Casaluce. Firma dal notaio, sfiduciato il sindaco Tatone

Cinque consiglieri di maggioranza e di minoranza mandano a casa il sindaco Tatone.

Con una firma apposta dinanzi ad un notaio, 5 consiglieri di maggioranza Antonio Di Martino, Nicola Marino, Stefano Sembiante, Ania Esposito e Armando Marino (che nelle settimane scorse avevano formato un gruppo di indipendenza) e 5 di minoranza Antonio Cutillo, Antonio Comella e Arturo Spina (UpC); Pasquale Bruno e Giovanni D’Ambrosio hanno posto fine al governo cittadino di Tatone in piena emergenza covid.

Nei prossimi giorni, il Prefetto di Caserta provvederà a nominare il Commissario Prefettizio che guiderà l’Ente Comunale, salvo complicazioni, a nuove elezioni.

“E’ di incapacità politica e amministrativa il quintetto delle meraviglie, capintesta Nazzaro Pagano, seguito dai servi più fedeli, quali Antonio Tatone, Maddalena Zaccariello, Pasquale Felaco e Carmela Incertopadre hanno dato piena ed ampia dimostrazione in anni, anni e anni di inerzia e disastri nella gestione di un Comune, che è ridotto in coda a ogni classifica nazionale e internazionale, sotto i più diversi punti di vista. Casaluce, ridotta a un feudo della peggior specie di politica che possa essere fatta in un territorio democratico del terzo millennio, ovvero quella gestita, comandata, da Nazzaro Pagano, in 11 anni e mezzo, è stata ridotta ad una larva in termini di civiltà, slanci culturali, spazi aggregativi, servizi per i cittadini e tanto, tanto altro ancora – dicono i tre consiglieri Antonio Cutillo, Antonio Comella ed Arturo Spina -. Noi di UpC abbiamo denunciato, in un anno e mezzo di sindacatura, targata Antonio Tatone – Nazzaro Pagano, ogni forma possibile e immaginabile di violazione delle regole più elementari in materia di trasparenza amministrativa, di violazione dei diritti dei cittadini di fruire di un ambiente “sano” sotto ogni punto di vista, di godere di servizi essenziali al pari di ogni altro cittadino di un normale comune italiano. I Casalucesi hanno per anni e anni atteso, invano: una pubblica illuminazione decente; un campo sportivo; un piano di recupero del centro storico; un rilancio dell’agricoltura; il completamento del cimitero; l’adeguamento delle strutture scolastiche e, ancora, l’annullamento della delibera sul forno crematorio e l’approvazione di un P.U.C.  E, invece, hanno ricevuto solo bugie su bugie; chiacchiere su chiacchiere; promesse su promesse; bugie su bugie basate su campagne elettorali improntate al suon di “medicine” da propinare a chi “avrebbe osato” ribellarsi e  “accordi politici” del peggior periodo della Prima Repubblica! Oggi, Casaluce ha avuto il coraggio di voltare pagina! Casaluce merita di rinascere”.

“Dopo aver attentamente riflettuto, abbiamo deciso, per il bene del nostro paese, ci siamo pienamente ritrovati nelle idee dei cinque componenti della maggioranza che hanno fondato Casaluce Città. Sono stati loro a proporci questa forte iniziativa di cambiamento. Vi assicuro che non è stata una scelta facile, soprattutto in relazione al periodo di grande difficoltà che tutti stiamo vivendo a causa dell’emergenza sanitaria da COVID-19. Il nostro è un gesto di grande responsabilità civica. Dall’insediamento ad oggi, non è stata fatta alcuna cosa per il bene della comunità – così il consigliere di minoranza Pasquale Bruno -. Con la sfiducia formalizzata in data odierna, proviamo ad alleviare le sofferenze che il popolo di Casaluce è stato costretto a subire. Vogliamo restituire al nostro paese la sua dignità, quel motivo di vanto che ha contraddistinto la nostra storia e che deve essere alla base delle future generazioni. Il Tatone sindaco non è stato in grado di prendere alcuna decisione di sua iniziativa. Ha sempre tenuto alle sue spalle abili burattinai, figli della vecchia scuola, magari anche dirigenti della stessa. Ma il popolo di Casaluce questo lo ha capito sin dai giorni successivi alla non sconfitta. A metterci lo zampino sono state sempre altre persone e ciò ha contribuito a distruggere il gruppo tanto decantato come solida continuità amministrativa. Casaluce è libera, libera dagli intrecci burocratici, da personaggi motivati dal solo interesse personale. Siamo liberi dagli affaristi, dai compromessi elettorali, dall’omertà ambiguamente creata per detenere il controllo. Il gruppo che deriva da questa rottura, è un gruppo consapevole, con grandi prospettive di coesione e mosso dalla volontà di far rinascere questa comunità donandole – conclude -, di nuovo e in modo duratura, vivibilità e vera democrazia”.

“Come sapete, stamattina ho firmato, assieme ad altri 9 consiglieri, le mie dimissioni dal Consiglio Comunale di Casaluce. Mi dispiace non aver avuto la possibilità di condividere la decisione con le persone che hanno iniziato con me questo cammino un anno e mezzo fa, avrei preferito che questa esperienza terminasse in consiglio comunale ma gli eventi richiedevano una decisone immediata ed ho ritenuto di dover scegliere con coscienza e responsabilità nell’intento di rappresentare il sentimento comune di quanti mi hanno eletto – lo dichiara il consigliere comunale di minoranza Giovanni D’Ambrosio -. L’ho fatto coerentemente con gli impegni assunti in campagna elettorale, nel rispetto dei rapporti di stima e di fiducia instaurati con il mio elettorato e con chi mi ha sostenuto in questo percorso. Queste persone saranno certamente protagoniste del percorso che da qui in avanti ci attende. Da domani le scelte saranno nostre e non solo mie. In questi mesi, attraverso il dialogo, ho provato a creare un clima sereno anche in consiglio comunale, sperando che l’amministrazione Tatone avesse una marcia di totale discontinuità rispetto a quella di Pagano. Avrei preferito poter dare il mio contributo, seppur dall’opposizione, alla rinascita di Casaluce. Peccato però che la necessaria discontinuità rispetto alla gestione Pagano non ci sia stata stata! Non potevo che trarne le conseguenze. Il mio auspicio è che da questo momento in poi le persone che intendono contribuire al riscatto del nostro territorio inizino a dialogare sul serio, ponendo così fine alle guerre personali e di interessi di parte. Il futuro di Casaluce appartiene a chi è capace di sognare e pensare in grande. A chi è capace di aggregare, coinvolgere e ascoltare. Ma soprattutto a chi vive solo ed esclusivamente di amore e passione per la propria terra. Mettiamoci al lavoro!”.

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