(VIDEO) Un’Estate da Re alla Reggia di Caserta, presentata la quinta edizione

È un omaggio alla cultura, alla musica e alla bellezza dei nostri monumenti la V straordinaria edizione di “UN’ESTATE da RE. La grande musica alla Reggia di Caserta”, che si terrà dal 30 luglio al 13 settembre nella spettacolare Aperia nel giardino inglese del palazzo reale vanvitelliano.

Un calendario di altissimo livello, che propone come di consueto artisti e orchestre tra le più importanti sulla scena internazionale e sei appuntamenti che, sebbene riservati a una platea ridotta dalle misure anticovid 19, saranno accessibili a tutti con le riprese di Rai Cultura. Media partner della manifestazione è RAI Radio3.

Finanziata dalla Regione Campania, con la direzione artistica affidata al Maestro Antonio Marzullo, “UN’ESTATE da RE” vede anche quest’anno un’intensa collaborazione tra il Teatro di San Carlo di Napoli e il Teatro Verdi di Salerno, con la partecipazione dell’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia

Organizzata e promossa dalla Scabec, società campana per la cultura e i beni culturali, la rassegna – nata da un progetto fortemente voluto dal Presidente Vincenzo De Luca nel 2016 per promuovere sia il monumento della Reggia che le nostre realtà musicali – è oggi un appuntamento fisso dell’estate della musica lirica e sinfonica in Italia.

La manifestazione è realizzata in collaborazione con la direzione della Reggia, il MIBACT e con il Comune di Caserta e quest’anno vede la partecipazione come sponsor e partner Rai Cultura, Rai Radio3, Trenitalia, Enel e Campania>Artecard.

Si inizia il 30 luglio con “Omaggio a Beethoven” di Sir Antonio Pappano che dirige l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, nella sua interpretazione della Sinfonia n. 5 in do minore op. 67 e della Sinfonia n. 8 in fa maggiore op. 93. Pappano, che vive tra Londra, Roma e la sua amata Benevento, città di origine della sua famiglia,  tra i numerosi riconoscimenti internazionali  lo scorso anno ha ricevuto il Premio Franco Abbiati dall’Associazione nazionale critici musicali come miglior direttore d’Orchestra per l’esecuzione di West Side Story, con cui il 12 ottobre 2018 l’Accademia ha inaugurato la Stagione 2018/19, e per l’Integrale delle Sinfonie di Bernstein eseguite a febbraio 2018 con Orchestra e Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. In occasione del concerto inaugurale, Enel, storico Socio Fondatore dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, sarà al fianco dell’Orchestra. Inoltre illuminerà la Reggia con i colori della bandiera italiana, un modo per valorizzare uno dei monumenti più belli al mondo e per rendere omaggio al nostro Paese e alla ripresa attraverso la cultura e la musica. 

Si continua il 3 agosto con un altro grande nome della direzione d’orchestra, il Maestro Daniel Oren che dirige la Filarmonica Salernitana Giuseppe Verdi in “Summertime”, una serata magica con le arie e le composizioni più famose di Puccini, Verdi, Bizet e due voci straordinarie: il tenore Vittorio Grigolo e il soprano Sonya Yoncheva. 

È la voce sensuale e mediterranea di Lina Sastri, regina della tradizione culturale partenopea, a sedurre il pubblico il 13 agosto con le melodie napoletane e il recital “Eduardo mio”, dedicato a Eduardo De Filippo. Storie, canzoni, brani teatrali accompagnati dall’Orchestra Filarmonica Salernitana con la direzione del Maestro Antonio Sinagra.

Grande attesa per l’evento clou di questa edizione, il “Gala di Plácido Domingo” che si terrà nella piazza Carlo di Borbone, con la facciata della Reggia a fare da sfondo: il 22 agosto torna in Italia dopo anni uno dei più amati e celebri cantanti d’opera con arie e duetti da Opera e Zarzuela di Verdi, Giordano, Giménez, Moreno-Torroba, Serrano, Sorozábal. Un concerto attesissimo per il tenore spagnolo a cui perfino Hollywood si è inchinata, regalandogli la famosa stella sul “Walk of fame”. Ad accompagnarlo nel concerto alla Reggia di Caserta sarà Jordi Bernàcer che dirigerà l’Orchestra Filarmonica Salernitana “Giuseppe Verdi” e il soprano Saioa Hernández

A settembre protagonista di “UN’ESTATE da RE” sarà il Massimo napoletano con due appuntamenti di grandissimo livello che chiudono questa edizione: il 12 settembre “Arie d’Opera” con il soprano Carmen Giannattasio, il tenore Saimir Pirgu e l’Orchestra del Teatro di San Carlo diretta da Maurizio Agostini; il 13 “Le quattro stagioni di Vivaldi” con il Balletto del Teatro di San Carlo, étoile Giuseppe Picone. 

“’Campania sicura’. Con rigore e orgoglio, ripartiamo. La Regione Campania ha voluto in questa estate 2020 investire con ancora maggiore convinzione nella valorizzazione e promozione del nostro immenso patrimonio culturale. La Reggia di Caserta è un monumento straordinario, unico al mondo. Lo abbiamo difeso e valorizzato in questi anni con una serie di iniziative di altissimo livello culturale, che ne hanno accresciuto l’immagine, insieme alla città di Caserta, a livello internazionale – ha sottolineato il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca -. Nelle difficoltà di quest’anno abbiamo deciso di puntare ancora di più sul turismo culturale, che è stato particolarmente colpito dalla pandemia. È un segnale forte che intendiamo dare perché è dalla cultura e dall’arte che può e deve continuare il nostro cammino di sviluppo e di ripresa su tutti i fronti. A dare il via a questa fase di rilancio culturale è stato già lo straordinario Concerto dell'Amicizia tra i Templi di Paestum diretto dal maestro Muti. E a seguire, dopo pochi giorni, ecco la quinta edizione di “UN’ESTATE da RE”, testimonianza di come la Campania non si sia mai fermata nella realizzazione di eventi di grandissima qualità, pensati per promuovere allo stesso tempo i luoghi e le arti. Abbiamo portato a Caserta anche quest'anno i nomi più importanti del mondo della musica classica e della lirica, uomini e donne che con la loro arte e con la loro influenza di artisti internazionali diventeranno anche gli straordinari testimonial della nostra Campania, questa terra divina e oggi ancor più sicura”.

