Turismo a Roma, regole della futura riapertura e attività all’aperto consentite

Quante persone in Italia e nel mondo desiderano vedere Roma per la prima volta o per una volta in più. Quante magari avevano già organizzato un soggiorno tra autunno e inverno, scampando così alla gran calura estiva della città eterna. Purtroppo, come noto da tempo, i sogni di dolce vita sono stati spenti dalla seconda ondata dei contagi da Covid-19, e così oggi le vie del centro si presentano belle come sempre, ma prive del eccitato calpestio di turisti estasiati.

La salute prima di tutto, si suol dire, ed è così che il momento impone di ragionare e agire. Per tanto chi fosse capitato su questo articolo con l’intento di capire quando e come sarà possibile tornare a visitare la stupenda capitale merita una prima risposta immediata. Secondo il DPCM emanato dal governo italiano il 3 novembre i servizi di apertura al pubblico di mostre, musei, biblioteche, aree archeologiche e complessi monumentali, parchi tematici e di divertimento sono sospesi fino al 3 dicembre. Qui l’avviso ufficiale sul sito dell’ente turistico della città.

A questo aggiungiamo che la data del 3 dicembre potrà comunque essere rivista e, molto probabilmente, spostata più avanti. Quindi il primo consiglio per chi ha intenzione di organizzare una vacanza romana è quello di consultare il sito turismoroma.it e attendere che giunga una nuova comunicazione in tal senso. Per chi invece aveva già acquistato una Roma Pass, la card turistico-culturale della città, si potrà richiedere assistenza scrivendo a info@romapass.it.

Quando si potrà tornare a visitare la città

Ovviamente non si possono fornire date certe rispetto a quando si potrà tornare a fare turismo a Roma. L’elemento però al quale ci si può ancora appellare è come si è svolta la prima riapertura, ovvero quella avvenuta a inizio giugno 2020. Sottolineando ancora una volta come non si possa assolutamente anticipare quelli che saranno i futuri provvedimenti, andiamo a vedere qual è stata la modalità di convivenza col virus che è stata adottata nei mesi più blandi del contagio. Immaginando  che questa farà scuola per la prossima riapertura dei servizi turistici e in generale delle altre attività.

Frontiere

La prima questione di cui interessarsi per l’organizzazione di un viaggio è la riapertura delle frontiere da un paese all’altro. Secondo le attuali restrizioni infatti è possibile spostarsi soltanto per ragioni lavorative o comunque di comprovata importanza. C’è da aspettarsi che frenata la curva del contagio, riportato l’indice rt al di sotto dello 0,5 e quindi tornati alla possibilità di un tracciamento efficace, le frontiere saranno di nuovo riaperte.

Ovviamente sarà comunque imprescindibile sottoporsi al tampone prima della partenza, per questo innanzitutto consigliamo di valutare i protocolli in vigore nel proprio paese di provenienza, poi di tenere sempre sotto controllo i siti degli aeroporti romani, ovvero http://www.adr.it/fiumicino e https://www.adr.it/ciampino.

Trasporti

Durante la riapertura l’ingresso nei mezzi di trasporto pubblico è stato consentito solo a chi indossasse un dispositivo medico di protezione. L’utilizzo inoltre è stato, seppur spesso solo in teoria, contingentato nel tentativo di sfavorite eventuali assembramenti e, di contro, favorire il distanziamento sociale di almeno un metro. Aggiungiamo che nei mesi successivi alla riapertura di giugno quello del trasporto pubblico locale è stato un tema caldo e l’amministrazione si è spesa nel cercare di incrementare le flotte del trasporto su gomma e le corse del trasporto su rotaia. È pacifico sostenere che anche nella futura riapertura queste condizioni minime di sicurezza continueranno a essere poste in essere.

Visite a musei e luoghi d’arte

Nella riapertura di giugno le regole per visitare i musei e i luoghi d’arte romani sono stati i seguenti:

  • visite possibili solo previa prenotazione;
  • presentazione in loco solo poco prima dell’orario di visita;
  • code nel rispetto del distanziamento sociale;
  • misurazione della temperatura con divieto di accesso se superiore ai 37.5°;
  • presenza di igienizzante per le mani in ogni locale visitabile.

