Life 120 Tv, Tar sospende delibera Agcom. Panzironi: “Sancita importanza dell’informazione”

Il TAR Lazio ha accolto il ricorso cautelare di Adriano Panzironi contro la sospensione per mesi 6 dell’attività di diffusione del programma Il Cerca Salute recante il marchio Life 120 Network.

Si evidenzia come il TAR abbia ritenuto, tra l’altro, che: “Gli effetti del provvedimento sanzionatorio oltre a determinare in capo alla ricorrente un evidente pregiudizio di natura non solo economica, consistendo come detto della completa paralisi dell’attività di media audiovisivo dalla stessa svolta, non appaiono, allo stato proporzionati rispetto al fine perseguito…” e che “nella comparazione degli interessi in gioco l’attività di diffusione, oggetto di sospensione, può essere ripresa”.

“Trattasi di importante pronuncia che ristabilisce i diritti alla libertà di espressione e di informazione costituzionalmente garantiti, pesantemente posti in discussione ed ingiustamente limitati dal provvedimento adottato da Agcom ed oggi finalmente sospeso dal TAR Lazio che per altro ha implicitamente riconosciuto il diritto della ricorrente di vedersi risarciti il danno di immagine e reputazionale causati dall’illegittimo provvedimento sospeso”, si legge nella nota diffusa da Life 120 Network .

“Ritengo che oggi il TAR del Lazio abbia sancito ancora una volta l’importanza dell’informazione soprattutto in campo sanitario ed abbia confermato che, anche una voce fuori dal coro, come può essere la mia, sia essenziale per la pluralità di informazione – fa sapere Adriano Panzironi -. Inoltre ha pesantemente sanzionato un comportamento, quello dell’Agcom e soprattutto del suo presidente Nicita, certamente non degno di un’autorità terza che dovrebbe tutelare i diritti di ognuno di noi, sia di informare che di essere informati”.


Nell’adunanza TAR del 11 maggio 2020, la Terza Sezione Ter, Presidente Luca De Gennaro, ha pronunciato l’Ordinanza sul ricorso n. 2635 del 2020 Italian Broadcasting SRL, legale rappresentante Adriano Panzironi, contro l’Atto di contestazione AGCOM relativamente al divieto di diffusione del programma “Il Cerca Salute” in quanto “i contenuti, commerciali e non, potenzialmente suscettibili di porre in pericolo la salute degli utenti”.

“Detto programma  – fa sapere il Presidente della REA – Radiotelevisioni Europee Associate, Antonio Diomede – viene trasmesso anche da numerose emittenti televisive locali diffidate da AGCOM a pesanti sanzioni coninaudita costosa procedura investigativa mai registrata nel settore quando minaccia la sospensione/revocadella licenza FSMA. Il Ministero della Salute non si è costituito in giudizio. Evidentemente ha giudicato inconsistenti le motivazioni AGCOM quanto parla di possibili danni alla salute dei cittadini provocata dal Cerca Salute. Il Tar, esaminati gli atti, ha confermato la sospensiva del provvedimento AGCOM fino alla data del giudizio di merito programmato per il 28 settembre 2020. In un terribile momento di crisi del settore per l’azzeramento della pubblicità da coronavirus – prosegue Diomede -, l’azione AGCOM è sconsiderata per il sostegno all’occupazione. Poi non si comprende lo sproporzionato accanimento sanzionatorio nei riguardi delle emittenti nonostante abbiano in via cautelativa sospeso il programma Cerca Salute. Sono i soliti misteri delle Autorità così dette indipendenti”.

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Redazione

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