 

“La musica è un elemento intrinseco agli incantevoli spazi del Parco Reale”


“La musica è una delle fonti di ispirazione, oggi come secoli fa, della Reggia di Caserta. La rassegna Un’Estate da Re incarna le suggestioni degli incantevoli spazi del Parco Reale del Complesso vanvitelliano”. Con queste parole il direttore generale della Reggia di Caserta, Tiziana Maffei, esprime il suo apprezzamento per l’iniziativa che anche quest’anno avrà luogo nell’Aperia del Giardino Inglese.

“La musica è un elemento intrinseco a questi luoghi, se pensiamo anche al ruolo dell’acqua in questa straordinaria architettura, imprescindibile dall’esperienza di visita e conoscenza – afferma Maffei – la condivisione degli obiettivi di promozione e valorizzazione del patrimonio storico, artistico e culturale con la Regione Campania, Scabec, il Comune di Caserta consente di ricreare un’atmosfera magica e sognante. La Reggia di Caserta è lieta di accogliere in uno dei suoi fragili tesori questa rassegna, occasione per una fruizione culturale e sensoriale del Museo verde. Un’occasione anche per il territorio con il quale l’Istituto museale ha un intenso dialogo finalizzato a favorire un circuito culturale e turistico che possa giovarsi del ruolo della Reggia di Caserta quale grande attrattore nazionale e internazionale”.

Per promuovere la permanenza sul territorio e invitare ad approfondire la conoscenza del patrimonio della Reggia di Caserta, che richiede ben più di un giorno, il pubblico di Un’Estate da Re potrà approfittare dell’abbonamento “REstart” che, al costo speciale di 17 euro, consente di visitare Appartamenti Reali, Parco Reale e Giardino Inglese fino al 31.12.2020.

“Ringrazio la Regione Campania e Scabec per la collaborazione nei progetti di recupero e manutenzione che stanno andando avanti anche in questi giorni e che ci aiutano a preservare i delicati equilibri dell’Aperia – conclude il direttore – questa sinergia ha il potenziale di moltiplicare gli effetti positivi delle azioni di ciascuno”.

 

REGGIA DI CASERTA

La Reggia di Caserta è un vasto complesso monumentale con un ricco patrimonio architettonico, artistico e naturale. Ne fanno parte il Palazzo Reale, il Parco Reale, il Giardino Inglese, l’Acquedotto Carolino e il Bosco di San Silvestro. Carlo di Borbone, re di Napoli, nel 1751 commissionò il progetto all’architetto Luigi Vanvitelli. Nell’audace visione di Carlo la Reggia doveva essere una nuova città della Corte, simbolo del grandioso e moderno Stato borbonico. La fertile piana di Caserta, non lontana da Napoli, fu individuata come il sito ideale per realizzare l’ambizioso programma di respiro europeo.

Il Palazzo Reale si sviluppa su cinque piani e 61.000 mq di superficie. All’interno del maestoso edificio si trovano 1.200 stanze tra cui la Cappella di Corte, la Biblioteca Palatina e un teatro modellato sul San Carlo di Napoli. Al piano terra, il lungo asse centrale – il noto cannocchiale visivo – collega attraverso un vestibolo ottagonale i quattro imponenti cortili.​ Al primo piano, o “Piano Nobile”, erano gli Appartamenti riservati alla famiglia reale. Il Palazzo ospita dal 1994 la Collezione Terrae Motus, ideata in ricordo del terremoto del 23 novembre 1980 dal gallerista napoletano Lucio Amelio, che coinvolse i maggiori artisti contemporanei, tra cui Joseph Beuys, Keith Haring e Andy Warhol. 

Il Parco Reale si estende per oltre 120 ettari. La sua realizzazione iniziò nel 1753, lo stesso anno della costruzione dell’Acquedotto Carolino, che dirige le acque dalle pendici del Monte Taburno per alimentare la Via d’Acqua, il lungo viale di vasche e fontane ispirate ai temi della mitologia classica. Il Parco comprende il Bosco Vecchio, il giardino rinascimentale dei Principi di Acquaviva che Luigi Vanvitelli preservò insieme ad alcuni edifici, come la Castelluccia. A monte del Parco, dal 1785, su richiesta della regina Maria Carolina, Carlo Vanvitelli, figlio di Luigi, e il botanico John Andrew Graefer realizzarono il Giardino Inglese con una vegetazione apparentemente spontanea in cui erano immersi finti ruderi, come il Criptoportico annesso al Bagno di Venere. L’eccezionale varietà di piante esotiche e le serre testimoniano l’interesse dei Borbone per la produzione botanica. Insieme al Real Belvedere di San Leucio, la Reggia di Caserta è dal 1997 Patrimonio mondiale dell’umanità UNESCO.


