(VIDEO) SMCV. Pestaggi e torture per sedare la rivolta dei detenuti: indagati 44 poliziotti

Alcuni agenti della Polizia Penitenziaria sono saliti su un tetto del carcere di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), per protestare contro le modalità adottate dalla polizia giudizaria e dalla Procura per notificare gli avvisi emessi nell’ambito di una indagine su presunti prestaggi verificati nella struttura carceraria lo scorso marzo, in piena emergenza sanitaria.

La moglie di un detenuto, Daniela Avitabile, racconta quanto visto stamani. “Sono arrivata alle 7 e c’erano parecchi carabinieri che fermavano le auto in arrivo al carcere; io sono stata fermata e mi hanno fatto passare, mentre gli agenti li trattenevano per identificarli. Gli altri agenti della Penitenziaria già dentro sono stati fatti uscire dalla struttura; c’è stata tensione”.

(ANSA)


Carcere SMCV. ‘Notifica avvisi garanzia non secondo regole’: Procuratore Generale di Napoli chiede chiarimenti

Il Procuratore Generale di Napoli dott. Luigi Riello, anche nella qualità di capo della Polizia Giudiziaria del distretto, con riferimento alle notizie di stampa odierne secondo cui le operazioni di controllo e di notifica di avvisi di garanzia – presso la Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere – nei confronti di personale appartenente alla Polizia Penitenziaria, disposte dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere ed eseguite dai Carabinieri, sarebbero avvenute secondo modalità non rispettose della privacy e della dignità degli agenti, comunica di avere chiesto una dettagliata e sollecita relazione al Procuratore della Re pubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ed ai vertici regionali dell’Arma dei Carabinieri in ordine alla vicenda, al fine di accertare ogni dettaglio dell’operazione e la veridicità, o meno, di quanto riferito dalla stampa e denunciato da alcuni esponenti sindacali della Polizia Penitenziaria sulla correttezza del modus procedendi.


E’ stata tanto a sorpresa quanto ben accolta la visita dell’ex Ministro dell’Interno e leader della Lega, Matteo Salvini al carcere di Santa Maria Capua Vetere dopo che in mattinata 44 agenti dello stesso penitenziario hanno ricevuto un avviso di garanzia con l’accusa di aver pestato durante il lockdown di aprile, causa Coronavirus, alcuni detenuti responsabili di aver messo in piedi una vera e propria rivolta, tra le accuse c’e’ addirittura quella di tortura.

Salvini all’interno del carcere di Santa Maria Capua Vetere

Ad accogliere il leader della Lega, accompagnato dall’on. Jacopo Morrone, fuori dal penitenziario c’erano il coordinatore provinciale del partito, Salvatore Mastroianni, il consigliere regionale, Gianpiero Zinzi, il sindaco di Frignano, Gabriele Piatto, il primo cittadino di Tora e Piccilli, Luciano Fatigati, Renzo Carusone, responsabile del movimento giovanile, la consigliera provinciale, Antonella Piccerillo. Con loro numerosissimi dirigenti locali e provinciali accorsi all’improvviso nei pressi dell’istituto penitenziario, tra cui i segretari cittadini di Caserta, Finizio Di Tommaso, di Santa Maria Capua Vetere, Alessandro Maffei, di Capodrise, Nicola Belardo, di Calvi Risorta Alfredo Allocca, di Sessa Aurunca, Giacomo Megale, di Aversa, Carmen D’Angelo, il commissario provinciale di Salerno Nicolas Esposto, il professore Aurelio Tommasetti e il segretario giovanile della città di Caserta Antonio Meluso.

Matteo Salvini, leader della Lega

“Il nostro leader, Matteo Salvini – ha dichiarato il coordinatore Salvatore Mastroianni – ha dimostrato ancora una volta di essere vicino ai servitori dello Stato come gli agenti penitenziari. Quella di oggi e’ una vicenda che lascia a dir poco imbarazzati e Salvini ha fatto benissimo a venire di persona a S. Maria C. V., e ha fatto ancora meglio a promettere che approfondira’ a tutti i livelli istituzionali quello che e’ accaduto. Esprimiamo, insieme al nostro Capitano, a nome di tutti i nostri iscritti e militanti la massima solidarieta’ agli agenti che svolgono ogni giorno il loro dovere in prima linea sempre tra grandi difficolta”.


