Cesa. Giunta comunale, Difensore Civico ‘richiama’ il sindaco Guida

Il Difensore Civico della Campania, l’Avv. Giuseppe Fortunato, ha diffidato il sindaco di Cesa Enzo Guida in tema di rispetto della ‘parità di genere’ sulla nomina dei componenti della giunta comunale.

Tutto era partito da un ricorso presentato dal gruppo consiliare 5Stelle, formato da Raffaele Bencivenga ed Amelia Bortone, sulla nomina dei nuovi componenti in giunta (Esposito Antonio e Marrandino Alfonso), avvenuta nel 2017, in sostituzione degli assessori dimissionari, Luigi De Angelis e Filomena Di Santo. Di fatto la nuova giunta era cosi composta:  Esposito Antonio; Marrandino Alfonso; Guarino Giuseppina; Dell’Omo Antimo. La contestazione dei 5Stelle si basava sul non rispetto, da parte del Sindaco Guida, della legge 56 del 2014 (Delrio) che impone ai Comuni con una popolazione superiore ai 3000 abitanti di avere almeno il 40% di donne nelle Giunte Comunale.

Soddisfazione è stata espressa dai consiglieri comunali del M5S Cesa, Raffaele Bencivenga ed Amelia Bortone “per l’intervento del Difensore Civico presso la Regione Campania, volto al rispetto del principio delle pari opportunità tra uomini e donne e quindi alla presenza di entrambi i sessi all’interno della Giunta Comunale di Cesa. Sin dall’insediamento della nuova giunta comunale avvenuta a seguito del rimpasto per dimmissioni in data 2017, avevano più volte sollecitato il primo cittadino, al rispetto delle rappresentanze di genere nella nomina dei componenti della giunta comunale, rilevando la violazione della legge – sottolineano Bencivenga e Bortone -. Contro tale chiusura e mancato rispetto abbiamo presentato ricorso al Difensore Civico della Regione Campania che con una nota “invitava” il Sindaco del Comune di Cesa ai dovuti chiarimenti. Il tutto rivolto alla rimodulazione della Giunta, nel rispetto di pari opportunità tra uomini e donne, garantendo la presenza di entrambi i sessi. Cosa è stato fatto in questi anni dalla commissione pari opportunità? Cosa è stato fatto dalle associazioni e comitati che operano sul territorio? Nulla. Nessun richiamo”.

“Adesso, si spera che, finalmente, venga posta fine ad una vera e propria ingiustizia sociale nei confronti delle pari opportunità tra cittadini e che quello delle “quote rosa” non continui ad essere un limite degli organi politico-amministrativi – ribadiscono i consiglieri 5Stelle -. Proprio il programma delle favole di Primavera Cesana del 2015 riportava al punto 9 (Cesa una città a misura di donna). Di quale città stanno parlando? Il primo cittadino e i suoi ‘adepti’ sono dei maestri di fumo e chiacchiere. Queste sono le promesse dei politicanti di Cesa? Cesa merita molto di più”.

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Redazione

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