BIOGRAFIE

Plácido Domingo

Artista eclettico di fama mondiale con un repertorio di oltre 150 ruoli, più di 4.000 esibizioni, un centinaio di registrazioni e 12 Grammy Awards. Registra 50 video di opera ed interpreta film-opera con Rosi e Zeffirelli. Storica l’interpretazione in Tosca nei luoghi e nelle ore seguita da oltre un miliardo di persone. Celebri le esibizioni con I Tre Tenori. Riceve lauree honoris causa e riconoscimenti. Interpreta prime mondiali come Goya di Menotti e Il postino di Catán. Promuove giovani talenti e nel 1993 fonda il concorso di canto Operalia. Parallelamente è direttore d’orchestra con al suo attivo oltre 500 spettacoli d’opera diretti e concerti sinfonici. Da dieci anni interpreta grandi ruoli del repertorio baritonale soprattutto verdiano. Ha lavorato con i più grandi interpreti che con lui hanno scritto la storia dell’opera e prosegue la carriera incredibilmente longeva ed eclettica esibendosi nei principali palcoscenici del mondo con prestigiosi artisti e nuove generazioni di interpreti.

 

ANTONIO PAPPANO

Sir Antonio Pappano dal 2005 è Direttore Musicale dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, viene nominato “Direttore dell’anno” dalla Royal Philharmonic Society e vince il Premio Abbiati della Critica Musicale Italiana per l’esecuzione dei Requiem di Brahms, Britten e Verdi. Nel 2007 è stato nominato Accademico Effettivo di Santa Cecilia. Il 14 aprile 2019, l’Associazione Nazionale dei Critici Musicali ha assegnato il XXXVIII Premio “Franco Abbiati” come miglior direttore ad Antonio Pappano per l’esecuzione di West Side Story, con cui il 12 ottobre 2018 l’Accademia ha inaugurato la Stagione 2018/19, e per l’Integrale delle Sinfonie di Bernstein eseguite a febbraio 2018 con Orchestra e Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. L’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia è stata la prima in Italia a dedicarsi esclusivamente al repertorio sinfonico, promuovendo prime esecuzioni di importanti capolavori del Novecento. Dal 1908 a oggi l’Orchestra ha tenuto circa 15.000 concerti collaborando con i maggiori musicisti del secolo. Grazie a Sir Antonio Pappano, il prestigio dell’Orchestra ha avuto uno slancio straordinario, ottenendo importanti riconoscimenti internazionali.

 

DANIEL OREN

Daniel Oren studia pianoforte, violoncello, canto e contrappunto nel suo paese natale Israele e si perfeziona in Europa. Nel 1975 vince il prestigioso Concorso “Herbert von Karajan”, l’inizio della sua carriera internazionale. In Italia gli viene affidata la direzione stabile dell’Opera di Roma, del Teatro Verdi a Trieste dove poi viene nominato Direttore musicale, del San Carlo di Napoli e del Carlo Felice a Genova. Dirige nei maggiori teatri e festival italiani come il Teatro alla Scala e l’Arena di Verona, coltivando nel contempo stretti rapporti con i più autorevoli teatri europei e americani, tra i quali il Metropolitan di New York, il Covent Garden di Londra, lo Staatsoper di Vienna, l’Opera di Parigi, il Liceu di Barcellona, il Teatro Real di Madrid, il Colón di Buenos Aires, il Teatro dell’Opera di Tokyo, i teatri di Houston, Dallas e San Francisco. Prossimamente dirige a Verona, Bilbao, Liegi, Milano e Monaco. Daniel Oren è Direttore Artistico del Teatro Verdi di Salerno.

 

Jordi Bernàcer

Si diploma in Direzione d’Orchestra con il massimo dei voti presso il Conservatorio di Vienna sotto la guida di G. Mark e R. Schwarz. È stato assistente di Maestri come R. Chailly, A. Davis, V. Gergiev, N. Luisotti, Z. Mehta, G. Prêtre e, in particolare, di L. Maazel che nel 2007 lo nomina Associate Conductor al Castleton Festival. Nel 2015 diviene Resident Conductor presso la San Francisco Opera, ricoprendo l’incarico per tre stagioni. Dopo il suo debutto nel Palau de les Arts (Valencia) nel 2010 dirige regolarmente in alcuni prestigiosi teatri, tra cui il Teatro Real (Madrid), Deutsche Oper (Berlino), Semperoper (Dresda), Teatro San Carlo (Napoli), Opera di Roma, Arena di Verona, Los Angeles Opera, San Francisco Opera, Teatro Mariinski, Opéra Royal de Wallonie, Royal Opera House Muscat. Dal 2012 si è consolidato il sodalizio con Plácido Domingo, che dirige spesso in concerti e produzioni operistiche. Ha inciso per Warner Classics, RNE e RAI.

 

MAURIZIO AGOSTINI

Nato a Firenze, si diploma in pianoforte al Conservatorio Cherubini e si perfeziona in direzione all’Accademia Chigiana di Siena. Ha lavorato al Teatro dell’Opera di Roma, Ravenna Festival, Festival dei due Mondi di Spoleto, Macerata Opera Festival, Teatro La Fenice, Fondazione Arturo Toscanini, al fianco di importanti direttori d’orchestra come Bartoletti, Campanella, Conlon, Ferro, Gelmetti, Mehta, Muti, Oren, Pappano, Renzetti, Santi. Nel 1997 debutta come direttore d’orchestra ne La serva padrona di Pergolesi. Seguono Rigoletto con Leo Nucci al Teatro Metastasio di Prato, Il Barbiere di Siviglia, L’elisir d’amore, Madama Butterfly, Gianni Schicchi Il trovatore al Teatro Civico di Spezia. Dal 2001 ad oggi ha diretto l’Orchestra Toscanini di Parma, la Filarmonica del Friuli Venezia Giulia, l’Orchestra del Teatro di San Carlo. Nel 2011 è direttore musicale di palcoscenico presso il Salzburgerfestspiele nel Macbeth di Verdi (con Riccardo Muti alla guida dei Wiener Philharmoniker e la regia di Peter Stein). Dal 2008 è direttore musicale di palcoscenico presso il Teatro di San Carlo dove ha diretto La traviata, Tosca, I cantori di Brema, la prima assoluta di Viaggio in Italia e il balletto Peter Pan di Gaetano Panariello, Don Trastullo di Jommelli, La bohème, Cavalleria rusticanaIl Barbiere di SivigliaDon Checco di De Giosa, L’elisir d’amoreTurandot, la prima esecuzione assoluta dello Stabat Mater di Roberto De Simone, un concerto lirico-sinfonico in occasione della visita a Napoli del Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella, Pierino e il lupo (Peppe Barra voce narrante) La vedova allegra, Fedora, Der Zwerg, Il Tabarro. Nel settembre 2017 inaugura la stagione dell’Opera di Dubai dirigendo Le nozze di Figaro. È autore di Messa di Requiem in memoria di Giovanni Paolo II (2007, Berbèn edizioni musicali).

