Aversa. Mof, l’assessore De Michele replica all’Assodiritti

“Preliminarmente non si comprende quando si imputa al Comune di Aversa di aver chiesto il rinvio della causa al fine di non aprire il mercato ortofrutticolo. Sul punto si precisa che la pagina esibita e tanto enfatizzata riguarda l’ordinanza della Magistratura che, dopo aver rigettato l’ennesima istanza cautelare di sospensione delle ordinanze di pagamento emesse del Comune, rinvia il giudizio, sottostando alle regole processuali, per la c.d. trattazione del merito. Devo precisare che il foglio esibito, si riferisce ad un processo la cui prima udienza, tenutasi proprio per la trattazione della richiesta di sospensiva dell’ordinanza di pagamento emessa dal Comune, si è svolta il 03 novembre 2020 ed ha visto il Comune vittorioso, atteso che la Magistratura ha rigettato la richiesta di sospensiva della citata ordinanza di pagamento. Sicchè allo stato, contrariamente a quanto dichiarato, la Magistratura ha, finora, avallato il comportamento del Comune di Aversa, avendo rigettato tutte le istanze di sospensione di pagamento inoltrate dagli operatori del mercato”. L’assessore al contenzioso del comune di Aversa Mario De Michele fa una serie di precisazioni, supportate da atti e documenti, nel replicare alle notizie diffuse negli ultimi giorni dalla Assodiritti attraverso il suo responsabile Carlo Di Dato.

“Voglio precisare che tutti i processi, in cui è stata chiesta dagli operatori del mercato la sospensione dell’ordinanza di pagamento, si sono celebrati e tutti hanno visto il Comune vittorioso. Devo altresì chiarire che il Comune di Aversa, in tutti i giudizi di opposizione alle ordinanze di pagamento, non ha mai chiesto alcun rinvio dilatorio, attenendosi rigorosamente alle regole che regolano il processo civile. Tali affermazioni possono essere documentalmente provate in ogni momento ed in ogni sede. Al riguardo lo stesso signore che ha parlato in nome e per conto degli operatori del mercato potrà avere, documenti alla mano, tutte le dovute spiegazioni. Preciso, infine, che la circostanza che la Magistratura abbia, allo stato, rigettate tutte le richieste di sospensione delle ordinanze di pagamento, dimostra la correttezza, fiscale e contabile, dell’operato dell’Amministrazione Comunale. Non si comprende, alla luce di quanto detto, il vile attacco portato alle istituzioni, agli organi di governo del territorio che operano sempre per garantire la legalità e il corretto agire della cosa pubblica. Non posso non sottacere come siano state artatamente travisate le mie dichiarazioni riportate in un verbale di commissione consiliare ove, al contrario, il sottoscritto ha dichiarato che, ovviamente, le somme richieste dal Comune non si sarebbero potute recuperare ma solo nel caso di mancanza di lettere interruttive della prescrizione”.

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