(VIDEO) SMCV. Zinzi con Salvini al carcere: “Agenti Penitenziaria lasciati soli dal Governo”

“Quanto accaduto stamattina al carcere di Santa Maria Capua Vetere non ha precedenti. Una cosa è l’inchiesta altro è mettere pubblicamente sotto accusa gli agenti della polizia penitenziaria. Vanno tutelati, non messi sul banco degli imputati. Dal garante dei detenuti Ciambriello mi sarei aspettato una presa di posizione quando i detenuti assaltarono il carcere mettendo in pericolo la vita degli agenti. Poliziotti lasciati soli dal ministro Bonafede a sedare rivolte in tutta Italia, adesso vengono indagati mentre chi ha devastato le carceri è rimasto impunito. Noi saremo sempre dalla parte delle forze dell’ordine”. Così il consigliere regionale della Lega, Gianpiero Zinzi, che oggi pomeriggio ha incontrato insieme al leader della Lega Matteo Salvini gli agenti della polizia penitenziaria in servizio presso il carcere di Santa Maria Capua Vetere. 


Carcere SMCV, Nappi: “Servitori dello Stato trattati da delinquenti”

“Quello che è accaduto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere è vergognoso. È impensabile che 44 agenti di Polizia Penitenziaria, intervenuti per sedare rivolte ingiustificate di detenuti, vengano accusati e additati come dei delinquenti. È ancora più grave se si considera che con ogni probabilità quelle rivolte non erano un semplice fenomeno spontaneo, ma una strategia messa a punto dalla criminalità organizzata. Bene ha fatto Matteo Salvini a portare la solidarietà sua e della Lega a questi servitori dello Stato. Il governo ha il dovere di riferire su quanto accaduto”. Così in una nota Severino Nappi, esponente Lega Campania.


“È vergognoso quanto accaduto nella mattinata odierna presso la Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere ove, alla presenza di esponenti della magistratura, presumibilmente due PM, alcune unità dei carabinieri hanno proceduto all’identificazione, tramite l’esibizione di documento di identità, del personale di polizia penitenziaria che faceva accesso in istituto. Il tutto è accaduto al bock house, senza alcuna garanzia per la privacy e con una platealità degna dei peggiori sceneggiatori, se si pensa che a quell’ora erano presenti in loco anche i familiari dei detenuti da ammettere a colloquio. Pare che il tutto sia da ricondurre al filone di indagini per presunte violenze accadute qualche tempo fa”. Così in una nota il Segretario Generale SiNaPpe Dott. Roberto Santini.

“Lungi dal voler entrare nel merito delle indagini tese certamente all’accertamento della verità, quello che si contesta con ferma convinzione è la metodologia utilizzata, capace di gettare fango su un intero Corpo di Polizia. La carenza di ortodossia caratterizza indiscutibilmente l’evento in questione, tracciando un quadro di generale criminalizzazione degli operatori penitenziari di Santa Maria Capua Vetere. La platealità dell’operazione, che avrebbe eventualmente portato agli stessi risultati anche se condotta con discrezione all’interno di Uffici e lontano da occhi indiscreti, magari con il coinvolgimento dei nuclei investigativi della Polizia Penitenziaria, consegna alla memoria il più eclatante caso di delegittimazione di un intero Corpo di Polizia; il tutto nell’assoluto silenzio dei Vertici della nostra Amministrazione. L’indignazione di chi scrive rispecchia fedelmente quella del personale estraneo ai fatti di indagine ma umiliato da una procedura che non ha pari nella storia. Il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria ha il preciso dovere di intervenire a tutela dell’immagine del Corpo, per il rispetto del decoro e dell’onestà della stragrande maggioranza del personale in divisa che oggi si è visto esposto all’umiliazione come conseguenza delle responsabilità personali (ancora tutte da accertare) di una irrisoria minoranza. Non possono essere tollerate siffatte situazioni! Per i motivi innanzi tracciati, si voglia far comprendere, con riscontro immediato, quali iniziative saranno intraprese a tutela e ristoro del personale di polizia penitenziaria di Santa Maria Capua Vetere”.


Carcere SMCV. Vargas: “Prestigio di un corpo e dignità di una divisa messi alla gogna”

Questo pomeriggio, verso le 16, dopo i gravi fatti avvenuti questa mattina davanti al carcere di Santa Maria Capua Vetere, il senatore Salvini ha fatto visita ai poliziotti sammaritani portando loro la sua vicinanza e solidarietà per le modalità con cui, questa mattina, sono stati notificati gli avvisi di garanzia a 44 poliziotti penitenziari, nel piazzale antistante il carcere, mentre si stavano recando in servizio davanti ai familiari dei detenuti lì presenti per i colloqui.