 

SONYA YONCHEVA

Sonya Yoncheva studia canto a Plovdid (Bulgaria), sua città natale e al Conservatorio di Ginevra. Tra i momenti di spicco nella carriera del soprano superstar figurano Tosca, Iolanta, Luisa Miller, La traviata, La bohème, Otello e Rigoletto al Metropolitan Opera, La bohème e Il pirata al Teatro alla Scala, Norma, La bohème, La traviata, Les contes d’Hoffmann, Faust e Carmen al Covent Garden di Londra, Don Carlos, La bohème, Iolanta, La traviata e Lucia di Lammermoor all’Opera di Parigi, Médée, Tosca, La bohème e La traviata alla Staatsoper di Berlino, Faust e Roméo et Juliette alla Staatsoper di Vienna e L’incoronazione di Poppea al Festival di Salisburgo. Impegni nel 2020/21 includono i debutti nelle vesti di Elsa (Lohengrin) alla Staatsoper di Berlino, Aida all’Arena di Verona, Leonora (Il trovatore) e Rusalka al MET, Manon Lescaut alla Bayerische Staatsoper e Stephana (Siberia) al Maggio Musicale Fiorentino; Tosca alla Staatsoper di Vienna e concerti a Baden-Baden, Parigi e Monaco.

 

VITTORIO GRIGOLO

Vittorio Grigolo, ormai affermatissimo tenore, a soli 13 anni incontra il mito Luciano Pavarotti che lo inserisce nella “Tosca” al Teatro dell’Opera di Roma. A 23 anni è il tenore più giovane del Teatro alla Scala di Milano. Da qui la sua carriera decolla e Grigolo calcherà i più grandi teatri dell’opera al mondo. Tra le sue performance più importanti si ricordano “Barbiere di Siviglia”, “Così fan tutte”, “La Traviata”, “Rigoletto”, “Romeo et Juliette”. Met, Royal Opera House, Il Teatro alla Scala di Milano sono solo alcuni dei palchi dove si è imposto negli ultimi anni, affermandosi come uno dei tenori più acclamati al mondo.

 

SAIOA Hernández

Saioa Hernández studia con Santiago Calderón, Vincenzo Scalera, Renata Scotto e Montserrat Caballé e attualmente si perfeziona con il tenore Francesco Pio Galasso. Si è distinta come nuova star dell’opera debuttando al Teatro alla Scala di Milano in occasione dell’inaugurazione della stagione 2018/19 come Odabella in Attila. Altri impegni di spicco includono Tosca nella produzione inaugurale della stagione 2019/20 del Teatro alla Scala, La Gioconda al Gran Teatre del Liceu, Maddalena in Andrea Chénier alla Royal Opera House di Londra, Abigaille in Nabucco alla Semperoper Dresda e al Festival Verdi di Parma, Tosca e Aida all’Arena di Verona, Tosca alla Deutsche Oper Berlin, Lady Macbeth in Macbeth a Macerata, Imogene ne Il pirata a La Coruna, Francesca da Rimini a Strasburgo, Leonora ne Il trovatore al San Carlo di Napoli. Tra i suoi impegni futuri citiamo Tosca al Teatro alla Scala, Vienna e Seattle, Nabucco a Dresda e Madrid, Turandot a Londra, I Lombardi alla prima crociata a Liegi.

 

CARMEN GIANNATTASIO

Nata ad Avellino e cresciuta a Solofra, ha completato gli studi di canto al Conservatorio Domenico Cimarosa di Avellino, laureandosi contemporaneamente in Lingue e Letterature straniere  presso l’Università degli Studi di Salerno. Il lancio internazionale nella carriera della Giannattasio avviene nel 2002, con la vittoria delprestigioso concorso Operalia. Da allora il soprano viene richiesto in tutti i più grandi teatri e festival italiani ed esteri: Teatro di San Carlo, Teatro alla Scala, RoyalOperaHouse, Metropolitan, La Monnaye, WienerStaatsoper, BayerischeStastsoper, Bolshoi,Teatro Real, Arena di Verona, Erodes Atticus sotto la guida dei piu’ grandi direttori d’ orchestra e registi.

