Caserta. Cerreto: “De Luca, come se arrivasse da Marte, si accorge che il Policlinico è fermo da 5 anni”

Nella giornata di ieri il presidente De Luca, in visita all’ ospedale Covid di Maddaloni, si è accorto che il Policlinico di Caserta è ancora a cantieri chiusi e come sempre non ha rinunciato ad un’esternazione ad effetto come ormai ci ha abituato a fare da anni, arrivando a minacciare il commissariamento dell’autorità di gestione da parte della regione Campania.

“De Luca viene a Caserta e si ricorda che esiste un policlinico, opera incompiuta da 29 anni, e come se arrivasse da Marte annuncia e minaccia la nomina di un commissario. Un’offesa a Caserta, alla sanità, ed ai casertani, il presidente sceriffo ormai in preda alle più classiche dei fenomeni da ipetrofia dell’io è pronto ad ascriversi tutto ciò che in Campania va bene e a scaricare su altri scandali e ritardi come la questione del policlinico di Caserta oramai assunto a simbolo delle opere pubbliche incompiute in Italia“. Così in una nota Marco Cerreto commissario provinciale di Fratelli d’Italia.

“Il presidente della regione Campania nell’occasione della sua visita di ieri avrebbe dovuto chiedere scusa ai casertani ancora privi di un’opera di vitale importanza per tutta la sanità casertana di cui è nota l’importanza strategica e che lo stesso De Luca in occasione dell’ultimo finanziamento regionale del 2015 di 150 milioni di euro, aveva garantito l’ultimazione nel 2020, e invece nel 2020 viene a minacciare la nomina di un commissario. Bene ci chiediamo cosa abbia fatto in questi 5 anni la regione, perché questo potere non lo abbia esercitato prima, non bastavano dieci anni di ritardo rispetto alla posa della prima pietra nel 2005 e 220 milioni di euro già spesi? In questi anni la regione Campania non ha risolto né il problema della bonifica dello Uttaro né quello delle cave che ad oggi evidentemente creano problemi non di poco conto all’attività di un policlinico che era annunciato quale il più imponente del mezzogiorno, per non parlare del potenziamento infrastrutturale propedeutico allo stesso, pur essendo soggetto finanziatore e componente dell’accordo di programma non ha mosso un dito per risolvere il problema con l’attuale appaltatore né con l’attuale autorità di gestione che di certo, non si scopre oggi, non ha le caratteristiche per risolvere da sola l’enorme ingorgo burocratico in cui versa il crono programma dell’opera. Per questo avremmo voluto ascoltare parole diverse dal governatore che riteniamo corresponsabile del fallimento e dei ritardi che sta subendo il policlinico che alla luce della pandemia in atto grida vendetta al cospetto dei casertani tutti”.

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Redazione

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