L’ombra della camorra sulle manifestazioni anti-Salvini

Insulti, sputi, lancio di oggetti. Ieri un gruppo di facinorosi ha cercato di impedire a Salvini di portare la sua solidarietà al popolo Mondragonese.

Dalle dinamiche dei fatti e dall’esame della documentazione video fotografica non è stato difficile distinguere in questo gruppo pregiudicati e persone dedite al malaffare. In particolare segnalata la presenza di alcuni noti parcheggiatori abusivi già noti alla Giustizia.

Sorprende però constatare come sia stato lasciato a queste persone grande libertà di movimento permettendogli di attivare a contatto con Salvini e i suoi sostenitori.

Il complesso dei palazzi Cirio rappresenta un punto nevralgico per le attività criminali in quella zona della Domiziana. Spaccio di droga, prostituzione, sfruttamento del lavoro nero sono alcune delle attività economiche preferite dalle delinquenza. Ricordiamo che i palazzi Cirio sono occupati da un clan familiare di rom Bulgari i quali sono in maggioranza impiegati nei campi e organizzati da caporali ivi residenti che li organizzano e li trasportano in campana su appositi furgoni che spesso circolano in dispregio di ogni regola del codice della strada e quasi sempre sprovvisti di assicurazione. Uno di loro, nei giorni scorsi ha ferito un poliziotto lanciando una sedia dal balcone. Proprio da questi è partita tutta la controversa situazione perchè nonostante fossero positivi, pretendevano di poter operare e circolare liberamente. Complice anche la classe politica che fon ora ha governato la Campania, tutta l’area è diventata un letamaio a cielo aperto. Tanta pena per Mondragone che ha delle spiagge stupende e potrebbe essere la Miami della Campania. mentre invece si candita a diventare la succursale di Pinetamare.

Uguale scenario a Santa Maria Capua Vetere dove un gruppo di facinorosi ha inveito, urlato con nitide offese contro le persone che ieri hanno partecipato alla cena di Salvini nel Piazzale dell’anfiteatro Campano. Non sono mancati i lanci di oggetti contro le persone che stavano cenando. E anche a Santa Maria Capua Vetere ha lasciato sorpreso la libertà che è stata lasciata a queste persone di venire in contatto con la zona dove stavano cenando i sostenitori della Lega. E, anche qui si sono notati alcuni volti noti alle cronache giudiziarie.

di Stefano Montone

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