Napoli. Almaviva chiude, insorge la UilCom

“E’ sconcertante il comportamento della dirigenza di Almaviva. E’ da tempo che sto denunciando quanto sia inadeguato il management di questa azienda. E’ vero che l’intero settore dei call center in outsourcing è in sofferenza ma i massimi vertici di Almaviva hanno gravi responsabilità”. A dichiararlo Massimo Taglialatela Segretario Generale della Uilcom Campania.

“Con il loro ‘atteggiamento schizofrenico’ hanno sempre condizionato negativamente tutte le trattative fin qui avutesi e soprattutto leso i rapporti con le organizzazioni sindacali e le massime istituzioni nazionali e locali. Solo pochi mesi fa – insiste il Segretario Generale della Uilcom – abbiamo raggiunto un’intesa per scongiurare oltre 3000 licenziamenti di cui almeno 400 su Napoli. Da allora, l’azienda non ha assunto nessuna iniziativa degna di cronaca. Anzi, senza alcun preavviso, la stessa ha inviato centinaia di lettere di trasferimento a lavoratrici e lavoratori di Palermo”.

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“Ma questo è stato solo il preludio di quello che ci hanno annunciato oggi, l’apertura delle procedure di licenziamento collettivo per i 2500 lavoratori di Roma e Napoli. Questo significherebbe la chiusura della sede di Napoli presso la quale sono impegnati circa 800 lavoratori. Non staremo fermi e attiveremo tutte le iniziative necessarie per difendere l’occupazione e il diritto al lavoro delle centinaia di famiglie napoletane. Da subito va coinvolto il Ministero dello Sviluppo Economico e tutte le istituzioni comunali e regionali in quanto l’azienda nella sua procedura parla di possibile riduzione degli esuberi in presenza di iniziative utili a ridurre il peso economico-finanziario”, conclude la nota del Segretario Generale Uilcom

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Redazione

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