Usa. Covid, Giallo sulla salute di Trump: ecco cosa prevede il protocollo di emergenza

Il bollettino medico di Donald Trump dopo la prima notte all’ospedale militare Walter Reed per il covid-19 è apparentemente rassicurante ma ha suscitato più di un dubbio con una fonte a conoscenza delle condizioni di salute del commander in chief che ha dipinto un quadro più allarmante.

(EPA/Rod Lamkey)

“Il presidente sta molto bene”, ha garantito in una conferenza stampa il medico della Casa Bianca Seam Conley (in foto a sx), circondato da uno staff di dieci dottori del Reed, tutti con la mascherina e il camice bianco. “In questo momento io e il team siamo estremamente contenti dei suoi progressi”, ha proseguito, riferendo che Trump “e’ senza febbre da 24 ore” e che “le funzioni cardiache, dei reni e del fegato sono normali”.

I medici però hanno spiegato di non essere in grado di prevedere i tempi delle dimissioni dall’ospedale, alimentando l’incertezza che grava sul Paese, sulle elezioni e sui mercati.

L’interrogativo è legato al fatto che il medico ha dribblato la domanda se Trump abbia avuto bisogno dell’ossigeno prima di oggi. Un’ipotesi rilanciata dalla Cnn secondo cui venerdì si è reso necessario il supporto respiratorio. Dubbi che rafforzano le polemiche sulla carenza di trasparenza della Casa Bianca sulle condizioni di salute del presidente, che al momento è trattato con il remdesivir e con un’altra terapia sperimentale: un cocktail di anticorpi policlonali sintetici.

Ronald Reagan e George H.W. Bush

Trump è il primo presidente ad essere ricoverato dopo Ronald Reagan, rimasto ferito in un attentato 39 anni fa. In quell’occasione pero’ i poteri passarono al suo vice George H.W. Bush.

Il presidente, 74 anni, “è in grado di continuare a portare avanti i suoi compiti senza alcuna interruzione”, ha subito fatto sapere il suo medico personale. “E’ al lavoro e resterà al lavoro”, ha assicurato il capo dello staff della Casa Bianca Mark Meadows. I suoi sintomi sono leggeri – il messaggio fatto filtrare fin dall’inizio dall’entourage del presidente – e lasciano sperare in una rapida ripresa. All’interno dell’ospedale militare sono stati predisposti uffici presidenziali per metterlo in condizione di lavorare.

Nel frattempo il vicepresidente Pence, a sua volta immediatamente testato e risultato negativo, è stato messo in preallerta, nel caso in cui la situazione dovesse improvvisamente precipitare. E’ il secondo in linea di comando e l’unico per garantire una continuità di governo in caso di inabilità momentanea o permanente di Donald Trump. Tuttavia se ci fossero problemi anche per Pence, toccherebbe alla speaker della Camera dei Rappresentanti, la democratica Nancy Pelosi, guidare momentaneamente gli affari della Casa Bianca.

Lo stabilisce il 25esimo emendamento della Costituzione americana introdotto dal Congresso dopo l’assassinio di Kennedy: è utilizzato solo 3 volte da due presidenti Reagan e George W. Bush.

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Redazione

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