 

LINA SASTRI

Attrice, cantante, autrice, regista, artista di palcoscenico. In teatro lavora con Eduardo De Filippo, Giuseppe Patroni Griffi, Armando Pugliese, Roberto De Simone, Francesco Rosi, Luis Pasqual e molti altri. Vince il Premio UBU e il Premio CURCIO. Passa dai classici al musical, al Teatro Moderno. Nel cinema lavora con Nanni Loy, Nanni Moretti, Gianfranco Mingozzi, Ricky Tognazzi, Damiano Damiani, Giuseppe Bertolucci, Pasquale Squitieri, Giuseppe Tornatore, Woody Allen, John Turturro, Fabrizio Bentivoglio, Pupi Avati, per citarne alcuni. Vince tre David di Donatello e due Nastri d’Argento, oltre a premi e onoreficenze sia in Italia che all’estero. È protagonista di varie fiction, tra cui La Bibbia, S.Rita da Cascia, Don Bosco, San Pietro, Nati ieri, Assunta Spina, Onore e rispetto (2015), oltre a vari film per la televisione. Comincia a cantare, per caso, la canzone “Assaje” di Pino Daniele, colonna sonora del suo film più importante, “Mi manda Picone”. Ha scelto di cantare la musica della sua terra, Napoli. Ha creato spettacoli musicali che raccontano il sud del mondo, e ha portato la musica sul palcoscenico tra parole, recitazione e danza, creando un genere teatral-musicale che ha portato con successo in tutto il mondo. Ha cantato con Caetano Veloso, D.D. Bridgewater, Ray Charles. È stata testimonial a New York come Ambasciatrice Italiana del teatro. Nel 2011 il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano le ha conferito l’onoreficenza di Commendatore della Repubblica. Nella Pasqua del 2013 è la voce recitante della Via Crucis alla presenza del Santo Padre Francesco, trasmessa in mondovisione.


ORCHESTRE E BALLETTO

 Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia

L’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia è stata la prima in Italia a dedicarsi esclusivamente al repertorio sinfonico, promuovendo prime esecuzioni di importanti capolavori del Novecento. Dal 1908 a oggi l’Orchestra ha tenuto circa 15.000 concerti collaborando con i maggiori musicisti del secolo. È stata diretta, tra gli altri, da Mahler, Debussy, Strauss, Stravinskij, Sibelius, Hindemith, Toscanini, Furtwängler, De Sabata e Karajan. I suoi direttori stabili sono stati Bernardino Molinari, Franco Ferrara, Fernando Previtali, Igor Markevitch, Thomas Schippers, Giuseppe Sinopoli, Daniele Gatti e Myung-Whun Chung. Dal 1983 al 1990 Leonard Bernstein ne è stato il Presidente Onorario. Dal 2005 Antonio Pappano è il Direttore Musicale. Grazie a Sir Antonio Pappano, l’Orchestra e il Coro sono stati ospiti dei maggiori festival (Proms di Londra, Festival delle Notti Bianche di San Pietroburgo, Festival di Lucerna, Festival di Salisburgo) e delle più prestigiose sale da concerto, tra cui la Carnegie Hall di New York, Philharmonie di Berlino, Musikverein di Vienna, Concertgebouw di Amsterdam, Royal Albert Hall di Londra, Salle Pleyel di Parigi, Scala di Milano, Suntory Hall di Tokyo, Semperoper di Dresda, Konzerthaus di Vienna. L’attività discografica è segnata dalla collaborazione con alcune delle più celebri etichette internazionali, che ha prodotto, tra le tante, le registrazioni di Madama Butterfly di Puccini (con Angela Gheorghiu, incisione premiata con un Brit Award), il Requiem di Verdi, gli Stabat Mater di Rossini e Pergolesi, con Anna Netrebko. Del 2015 la pubblicazione de l’Aida di Verdi che vanta un cast stellare (Anja Harteros, Jonas Kaufmann, Erwin Schrott) e numerosi premi. Antonio Pappano e l’Orchestra hanno inciso Nessun Dorma, The Puccini Album, con il tenore Jonas Kaufmann, che ha scalato le classifiche mondiali. Per la Deutsche Grammophon è stato pubblicato il Concerto per pianoforte di Schumann con Jan Lisiecki. Di recente uscita il cd “Anna Netrebko. Verismo” (DG), la Seconda e Quarta Sinfonia di Schumann e In the South e la Prima Sinfonia di Elgar (Ica Classics), il Carnevale degli animali di Saint-Saëns con Martha Argerich e l’integrale delle Sinfonie di Bernstein (Warner Classics). È appena stato pubblicato l’Otello di Verdi con Jonas Kaufmann. 

 

Orchestra del Teatro di San Carlo

La storia dell’Orchestra del Teatro di San Carlo è strettamente legata a quella del teatro lirico più antico d’Europa, inaugurato il 4 novembre del 1737 con l’Achille in Sciro di Domenico Sarro. La prestigiosa tradizione dell’Orchestra del San Carlo è proseguita nell’Ottocento, periodo durante il quale il complesso fu destinatario di opere composte da Rossini, Bellini, Donizetti e Verdi. La familiarità con il repertorio sinfonico sarà acquisita nel Novecento; fino a quel momento, si annoverano al San Carlo grandi solisti e complessi ospiti, spesso stranieri. Tuttavia, il 18 aprile del 1884 il giovane Giuseppe Martucci saliva sul podio per dirigere l’ensemble sancarliano in un programma corposo, con musiche di Weber, Saint-Saëns e Wagner. Da allora, il compositore napoletano ha rappresentato una presenza assidua e formativa per l’Orchestra. In seguito sono numerosi i nomi di grandi direttori alla guida del complesso: Toscanini, Victor de Sabata e ancora i compositori Pizzetti e Mascagni. L’8 gennaio 1934, Richard Strauss regalò all’ensemble del Teatro un concerto di musiche proprie. Tra il secondo conflitto mondiale e il decennio seguente, Napoli e il San Carlo accolgono molte altre bacchette: Gui, Serafin, Santini, Gavazzeni, Böhm, Fricsay, Scherchen, Cluytens, Knappertsbusch, Mitropoulos e Stravinskij. Gli anni Sessanta vedono avvicendarsi sul podio due giovanissimi emergenti: Claudio Abbado, che fa il suo esordio nel 1963, e Riccardo Muti, nel 1967. Intanto i complessi del Teatro si fanno apprezzare anche fuori dai confini nazionali, grazie a una serie di prestigiose tournée. Negli anni Ottanta, l’Orchestra trova in Daniel Oren un punto di riferimento assiduo. Nella decade successiva, inaugurata dalla collaborazione intensa con Salvatore Accardo, si assiste a un deciso rilancio dell’attività sinfonica, testimoniato dalle collaborazioni con direttori illustri, tra cui Giuseppe Sinopoli. Da ottobre 2016, il Direttore Musicale del Teatro di San Carlo è Juraj Valčuha.

