certificazione spendibile da parte dei docenti e degli alunni partecipanti. Ad inizio di ogni appuntamento Sua Eccellenza Mons. Angelo Spinillo, vescovo di Aversa nonché vice-presidente della Conferenza Episcopale Italiana, farà i suoi saluti. Un primo incontro è avvenuto Giovedi 10 Marzo dove la parola è stata consegnata al prof. Tommaso Zarrillo che ha egregiamente interloquito su ‘Il processo democratico nel pensiero classico antico e moderno’. A seguire, i prossimi incontri. Giovedi 17 Marzo interverranno la prof.ssa Vittoria Gatto e il prof. Giuseppe Mattia sull’argomento “Agorà in Piazza”. A seguire, Mercoledi 30 Marzo s’introdurrà la prof.ssa Maria Luisa Chirico sull’argomento ‘Gli antichisti e la grande guerra’.

Diversamente, Mercoledi 6 Aprile prenderà la parola l’avvocato Pasquale Fedele discutendo sulla “Democrazia repubblicana – vincoli giuridici e libertà dei cittdini”. Ancora oltre, Giovedi 14 Aprile, il prof. Luigi Corrente discuterà delle ‘Origini di Roma – tra mito e storia’. Sempre continuando, Mercoledi 20 Aprile la prof.ssa Daniela Borrelli deluciderà sui ‘ Volti di Clitewzestra – Norme ed Emozioni nell’Agammenone di Eschilo’. Infine, Mercoledi 27 Aprile il prof. Arcangelo Pellegrino farà un ultimo eloquio sulle ‘Rappresentazioni tragiche e comiche nell’arte figurativa’.

Nel primo incontro tenutosi Giovedi 10 Marzo il prof. Zarrillo si è così espresso in tal modo sul tema ‘Il processo democratico nel pensiero classico antico e moderno’: “A Roma la democrazia è quella dei primi secoli della Repubblica e coincide con il movimento dei plebei, le lotte dei plebei per conquistare leggi che possano proteggerli dalla protervia dei nobili”- E continuando – “Le leggi delle 12 tavole sono state un conseguente prodotto della lotta dei plebei, un prodotto di questo movimento popolare. Menemio Agrippa ebbe un ruolo dominante nella ricomposizione del conflitto tra patrizi e plebei. Quest’uomo ebbe il ruolo di grande mediatore essendo stato capace di convincere i plebei a non abbandonare Roma e a non lasciarla totalmente in mano ai nobili. Polibio, uno storico della tarda romanità che s’innamorò di Roma, fece porre un interrogativo: ‘Come mai questa repubblica è stata l’unica a durare cinque secoli?’, forse nessuna repubblica ha avuto una durata così lunga. Da ciò si deduce che il sistema romano sia stato un sistema pulito, solido, in quanto tutte le classi sociali sono state rappresentate nell’assetto dello stato. I nobili venivano rappresentati dal consolato, il basso ceto medio era rappresentato dal senato e i plebei dal Tribunale della plebe. Nascerà poi il Cristianesimo che avrà un’incidenza notevole sull’assetto democratico. Le prime comunità cristiane erano guidate dal senso del dialogo e dell’ascolto. Con la ‘Pax costantiniana’ la religione cristiana diviene religione di stato, però la chiesa viene ad acquisire una funzione politica. Bisogna aspettare il medioevo e  la costituzione di tanti conventi monastici. A mio avviso il movimento francescano ha avuto un ruolo fondamentale  per la ricostituzione di una società democratica.  Ci fu, quindi, questa sorta di ‘concordia’ che rese unica la repubblica romana.”. Dopo un lungo interloquire su quelli che furono gli sviluppi sociali del tempo, Il prof. Zarrillo termina il suo discorso con delle parole di Platone inerenti la politica nel suo dialogo ‘Protagora’: “La politica è l’arte che deve mettere ordine tra le altre arti  e deve indirizzare verso la felicità e il bene comune. Non sarà facile giungere a questo, ma se riusciamo a capire che la democrazia è anche cultura dei valori, probabilmente qualche altro obiettivo riusciremo a raggiungerlo.” Monito niente male rivolto ai giovani in virtù di questa nuova ondata politica che viene col rivelarsi. Un appello sempre maggiore alle nuove generazioni affinché non si smetta mai di lottare democraticamente per un mondo migliore.

Ilaria Rita Motti

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