Cesa. Rifiuti, stato agitazione lavoratori GNP, minoranza scrive al Sindaco e Prefetto

“Le continue indicazioni da parte dei cittadini sulla scarsa qualità della raccolta rifiuti e ripetute segnalazioni di disservizio non solo nelle periferie; rilevato che in data 16.06.2020 abbiamo ricevuto documento del Sindacato F.I.A.D.E.L. (Federazione italiana autonoma dipendenti enti locali), trasmesso alla Prefettura di Caserta, al Comune di Cesa, alla Società GNP, alla Commissione Di Garanzia per la proclamazione dello Stato di Agitazione da parte dei lavoratori impiegati sul cantiere di Cesa, interroghiamo il sindaco Enzo Guida onde conoscere, con risposta scritta, chiarimenti sulla comunicazione pervenuta dal Sindacato, sulle problematiche sollevate, l’esatto adempimento/rispetto delle norme contenute nel contratto dell’appalto e nell’offerta tecnica, se è stato aperto un tavolo di confronto con le maestranze, la situazione attuale circa il servizio raccolta rifiuti, la percentuale della raccolta differenziata e l’ammontare delle contestazioni scritte elevate alla società”. Così i consiglieri di minoranza Ernesto Ferrante, Raffaele Bencivenga, Amelia Bortone, Carmine Alma e Luigi De Angelis in una richiesta protoccollata stamane e inviata per conoscere al Prefetto di Caserta.

“Il sindacato dei lavoratori ha rappresentato che l’azienda non ha corrisposto la retribuzione di Maggio 2020 alle maestranze impiegate sul cantiere dei servizi Ambientali del Comune di Cesa ed ha formulato, ufficialmente, lo stato di agitazione ex legge 146/90 e accordi di settore. Nello specifico, lo stesso sindacato segnala che allo stato non risultano versate le quote relativamente alle finanziarie, nonché, ai fondi pensionistici ai quali hanno aderito il personale dipendente. Inoltre non risultano erogate le differenze retributive per prestazioni di lavoro notturno e straordinario. Allo stato, non esiste un autoparco con annessi locali spogliatoi e docce per il personale dipendente e che queste problematiche sono state segnalate da oltre un anno e senza mai trovare una soluzione definitiva. Chiediamo innanzitutto chiarimenti sulla comunicazione pervenuta dal Sindacato per lo stato di Agitazione proclamato; Se è stato aperto un tavolo di confronto con le maestranze per le problematicità rappresentate; Se l’amministrazione comunale non ritenga paradossale che i lavoratori, ormai da anni, siano costretti a mettere in atto queste forme di lotta al fine di difendere i propri diritti, creando inevitabili disagi alla comunità; Come si intende gestire e procedere in relazione alla comunicazione pervenuta; – Di avere tutte le contestazioni elevate alla società e le eventuali sanzioni comminate. Bisogna difendere e tutelare questi lavoratori e garantire un servizio adeguato ed efficiente”.

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Redazione

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