 

Balletto del Teatro di San Carlo

Primo celebre coreografo del Teatro di San Carlo fu Francesco Aquilanti, autore dei tre balli che accompagnarono, il 4 novembre 1737, l’opera d’inaugurazione del Teatro, Achille in Sciro di Domenico Sarro: uno si rappresentò prima dell’inizio dell’opera, il secondo nell’intervallo ed il terzo dopo la conclusione (i titoli erano: Marinai e Zingari, Quattro Stagioni, I Credenzieri). Secondo l’uso del tempo, la figura del coreografo coincideva con quella del compositore e l’Aquilanti, che rimase attivo al San Carlo per circa 30 anni, compose regolarmente tutte le musiche dei propri balletti. Tale tradizione sarà interrotta da Salvatore Viganò. Napoletano molto attivo al San Carlo e, per lunghi periodi, anche nei Teatri delle maggiori capitali (Parigi, Vienna, Londra), Viganò è uno dei personaggi fondamentali della storia della danza europea, avendo avviato ed imposto l’evoluzione drammaturgica dello spettacolo di danza che, grazie a lui, approderà al “balletto d’azione” e quindi al “coreodramma”. Tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, la danza al Teatro di San Carlo subisce il mutato gusto della società e supera la crisi estetica del romanticismo senza cercare un’identità propria, ma affidandosi alla moda nazionale, del resto rispettabilissima, dei festosi balletti alla Manzotti, tra cui Ballo Excelsior e Pietro Micca. Esprime comunque una grande “star” internazionale, Ettorina Mazzucchelli. Al termine della guerra la Compagnia del Teatro di San Carlo gradualmente ritrova prestigio, ospitando i più grandi solisti del nostro tempo: da Margot Fonteyn a Carla Fracci e Ekaterina Maximova, da Rudolf Nureyev a Vladimir Vasiliev, cui affida anche le coreografie di molti dei propri spettacoli. Significativo, negli ultimi anni, il contributo di Roland Petit: ricordiamo Il pipistrello e Duke Ellington Ballet. Dopo Luciano Cannito, Elisabetta Terabust, Anna Razzi, Giuseppe Carbone, Alessandra Panzavolta, Lienz Chang, la Compagnia è attualmente guidata da Giuseppe Picone.

 

Orchestra Filarmonica Salernitana “Giuseppe Verdi”

L’Orchestra Filarmonica Salernitana è ormai dal 1997 protagonista di tutte le produzioni liriche al Teatro “Giuseppe Verdi” di Salerno. Dalla prima rappresentazione (Falstaff con Rolando Panerai, diretto da Janos Acs) sono state messe in scena La Traviata, Rigoletto, Il Trovatore, Aida, Macbeth, Un ballo in maschera, Nabucco, Cavalleria Rusticana, Pagliacci, La Bohème, Tosca, Edgar, Manon Lescaut, Turandot, Madama Butterfly, Le Nozze di Figaro, Don Giovanni, Norma, Carmen, Il barbiere di Siviglia, La Cenerentola, Hänsel e Gretel, Werther, L’elisir d’amore, La sonnambula, Lucia di Lammermoor, La Vedova Allegra, Francesca da Rimini, Romeo e Giulietta. Grazie alla convinta determinazione dell’Amministrazione Comunale presieduta dall’allora Sindaco Vincenzo De Luca, l’Orchestra ha avuto e ha nelle fantastiche mani di Daniel Oren una guida considerata dal pubblico internazionale una delle migliori in assoluto, con tournée in Germania, India, Giappone, Portogallo e Francia. Si è esibita alla presenza di Papa Giovanni Paolo II, della Regina di Svezia, dell’emerito Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e dell’allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il 18 dicembre 2011 è stata protagonista della XV edizione del Concerto di Natale, evento promosso dal Senato della Repubblica tenutosi nell’Aula di Palazzo Madama con diretta televisiva su Rai Uno. Durante la Stagione Lirica 2013, ha registrato per conto della casa discografica Brillant tre opere: La Gioconda, Robert le Diable e Les Pêcheurs de perles. Nel 2014 è stata protagonista di due importanti appuntamenti internazionali: al Daegu International Opera Festival con La Traviata e all’Opera di Pechino con Carmen. Il 14 maggio 2015 l’Orchestra si è esibita nel Concerto della Pace in Vaticano al cospetto di Sua Santità Papa Francesco. L’Orchestra Filarmonica Salernitana è protagonista di prestigiosi concerti al Festival di Ravello.


