(VIDEO) Aversa. Clima, i ragazzi di Fridays For Future si ‘incatenano’ sotto al Comune

Un anno circa è passato da quando alcuni ragazzi si sono riuniti per la prima volta alla libreria ‘’il Dono’’ col desiderio e l’ardire comune di confrontarsi, ponendo l’accento sulle proteste di Fridays for Future, curioso movimento nato praticamente dal nulla: un appello forte e chiaro, quello di Greta, una bambina svedese che ha avuto la forza di alzare la voce contro un sistema economico e politico neoliberista che per decenni ha deturpato la nostra Terra con il solo intento di fare profitto e monetizzare, causando disastri e problemi ambientali quasi irreversibili in nome del capitalismo. Il movimento è subito cresciuto e si è radicato in tutto il globo, divenendo la più attiva e concreta realtà politica giovanile.

Quegli stessi ragazzi, incuriositi da questo nuovo fenomeno, hanno deciso di dare vita al gruppo locale di Fridays for Future – Aversa e di adattare le proteste internazionali al luogo in cui vivono, l’Agro Aversano: un esteso territorio conosciuto un tempo col nome di Campania Felix e adesso, invece, come ‘’Terra dei Fuochi’’. Un territorio difficile, ricco di problemi e contraddizioni come disoccupazione, malasanità, assenza istituzionale e disinformazione. Un territorio abusato e violentato da politiche scellerate e prepotenti da un lato, dalla malavita e dalla camorra dall’altro.

Fridays for Future – Aversa è nato dunque con lo scopo di criticare il sistema fallimentare in cui siamo inseriti, facendo sì che le nostre proteste ricevano l’importanza che meritano, e per progettare ex nihilo un modus vivendi che sia sostenibile, rispettoso nei confronti della Terra e degli esseri viventi che la popolano.

Tali proteste hanno preso vita per ben due volte con risultati sorprendenti: il 27 settembre e il 29 novembre 2019 il gruppo locale di FFF – Aversa ha portato in Piazza Municipio migliaia e migliaia di persone (studenti, docenti e non solo…) con l’intento di puntare alle istituzioni, in primis il nuovo sindaco di Aversa Alfonso Golia e la sua amministrazione. Tali soggetti politici in campagna elettorale si sono sempre definiti come rispettosi nei confronti del territorio e della vita dei cittadini. Tra le idee del loro programma elettorale figurano: consumo suolo zero (con riduzione del suolo impermeabile e aumento di quello permeabile), rivalorizzazione delle aree verdi, riduzione dell’inquinamento atmosferico, riduzione del traffico veicolare, potenziamento dei mezzi pubblici e della mobilità ciclistica e pedonale.

All’attenzione del sindaco, sceso in piazza il 27 settembre, abbiamo portato la Dichiarazione di Emergenza Climatica (DEC), un documento programmatico già adottato da diverse istituzioni, città e nazioni che prevede proprio gli impegni ‘’green’’ che l’amministrazione si è posta in campagna elettorale. Il sindaco Golia si è preso poi l’impegno di firmare e far approvare il documento, affiancandolo al provvedimento ‘’Plastic Free’, di cui l’amministrazione è stata sin da subito orgogliosa promotrice (ma mai garante).

Durante il successivo sciopero globale, quello del 29 novembre, noi eravamo di nuovo in piazza e ancora numerosissimi. Il Sindaco no, almeno non fisicamente. Un giovane consigliere comunale dichiaratosi ambientalista portò a noi ragazzi la DEC firmata dallo stesso proponendosi di portare tale documento all’attenzione del consiglio comunale.

Dopo questi due impegni presi dall’amministrazione in piazza, la DEC è stata firmata, ma non ancora approvata dal consiglio comunale. Da quel 29 novembre scorso abbiamo intrattenuto più o meno costantemente un rapporto politico attivo con la maggioranza. Quest’ultima, però, si è dimostrata fallimentare, poco attenta e per nulla seria nei confronti di Fridays (e di altre associazioni).

Per onestà intellettuale è necessario elencare tutte le mancanze e le promesse non mantenute dall’amministrazione Golia in questo primo anno circa:

– abbiamo avuto numerosi incontri per la costituzione di un Laboratorio di comunità che coinvolgesse non solo altre associazioni del settore, ma anche e soprattutto il Comune. Questo laboratorio avrebbe avuto il compito di dotare Aversa di un vero e proprio organo progettuale e organizzativo, ma soprattutto che aiutasse e liberasse l’amministrazione da numerosi impegni, compiti e addirittura spese. Esso, inoltre, avrebbe rappresentato la cittadinanza tutta e le proprie istanze spesso poco presenti all’interno delle istituzioni comunali. Le prospettive erano ampie, ma l’amministrazione ha continuamente mostrato poca partecipazione, annullando spesso incontri e riunioni pochi giorni prima da questi;