Il senatore del Carroccio è stato accolto da una delegazione del Si. N.A.P.Pe, il Sindacato Nazionale Autonomo della Polizia Penitenziaria, composta dal Segretario Nazionale, Luigi Vargas (in foto), e dal Segretario Regionale, Pasquale Gallo.

Questo il loro commento su quanto accaduto: “Il prestigio di un corpo e la dignità di una divisa messi alla gogna per un atto che avrebbe richiesto sicuramente maggiore riservatezza. Sono ancora vividi nei nostri ricordi i giorni in cui 30 istituti penitenziari sono stati distrutti da detenuti rivoltosi rimasti impuniti, 40 milioni di euro di danni causati, ma vengono indagati 44 servitori dello Stato per aver fatto il loro dovere e per aver fronteggiato una rivolta che poteva avere conseguenze ben più gravi. Questo non è tollerabile. Se è legittimo che la giustizia faccia il suo corso, non possiamo accettare la spettacolarizzazione di un atto di notifica che deve garantire, innanzitutto, il rispetto della dignità e del diritto alla riservatezza. Abbiamo chiesto al Senatore Salvini di rappresentare nelle opportune sedi politiche questo scempio, dove le vittime sono state trasformate in carnefici, trattate come comuni delinquenti, sulla strada, davanti ai familiari dei carcerati. Un governo, dimostratosi incapace di gestire l’emergenza che scarcera i boss mafiosi e indaga i poliziotti che hanno impedito il collasso del sistema, non è degno di un paese civile.”


SMCV. Cirielli: “Solidarietà a Polizia Penitenziaria: Bonafede si dimetta”

“In Italia, grazie a Bonafede, i delinquenti organizzano le rivolte nelle prigioni e i poliziotti penitenziari vengono indagati. Totale solidarietà agli agenti in servizio presso il carcere di Santa Maria Capua Vetere (Caserta)”. Lo dichiara, in una nota, il Questore della Camera dei Deputati Edmondo Cirielli (FdI).

“Ciò che è accaduto, questa mattina, è a dir poco vergognoso. Non entro nel merito della vicenda giudiziaria – al termine della quale sono certo che verrà fuori la totale innocenza dei poliziotti coinvolti – ma sono sconvolgenti le modalità con le quali è stato detto ai carabinieri di notificare gli avvisi di garanzia agli agenti della Penitenziaria. Perché creare imbarazzi e tensioni tra due Corpi dello Stato? Perché si sono voluti esporre i poliziotti alla gogna? Siamo di fronte – denuncia il parlamentare di Fratelli d’Italia – all’ennesimo episodio che danneggia inevitabilmente il Corpo della Polizia Penitenziaria, già fortemente penalizzato dalla carenza degli organici e dall’impossibilità degli agenti di difendersi dalle aggressioni dei detenuti. Basta con questo sciacallaggio. L’episodio di oggi è un’altra conseguenza della cattiva gestione amministrativa e politica del Ministro della Giustizia che, senza alcuna dignità politica, continua a rimanere attaccato alla sua poltrona. Bonafede deve dimettersi subito”.


SMCV. Cerreto: “Solidarietà a Polizia Penitenziaria”

“Condanniamo senza se e senza ma l’eccessiva spettacolarizzazione posta in essere ai danni dei 44 agenti della polizia penitenziaria in servizio a SMCV ai quali veniva stamane notificato un avviso di indagini all’ingresso del carcere con gli agenti che si recavano a lavoro sotto gli occhi dei parenti dei detenuti”. Cosi Marco Cerreto coordinatore provinciale di FDI, appresa la notizia, una delegazione di FDI guidata dal dirigente nazionale Gimmi Cangiano si è recata al carcere di SMCV per portare solidarietà agli agenti e testimoniare, in questo delicato momento la piena vicinanza agli agenti che garantiscono, rischiando ogni giorno la sicurezza delle carceri italiane.

“Non entriamo nel merito ovviamente delle indagini in corso, ma non possiamo essere sgomenti della modalità con cui dei servitori dello stato vengano trattati, è evidente che le falle e le asimmetrie createsi dalla gestione del Ministro Bonafede producano sempre più danno all’immagine del nostro paese”.