SCHEDE SPETTACOLI

 

30 luglio ore 21.00

“Omaggio a Beethoven”

Antonio Pappano

dirige l’Orchestra dell’Accademia

Nazionale di Santa Cecilia

Ludwig van Beethoven

Sinfonia n. 8 in fa maggiore op. 93

Beethoven cominciò a lavorare alla Sinfonia n. 8 nel 1811 e, dopo numerosi rimaneggiamenti, arrivò a completarla già nell’estate del 1812. Fu una realizzazione a tempo di record per le abitudini del maestro. Dopo una prima esecuzione privata, avvenuta nell’aprile 1813 presso la residenza dell’arciduca Rodolfo, fu presentata per la prima volta al pubblico il 27 febbraio 1814 a Vienna. Questa Sinfonia è la più breve e più atipica delle composizioni sinfoniche di Beethoven. Di carattere brillante e spirituale, segna un ritorno inatteso a una forma decisamente classica, consona ai modelli di Mozart e Haydn. Tuttavia, salvo l’aspetto formale della composizione, per esempio il ritorno del minuetto come terzo movimento o la breve durata della composizione nel suo insieme, la sinfonia n. 8 rimane indubbiamente un’opera della maturità artistica del compositore per la cura del lavoro strumentale e il sapiente sviluppo del gioco armonico.

 

Sinfonia n. 5 in do minore op. 67

Questa Sinfonia, dedicata al principe Lobkowitz e al conte Rasumovsky, fu composta tra il 1807 e l’inizio del 1808 (i primi abbozzi risalgono in realtà al 1804) e fu eseguita il 22 dicembre 1808 al Theater an der Wien (Vienna), ma alla prima esecuzione non ebbe il successo sperato, soprattutto a causa delle condizioni climatiche particolarmente rigide e della lunghezza eccessiva del programma musicale. È il lavoro sinfonico di Beethoven che ebbe una gestazione più lunga e travagliata (si pensi che i primi abbozzi nascono quando l’autore stava ancora lavorando alla Sinfonia n. 3, anche se alcune idee risalgono addirittura a dieci anni prima; la conclusione del lavoro si intreccia con la composizione della Sinfonia n. 6). Questo sforzo creativo doveva tradursi in una delle partiture più innovative di Beethoven, sotto i differenti profili della complessità e varietà di scrittura, della coerenza interna e delle ambizioni concettuali. Tutto ciò contribuisce a fare della Quinta forse il brano classico più conosciuto al mondo, autentica icona della musica classica tout-court, capace ancora di avere un impatto straordinario sul pubblico di ogni tempo.

 

 

agosto ore 21.00

“Summertime”

Daniel Oren dirige l’Orchestra Filarmonica Salernitana “Giuseppe Verdi”

Solisti

Vittorio Grigolo

Sonya Yoncheva

La serata ha come protagonisti il soprano Sonya Yoncheva e il tenore Vittorio Grigolo, guidati dalla sapiente mano di Daniel Oren e accompagnati dall’Orchestra Filarmonica “Giuseppe Verdi” di Salerno, che condurranno il pubblico in un magico percorso musicale composto dalle più celebri arie e composizioni di Verdi, Puccini, Bizet.

Programma:

 George Bizet

Carmen Suite

 

Giuseppe Verdi

Rigoletto, “La donna è mobile”

 

George Bizet

Carmen, “Habanera”

 

Gaetano Donizetti

Elisir d’amore, “Una furtiva lagrima”

 

Giuseppe Verdi

Il Trovatore, “Tacea la notte placida”

 

Giuseppe Verdi

La forza del destino, Overture

 

Giacomo Puccini

Tosca, “Recondita armonia”

 

Giacomo Puccini

Madama Butterfly, “Un bel dì vedremo”

 

Giuseppe Verdi

Nabucco, Overture

 

Giacomo Puccini

Tosca, Duetto atto I

 

Giacomo Puccini

La Bohème, “Che gelida manina”, “Mi chiamano Mimì”, “O soave fanciulla

 

13 agosto ore 21.00

“Eduardo mio” con Lina Sastri

Antonio Sinagra dirige l’Orchestra Filarmonica Salernitana “Giuseppe Verdi”


LINA SASTRI in “EDUARDO MIO “

maestro di vita e di palcoscenico

“Spettacolo in parole, musica e poesia che racconta il << mio Eduardo >> attraverso i miei ricordi personali della sua conoscenza in teatro e nella vita. L’ uomo Eduardo  attraverso lettere, poesie e qualche citazione delle sue opere. Il tutto accompagnato dalla musica. Che lui molto amava.”

Lina Sastri

Ensemble:

chitarra e direzione  Maurizio Pica

chitarra/mandolino: Filippo D’ Allio – contrabasso Luigi Sigillo -violino: Gennaro Desiderio –    pianoforte: Ciro Cascino – percussioni: Gianluca Mirra -fisarmonica sasa’ piedepalumbo

 

Orchestra Sinfonica del Teatro Verdi di Salerno

direttore Antonio Sinagra

 

Ideazione, drammaturgia e regia: Lina Sastri

Orchestrazioni ed elaborazioni: Antonio Sinagra – Maurizio Pica

Collaborazione alla messa in scena e disegno luci: Bruno Garofalo

Coordinamento e produzione: Costantino Petrone

Fonici: Davide Faraso e Luigi  Di Martino

Datore luci: Gianni Caccia

Sarta: Rosaria Riccio

Amministrazione Studio Confor

 

22 agosto ore 21.00

“Gala di Plácido Domingo” con Plácido Domingo

Jordi Bernàcer dirige l’Orchestra Filarmonica Salernitana “Giuseppe Verdi”

Soprano

Saioa Hernández

Arie e duetti da Opera e Zarzuela di Verdi, Giordano, Giménez, Moreno-Torroba, Serrano, Sorozábal.

