Riapertura delle scuole: nasce il coordinamento casertano

A seguito di continui rinvii sulla riapertura delle scuole si moltiplica la mobilitazione per il rientro in classe. Anche in Terra di lavoro si avviano nuove iniziative e nasce il gruppo operativo “Scuole aperte Terra di Lavoro”, per rivendicare il diritto degli studenti alla didattica in presenza con la riapertura degli istituti scolastici.

A promuovere l’importante iniziativa, che ha raccolto già molte adesioni, sono stati docenti e genitori, che denunciano gli enormi danni provocati dalla Dad tra gli studenti, sia in termini di apprendimento che relazionali e affettivi.

“La scelta di costituire un coordinamento provinciale – fanno sapere gli aderenti de ‘Scuole aperte in terra di lavoro’ ( Santa Maria Capua Vetere:
Claudia de Biase, Giovanna Battipaglia, Pasquale Novelli, Fortunata Di Palma, Francesco Razza, Valentina Romito, Giovanna Tecchia, Laura Baldi
Andrea Volpe, Rosanna Delle Femmine, Concetta Di Gennaro, Francesca Di Cerbo, Elisabetta Monaco, Alessandra Savarese, Maddalena Cavallo, Pasquale Grimaldi, Tommaso di Salvia, Vardaro Mariarosaria, Angela Papa
Valentina Farina, Sara Milone, Antonio Tringali, Angela Vecchione, Stefania Funaro, Silvana Ferriero, Caterina Meccariello, Filomena Corsale, Maria Luisa Chirico, Antonella Pellegrino, Marianna De Monaco, Fabiana De Monaco, Giuseppina Vernotti, Chiara Moccia, Santillo Nicolina, Gabriella Rendina, Dolores Nespoli, Fernanda Manzoni, Sabina Iozzino, Giovanna Maiorano, Giuseppe Casillo, Fraenza Josy, Daniele Maisto, Tania Di Monaco; Caserta: Daniela Borrelli, Angela Mataluna, Luca Palermo; San Prisco: Luisa Carrillo; Sparanise: Maria Grazia Felisio, Grazia Manno; San Tammaro: Francesco Cipolla, Anna De Chiaro, Nancy Munno, Giovanna Santoro; Casapulla: Monica Di Lorenzo; Casagiove: Marianna Mannella, Maria Romanucci; San Nicola La Strada: Margherita Niutta, Consuelo D’Andrea; Capua: Assunta Ventriglia, Rodolfo Cangiano; Marcianise: Antonietta Grimaldi, Maria Grazia Fuccia; Aversa: Filomena Gordon, Luigi Corrente, Daniela Della Corte, Letizia Guarino) – si è resa necessaria dopo l’ennesima ordinanza a firma di De Luca che dispone, ancora una volta, la sospensione delle attività didattiche in presenza a partire dalla classe quarta della scuola primaria, nonostante la Regione sia ormai in zona gialla e il DPCM preveda a partire da lunedì 18 il ritorno graduale in presenza al 50% fino al 75% degli studenti delle scuole superiori nelle zone gialle e arancioni. Nella stessa ordinanza si dispone anche la chiusura delle mense scolastiche, che crea ulteriore disagio, né si tiene conto delle differenze tra grandi e piccoli comuni. La scelta – sottolineano gli esponenti del Gruppo-, oltre a produrre gravi danni sulla formazione dei bambini e degli adolescenti, determina una disparità di trattamento sia rispetto alle scuole di altre regioni italiane ed europee, sia rispetto alle aperture delle attività economiche. A ciò si aggiungano i pesanti risvolti sociali di queste decisioni, che aumentano il divario tra gli studenti, penalizzando quelli appartenenti alle fasce più deboli e favorendo la dispersione scolastica. Anche i giudici amministrativi si stanno pronunciando contro le ordinanze restrittive dei presidenti delle ragioni (vedi TAR Lombardia, TAR Puglia, TAR Friuli Venezia Giulia). Il “gruppo di coordinamento scuole aperte” chiede a gran voce che la politica regionale e locale acceleri il rientro a scuola, mettendo in campo tutti gli strumenti possibili per aumentare la sicurezza nelle stesse: screening settimanale della comunità scolastica, precedenza al personale, docente e amministrativo, nella somministrazione del vaccino, trasporti dedicati (soprattutto per gli studenti delle superiori). È intenzione del gruppo presentare ricorso al Tar Campania per chiedere l’annullamento dell’ordinanza De Luca”.

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Redazione

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