– abbiamo denunciato la messa in atto delle scellerate capitozzature (Lecci a Via Diaz, 20 Aprile 2020; Eucalipti al Parco Pozzi, 21 Aprile 2020; Ailanto a Viale Europa e Arbusto a piazza Bernini; Tigli a Piazza Santulli, 4 Giugno 2020; Alberi interni al Parco Pozzi, 5 Giugno 2020; Pioppi presso la scuola D. Cimarosa, 13 settembre 2020; Alberi a via Filippo Saporito negli ultimi giorni) e mostrato l’incompetenza e la mancanza di un ufficio tecnico serio e concreto che si occupasse in maniera informata e scientifica del verde pubblico (il Comune, infatti, non dispone di un agronomo). L’amministrazione ha pubblicato un controcomunicato pochi giorni dopo la nostra prima denuncia, ricco di inesattezze tecniche, scientifiche e metodologiche. Tale controcomunicato è stato diffuso in maniera informale, passando prima dalle pagine social degli amministratori per poi venire pubblicato presso alcune testate giornalistiche locali. Noi, d’altro canto, abbiamo agito per vie ufficiali, inviando al Comune di Aversa (e all’assessora all’ambiente) una PEC, di cui abbiamo la ricevuta di ritorno, in data 16/05/2020;

– a seguito della denuncia alle capitozzature, ci è stato chiesto un incontro (tra i commenti di un nostro post sui social…) da parte del responsabile dell’ufficio tecnico del verde urbano. Questo incontro ha visto tale responsabile mostrarsi apparentemente disponibile, propositivo e attento alle istanze da noi portate. Successivamente, però, lo stesso (abbiamo certezza di ciò) ci ha criticato, rivolgendosi a terzi, definendo noi ragazzi inesperti e approssimando il nostro impegno politico e le nostre capacità;

– ci è stato promesso informalmente a suo tempo l’affidamento di uno dei casotti (inutilizzati) all’interno del Parco Pozzi per la nascita di una biblioteca sociale e green, che sarebbe dovuta divenire sede di Fridays. Chissà, forse avevano stima e apprezzavano le nostre azioni. Alcuni dei nostri compagni si sono poi mossi per mettere su un vero e proprio progetto di ciò. Dopo mesi, però, l’assessora all’ambiente ci ha comunicato che il casotto verrà affidato a privati per l’introduzione di un servizio bouvette. Biologico, però;

– abbiamo portato all’attenzione degli amministratori, nel mese di luglio, il progetto di un Bike Strike, un giro in bici per le strade della città di Aversa per sostenere con famiglie e cittadini l’importanza della mobilità sostenibile. I nostri hanno buttato giù un percorso fattibile e un’organizzazione a costo 0, contattando associazioni e realtà ciclistiche nazionali e internazionali, prendendo impegni e invitando ufficialmente quest’ultime. Dopo alcuni incontri, però, il Comune ha continuamente rinviato l’evento, facendolo finire inevitabilmente nel dimenticatoio.

Tutte queste inadempienze mostrano la fallimentare applicazione da parte dell’amministrazione comunale del proprio programma elettorale. Alfonso Golia sembrava essere la svolta reale per questa città da decenni amministrata da politiche clientelari, corrotte e per nulla interessate al bene e al futuro di Aversa e dei cittadini. Sembrava essere quel vento di cambiamento, quel viso pulito e sorridente a cui più della metà degli aversani (e non solo) ha dato fiducia. E quel volto era il simbolo di un progetto politico serio, basato su punti programmatici innovativi, realizzabili e sostenibili. E in tutto ciò noi #ciabbiamocreduto. Ma, a quanto pare, in politica non serve solo avere la faccia pulita ed essere ‘’brave persone’’.

Queste speranze sono state, nel corso di questo anno e mezzo, man mano deluse e tradite. Nei numerosi incontri sopra elencati siamo stati, per quanto possibile, comprensivi e aperti a ogni forma di proposta nonostante queste fossero presentate senza una progettualità concreta di fondo.

L’amministrazione, però, si è mostrata come spaccata e divisa al proprio interno, senza coesione e condivisione non solo di idee e progetti, ma di passione e ideale comune. I singoli assessori o consiglieri si sono mossi sempre in maniera isolata e spontanea, mostrando spesso incomunicabilità con i propri compagni di maggioranza. Alcuni hanno addirittura messo in evidenza la propria mancanza di rigore istituzionale, rivolgendosi ai singoli e alle associazioni in maniera irrispettosa, non ufficiale, dilettantistica e, secondo noi, poco formale.

Stamattina siamo stati in piazza per manifestare certo per i cambiamenti climatici e per tematiche di impellenza internazionale, ma anche e soprattutto per mettere in evidenza i problemi e le brutture del territorio dell’Agro Aversano.

Chiediamo dunque che venga fatto un nuovo tentativo di dialogo con l’amministrazione, stavolta serio, limpido e istituzionalmente valido. Non siamo qui per criticare per mancanza di simpatia i nostri amministratori, bensì per cercare di smuovere una situazione oramai stagnante e negativa per il futuro della nostra città. Apprezziamo i loro numerosi sforzi per intraprendere un dialogo con noi, ma critichiamo il loro modus operandi non solo dal punto di vista ‘’comunicativo’’, ma anche dal punto di vista politico, amministrativo e pratico.

Diffondiamo questo comunicato con la consapevolezza che entrambi lavoriamo e agiamo per il bene della comunità, ma alziamo la voce per mostrare che i nostri politici hanno perso la via e i propositi annunciati a tutti nel maggio 2019 in piena campagna elettorale. Progetti come il nuovo ‘’Biciplan’’ ci fanno ben sperare per il futuro, ma non ci fanno dimenticare le inadempienze e le promesse non mantenute fino a ora.

Il tempo scorre inesorabile e sta per scadere anche (e soprattutto) per Aversa.

L’assemblea di Fridays for Future – Aversa

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Redazione

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