Certamente con la futura riapertura, che si auspica avvenga quanto prima, tutta la macchina turistica ripartirà con slancio non lasciando niente di intentato, ma sempre nel rispetto delle norme di cui sopra. Se dovessimo azzardare eventuali prospettive diverse rispetto a giugno 2020, potremmo immaginare che ci saranno delle ulteriori strette per quanto riguarda le visite nei luoghi chiusi. Infatti per quanto arieggiare le stanze sia una pratica salvifica in questo frangente, può non essere del tutto sufficiente, quindi alcune strutture potrebbe decidere di contingentare ancora di più il numero delle visite, oppure non riaprire a causa dei locali troppo piccoli. È impossibile definire una linea comune che comprenda tutti i luoghi d’arte romani, per questo consigliamo a chi proprio non volesse perdersi un’attrazione in particolare di informarsi prima sulla sua riapertura.

Visite all’aperto: possibile alternativa ai musei e ai luoghi chiusi

Nel frattempo, sono ancora operative per chi non è in quarantena e per chi non proviene da regioni arancioni o rosse le visite all’aperto con guide turistiche specializzate, che lavorano nel pieno rispetto delle normative di sicurezza. L’importante è evitare assembramenti, per cui è sempre opportuno non improvvisare gite di gruppo, ma affidarsi ad associazioni specializzate che garantiscano che la passeggiata avvenga nei limiti consentiti dalle disposizioni attuali.

In autunno, Roma è favolosa da esplorare a piedi. Luoghi d’arte, fontane, piazze e monumenti a cielo aperto non mancano di certo. Inoltre, complici le giornate invernali in cui le ore di luce si concludono attorno alle 17,00, è possibile effettuare visite o passeggiate nelle suggestive atmosfere serali senza incappare nel coprifuoco, previsto per le ore 22,00.

Visitare il centro storico di Roma dopo il tramonto ha un fascino tutto particolare: le fioche e calde luci dei vicoli si riverberano sulla superficie lucida dei sampietrini levigati dal tempo, le insegne brillano nel buio e il Tevere scorre placido accompagnato dal riflesso dei lampioni che si affacciano dai ponti antichi.

Le visite notturne – o per meglio dire serali – proposte a Roma dalle associazioni culturali prevedono molte passeggiate interessanti, che confermano la Città Eterna come vero e proprio museo a cielo aperto, ricco di attrazioni persino quando i musei e i locali sono inaccessibili.

Tra le passeggiate serali all’aperto più interessanti citiamo la passeggiata a Via dei Fori Imperiali, che consente di assaporare la bellezza della Roma antica passando a piedi lungo la strada pedonale che collega il Colosseo a Piazza Venezia. Dal marciapiedi, anche senza poter accedere all’area archeologica vera e propria (attualmente chiusa al pubblico), è possibile ammirare ciò che resta del foro di Traiano, di Augusto, di Nerva e degli altri grandi imperatori dell’Urbe. La passeggiata serale ai Fori Imperiali non può che concludersi (o iniziare, a seconda dei casi) al Colosseo, il simbolo stesso dell’antica Roma. Anche il Colosseo resterà chiuso fino al 3 dicembre, tuttavia lo si può ammirare dall’esterno in tutta la sua imponenza. Sia il Colosseo che i Fori imperiali sono ben illuminati e rappresentano un vero spettacolo da ammirare dopo il tramonto.

Un’alternativa è quella di visitare l’isola Tiberina e il Ghetto ebraico, dove normalmente vi imbattereste in una ricca movida romana grazie ai molti locali e ristoranti presenti nel quartiere, in particolare nel dedalo di viuzze all’ombra della sinagoga. Al momento di movida non se ne parla, visto che i locali chiudono nel pomeriggio e che stazionare nei luoghi chiusi non è consentito, tuttavia passeggiare per queste strade senza tempo accompagnati dai racconti sapienti di una guida turistica specializzata è un’esperienza assolutamente da provare, con o senza locali.

La cosa realmente importante è affidarsi a guide che garantiscano che la distanza di sicurezza venga mantenuta, che non si attuino comportamenti poco prudenti e che la passeggiata si svolga senza rischi per la salute di nessuno, in maniera coscienziosa e responsabile.

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Redazione

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