 

 

12 settembre ore 21.00

“Arie d’Opera”

Maurizio Agostini dirige l’Orchestra del Teatro di San Carlo

Soprano: Carmen Giannattasio

Programma

soprano Carmen Giannattasio

Francesco Cilea, da Adriana Lecouvreur  –  Io son l’umile ancella

Alfredo Catalani, da La Wally  –  Ebben? Ne andrò lontana 

Umberto Giordano, da Andrea Chénier – La mamma morta

tenore Saimir Pirgu

arie da definire

 

duetti soprano e tenore 

Giuseppe Verdi, da Un ballo in maschera – Teco io sto 

Giuseppe Verdi, da La Traviata – Libiamo ne’ lieti calici

 

brani solo orchestra

Gioachino Rossini, da La gazza ladra – Overture

Pietro Mascagni, da L’amico Fritz – Intermezzo

Giacomo Puccini, da Le Villi – La tregenda

 

 

13 settembre ore 21.00

Le quattro stagioni” di A. Vivaldi

Balletto del Teatro di San Carlo

Étoile: Giuseppe Picone

 

Spettacolo di Balletto

Le Quattro Stagioni

musica di Antonio Vivaldi coreografia di Giuseppe Picone

Nuova creazione
del Teatro di San Carlo costumi: Giusi Giustino

Balletto del Teatro di San Carlo

direttore del Balletto: Giuseppe Picone

 

I celebri concerti conosciuti come “Le Quattro Stagioni” furono pubblicati nel 1725 all’inizio della raccolta di Antonio Vivaldi “ll cimento dell’armonia e dell’inventione”, e sono tuttora tra le pagine più note e amate della musica barocca. La loro caratteristica è di essere “musica a programma”, in quanto ogni concerto era accompagnato da un breve sonetto che descrive le caratteristiche di una stagione: primavera, estate, autunno e inverno. Giuseppe Picone ha concepito su queste musiche una nuova coreografia che tiene conto della delicata situazione dell’emergenza sanitaria, valorizzando il distanziamento degli artisti in una innovativa ricerca sul movimento e sul gesto. Sua l’ideazione di un personaggio, il Vento, che interpreta come étoile insieme alle coreografie di insieme sulle stagioni.


CALENDARIO

30 luglio ore 21.00

“Omaggio a Beethoven”

Antonio Pappano

dirige l’Orchestra dell’Accademia

Nazionale di Santa Cecilia

 

agosto ore 21.00

“Summertime”

Daniel Oren

dirige l’Orchestra Filarmonica

Salernitana “Giuseppe Verdi”

Solisti: Vittorio Grigolo e Sonya Yoncheva

 

13 agosto ore 21.00

“Eduardo mio”

con Lina Sastri

Antonio Sinagra

dirige l’Orchestra Filarmonica

Salernitana “Giuseppe Verdi”

 

22 agosto ore 21.00

“Gala di Plácido Domingo”

con Plácido Domingo

Jordi Bernàcer

dirige l’Orchestra Filarmonica

Salernitana “Giuseppe Verdi”

Soprano: Saioa Hernández

 

12 settembre ore 21.00

“Arie d’Opera”

Maurizio Agostini

dirige l’Orchestra del Teatro

di San Carlo

Soprano: Carmen Giannattasio

 

13 settembre ore 21.00

“Le quattro stagioni” di A. Vivaldi

Balletto del Teatro

di San Carlo

Étoile: Giuseppe Picone


I biglietti per gli spettacoli della V edizione di Un’Estate da Re saranno in vendita su www.unestatedare.it a partire dalle ore 17 del 22 luglio. Il Gala di Placido Domingo sarà in vendita dal 31 luglio.

Per informazioni

www.unestatedare.it

La manifestazione si avvale della partnership del Teatro di San Carlo di Napoli e del Teatro “Giuseppe Verdi” di Salerno. Media Partner RAI CULTURA e RADIO RAI3

Sponsor: ENEL per il concerto Omaggio a Beethoven

Costo dei biglietti: da 7 a 60 euro

Ridotto: Under 30, Possessori Campania Artecard, Possessori biglietto Trenitalia da e per Napoli e/o Caserta (frecce, intercity, intercity notte). 

 

Omaggio a Beethoven

Antonio Pappano

dirige l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia

Giovedì 30 luglio ore 21,00

Aperia, Giardino Inglese

Biglietto: Intero Euro 30 – Ridotto Euro 15

 

Summertime

Daniel Oren

dirige l’Orchestra Filarmonica Salernitana “Giuseppe Verdi”

Solisti Vittorio Grigolo e Sonya Yoncheva

Lunedì 3 agosto ore 21,00

Aperia, Giardino Inglese

Biglietto: Intero Euro 30 – Ridotto Euro 15

 

Eduardo mio

Con e di Lina Sastri

Antonio Sinagra

dirige l’Orchestra Filarmonica Salernitana “Giuseppe Verdi”

Giovedì 13 agosto ore 21,00

Aperia, Giardino Inglese

Biglietto: Intero Euro 30 – Ridotto Euro 15

 

Gala di Plácido Domingo

con  Plácido Domingo

Jordi Bernàcer

dirige l’Orchestra Filarmonica Salernitana “Giuseppe Verdi”

Soprano: Saioa Hernández

Sabato 22 agosto ore 21,00

Piazza Carlo di Borbone, Caserta

Biglietto: I Settore, Intero Euro 60 – Ridotto Euro 30

     II Settore, Intero Euro 30 – Ridotto Euro 15

 

Arie d’Opera

Maurizio Agostini

dirige l’Orchestra del Teatro di San Carlo

Solisti Carmen Giannattasio e Saimir Pirgu

Sabato 12 settembre, ore 21,00

Aperia, Giardino Inglese

Biglietti: Intero Euro 30 – Ridotto Euro 15; www.teatrosancarlo.it

 

Le quattro stagioni

di A. Vivaldi

Balletto del Teatro di San Carlo

Danseur étoile: Giuseppe Picone

Domenica 13 settembre, ore 21,00

Aperia, Giardino Inglese

Biglietti: Intero Euro 15 – Ridotto Euro 7; www.teatrosancarlo.it

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