Ciro Auricchio – Segretario Regionale USPP Campania

“Il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria ha seguito e segue con grande attenzione quanto accaduto questa mattina nei pressi della Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere. I vertici del DAP sono costantemente aggiornati sulla situazione dal Provveditore della Campania, Antonio Fullone, che si è recato sul posto incontrando il personale e interloquendo con il magistrato requirente”. Così in una nota il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria.

“I fatti di oggi – si legge nella nota – vanno considerati col massimo rispetto verso l’operato della magistratura cui competono compiti e funzioni di accertamento dei reati. Il DAP è certo che si farà massima chiarezza in tempi brevi e intende rivolgere un rispettoso riconoscimento al Corpo della Polizia Penitenziaria e a ogni singolo operatore che in esso e per esso svolge quotidianamente, con convinzione, dedizione e sacrificio, un compito non facile e al servizio del Paese. Compito reso a volte più arduo dalle complesse dinamiche della vita carceraria, ma per il quale la Polizia Penitenziaria si spende senza tentennamenti né indugi per il prezioso bene della sicurezza interna degli istituti penitenziari e per la sicurezza e la serenità dei cittadini. A tutti gli operatori del Corpo che ogni giorno svolgono il proprio dovere con professionalità e spirito di sacrificio va la vicinanza dell’intera Amministrazione”.


Carcere SMCV, Mastella: “Salvini eviti sceneggiate e si torni alla normalità”

“In una situazione complicata e difficile come quella che si è verificata a Santa Maria Capua Vetere la politica dovrebbe stare lontana. Questa incursione di Salvini è politicamente immorale e incita all’antagonismo tra forze di polizia che hanno compiti differenti nell’esercizio delle loro funzioni”. Così il sindaco di Benevento e leader di Noi Campani, Clemente Mastella.

“Conosco bene la polizia penitenziaria e le difficoltà che vive nella sua azione quotidiana, così come ben conosco l’attività a difesa delle istituzioni e dei cittadini dell’arma dei carabinieri. In questi casi occorre celerità di accertamento da parte della magistratura ma la politica non può e non deve entrare assolutamente a gamba tesa in una vicenda che rischia di essere drammatica. Siamo ai limiti della vita democratica se per un atto investigativo, di cui non conosco i contenuti, un segretario di partito si erge a paladino senza conoscere i motivi di quanto si sta determinando, con un atto politicamente irrituale. Vada in Parlamento e chieda ragioni di quanto si è verificato ma eviti inconsulte sceneggiate per un pugno di voti, eviti di correre a finta difesa di una polizia che ho avuto l’onore di guidare istituzionalmente. A tutti dico che bisogna recuperare serenità. Ai poliziotti penitenziari, che hanno a che fare con boss mafiosi in una condizione carceraria per loro a volte indicibilmente drammatica e lasciati soli anche da quelli che oggi ne vorrebbero prendere le difese, chiedo di ritornare alla normalità e sono sicuro che riusciranno a dimostrare le loro ragioni”.


Carcere SMCV, parlamentari casertani M5S: “Grazie a Polizia Penitenziaria, Salvini uno sciacallo”

“Grande rispetto per il lavoro della Polizia Penitenziaria e piena fiducia nell’operato della magistratura in merito all’inchiesta della Procura di Santa Maria Capua Vetere sui presunti maltrattamenti avvenuti il 6 aprile nel carcere della città”. Lo dichiarano i parlamentari del M5S eletti nella provincia di Caserta, Giuseppe Buompane, Nicola Grimaldi, Marianna Iorio, Margherita Del Sesto, Giovanni Russo, Antonio Del Monaco, Agostino Santillo e Fabio Di Micco.

“Pur ritenendo doverosa l’operazione dell’autorità giudiziaria – continuano i parlamentari – forse differenti modalità di notifica degli avvisi di garanzia, avrebbero evitato tensioni tra gli appartenenti a differenti forze dell’ordine. Mentre il Parlamento è impegnato a cercare di risolvere l’emergenza economica provocata dal Covid-19 – rilevano i rappresentanti M5S – notiamo che, come sempre, il primo a spettacolarizzare l’accaduto è il senatore Matteo Salvini, il quale, da vero e proprio sciacallo, si preoccupa esclusivamente della propria propaganda, in un inaccettabile clima da campagna elettorale permanente. Agli uomini e alle donne della Polizia Penitenziaria, senza pregiudizi ideologici, va tutta la nostra gratitudine e stima per il lavoro – non certo facile – che stanno portando avanti in questo momento particolarmente difficile per il paese”.

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